Nelle scorse settimane vi ho parlato dei fondamenti del trading con i
pullback. Dal momento che il mercato questa settimana ce ne ha fornito una
grande quantità di esempi, ho pensato che fosse giunto il momento giusto per
passare ad introdurre concetti più avanzati. Torneremo agli aspetti
fondamentali assai presto.
Articoli con tag: trade management
Hedge fund (Quinta parte)
Il primo hedge fund è stato aperto nel 1949. Nel 1968 sono stati
registrati 140 hedge fund, mentre nel 1998 erano già 3.000 soltanto negli
Stati Uniti, con un capitale gestito di 800-1.000 milioni di dollari di
cui il 70% costituito da capitali presi in prestito.
Hedge fund nel proprio portafoglio (Sesta parte)
Gli hedge fund non sono sicuramente un prodotto nuovo anche se, come
abbiamo già detto, hanno cambiato pelle nel tempo e sono diventati più
popolari anche perché i grossi gruppi hanno cominciato a proporsi sul
mercato. L’improvviso aumento di interesse nei confronti degli hedge fund
può essere anche considerato il risultato di un aumento della volatilità
presente sui mercati negli ultimi anni. Tutte le generazioni hanno dovuto
affrontare una crisi finanziaria, come negli anni ’70 in cui i titoli
“nifty fifty” hanno subito il tracollo e con loro hanno trascinato la
reputazione di moltissimi gestori. La legge sacra di quei tempi era la
moderna teoria di portafoglio. Non mi stupisce che oggi gli hedge fund
cerchino di riempire le stesse nicchie di mercato, dal momento che in
realtà le promesse sono proprio le stesse.
Hedge fund (Quarta parte)
Proseguiamo in questo articolo l’esposizione delle strategie più comuni dei fondi hedge, fra le quali figurano gli arbitraggi legati ad eventi specifici.
Hedge fund (Terza parte)
Che cosa fanno i fondi hedge?
Dovendo riassumere si può dire che fanno esattamente quello che vogliono.
Alcuni basano la propria strategia su sistemi matematici molto
complessi, altri si basano sul decadimento temporale delle opzioni, altri
lavorano principalmente sui future, altri ancora utilizzano come strategia
di riferimento quella dell’arbitraggio… praticamente esiste un fondo per
qualunque strategia si possa immaginare di utilizzare. Un gestore di fondi
“a ritorno assoluto” è infatti assolutamente libero di utilizzare
l’approccio all’investimento che preferisce. Questi fondi potrebbero anche
essere definiti come fondi “faccio quello che voglio”. Una delle critiche
principali che viene mossa ai gestori di fondi di questo tipo è che molto
spesso le strategie che utilizzano non sono molto chiare e tanto meno
comprensibili da parte degli eventuali e potenziali sottoscrittori. Questa
critica risulta a volte fondata, anche se moltissimi manager cercano di
attuare una politica il più trasparente possibile. Purtroppo però, va detto
per dovere di cronaca, in certi casi la strategia che utilizzano è troppo
complicata e articolata affinché possa essere compresa dall’investitore
medio.
Hedge fund (Seconda parte)
La differenza principale tra un hedge fund e un fondo normale è che gli
hedge fund sono autorizzati a utilizzare le strategie che preferiscono per
raggiungere i propri obiettivi, al contrario dei fondi comuni di
investimento che devono sottostare a delle regole specifiche in merito
all’entità della posizione massima che assumono su ogni singolo titolo, al
numero minimo di azioni che devono mantenere in portafoglio, ai limiti
sull’utilizzo della leva finanziaria e ancora sull’utilizzo dei derivati e
molti altri vincoli.
Hedge fund (Prima parte)
Il problema è diventato talmente complesso che in realtà non è possibile
dare una risposta semplice ed esaustiva. Anche rispondendo in modo banale,
dicendo che «un hedge fund è un fondo che investe in… e che cerca di
trarre profitto da questo e quest’altro», si escluderebbe la maggior parte
dei fondi che si autodefiniscono “hedge fund”.
Il risultato atteso
Non esiste alcuna tecnica di money management in grado di trasformare un
pessimo sistema (perdente) in un buon sistema (in grado di guadagnare). Se
un sistema di trading perde soldi, non c’è alcuna strategia di money
management in grado di trasformarlo in un sistema redditizio. Il concetto
di aspettativa è un concetto matematico che si basa sul rapporto e
sull’entità relativa dei guadagni e delle perdite.
Suggerimenti per il trading delle congestioni
Come determinare che i prezzi stanno per rompere una congestione e
trovare opportunità di trading?
Quando i prezzi sono in una congestione prolungata, è utile contare il
numero delle chiusure sopra o sotto un prezzo vicino al livello verticale intermedio della trading range.
Perché si verifica una congestione?
La congestione è caratterizzata da un’area in cui i prezzi si muovono
lateralmente: i prezzi si muovono in una “trading range”. C’è una zona di prezzo di relativo “supporto”, e una zona di prezzo di relativa
“resistenza”. Queste zone possono essere individuate facilmente in
corrispondenza di un livello di prezzo che viene testato o avvicinato più di una volta.