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ALEXANDER ELDER – COME GESTIRE IL PANICO NEL MERCATO

ALEXANDER ELDER – COME GESTIRE IL PANICO NEL MERCATO

Questo video estratto da un webinar a pagamento del 26 febbraio tenuto dal Dr. Alexander Elder (autore de “Il nuovo vivere di Trading“) e tradotto da Trading Library, spiega come gestire il panico nel mercato, controllando al meglio i titoli e mercati soffocati dal panico degli investitori!

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S&P500 è ai massimi, festeggiamo?

L’S&P500 ha chiuso ai massimi di sempre: sono sicuro che i media stiano festeggiando alla grande. E io?Beh, hanno chiuso positivamente dello 0,18%, e sono appena sopra il range di lateralità. Dovrò aspettare che i mercati facciano un’altra manovra prima che cominci a festeggiare anche io. Non fraintendetemi, come trend follower non posso che compiacermi di nuovi massimi, ma aspetto ancora un po’: per ora non ho nessuno nuovo short.

Il Nasdaq ha avuto una giornata decente, guadagnando lo 0.40%: questo movimento lo avvicina timidamente ai massimi decennali.

IWM ha chiuso leggermente in rialzo, finora sembra stia riprendendo l’uscita da un Bowtie ribassista (1). Gli ultimi 2 segnali non hanno funzionato, quindi ora siamo al crocevia: speriamo che il terzo sia quello buono.
Speriamo, e lo sapete quanto odi questa parola per i mercati finanziari, che il rally negherà il segnale.

Se non conoscete il Bowtie, potete guardare questo mio video su YouTube (in inglese, NdR).

All’interno degli indici, le cose sono un po’ mischiate!

I Semiconduttori, che avevano una situazione per lo più positiva (anche se lateale), hanno perso quuasi il 2%.

Le Biotecnologie, che mi lasciavano delle perplessità, hanno guadagnato oltre il 5%.

La stessa cosa per le compagnie Farmaceutiche, che hanno guadagnato quasi il 2%.

I Metalli hanno raggiunto un leggero guadagno, abbastanza per tenerli verso i massimi di più anni, e l’alluminio continua ad essere il leader; l’Oro e l’Argento hanno avuto dei ritardi: credo che il bottom continuerà.

Le Energie hanno fatto nuovi massimi, e questa manovra li porta fuori dal loro range laterale di breve termine.

Molte altre aree, però, sono per lo più laterali: Lusso, Banche, Retail, Tabacco e altri ancora.
Quindi cosa facciamo? Non fraintendetemi, sono felice che l’S&P e il Nasdaq si stiano riprendendo, vorrei
solo vedere continuare il movimento. IWM rimane l’anello debole, a dire poco.
Scavando nei miei archivi di grafici tutta la notte, non ho visto nulla di cui tenere conto.

Il database ci continua a dire di aspettare per i nuovi setup: e basandoci su Mercoledì, ne sono felice.

Dave

Tom Petty aveva ragione

Mi ci sono voluti anni, tentando di trovare qualche occasione in condizioni che erano tutt’altro che ideali, per realizzare che a volte non fare nulla è la migliore occasione. Quando state scavandovi la fossa, buttate via la pala! Questo va contro la natura umana: se non ottenete risultati, solitamente, si lavora di più per rimediare. Se vi tirano un pugno, volete rispondere tirandone uno più forte, o sbaglio? Sfortunatamente la logica non si applica quando si tratta dei mercati.

Come ho scritto ne “Il trading azionario per tutti”, Tom Petty ha ragione “l’attesa è la parte più difficile.”.

Così come non ci si può aspettare di abbronzarsi quando non c’è il sole, non ci si può aspettare di avere un trend dove non esiste. L’S&P500 e il Nasdaq rimangono in una situazione di congestione/lateralità, mentre IWM è in una posizione negativa per l’anno.

Guardiamo un po’ il nostro “tabellone segnapunti”: l’S&P 500 ha avuto delle perdite ma è riuscito a recuperare fino ad arrivare ad una perdita di poco meno di 1/4. La sfortuna è che non hanno seguito
il movimento di Venerdì, ossia quello “va tutto bene, compriamo tantissime azioni”. L’unico risvolto positivo è che ci vorrebbe solo un giorno “decente” per farlo tornare ai massimi. Idem per il Nasdaq.

In ogni caso rimango dubbioso per quanto riguarda IWM, è sull’apice della formazione di un Bowtie (1) al ribasso, giusto dopo aver raggiunto i massimi assoluti. E, quel che è peggio è che quei massimi corrispondono con i picchi a Marzo. In altre parole, è un doppio massimo. Come ho detto in precedenza, questo è un segnale che spero non funzioni.

Con gli indici in leggera caduta, non ci sono molte chances all’interno.

Il settore farmaceutico presenta un doppio massimo; le Biotecnologie hanno avuto un piccolo stallo (anche se non si è verificato un doppio massimo).

I Semiconduttori rimangono in un trend rialzista di lungotermine, anche se attualmente sono in una situazione di lateralità.

Il settore del tempo libero sta formando un Bowtie, sembra essere sul punto di rollover. L’Oro e l’Argento, sono in una situazione strana: credo che un bottom sia in posizione: sfortunatamente, non risalirà molto presto.

Il resto dei metalli ha chiuso in maniera più forte, con l’Alluminio che ha guidato la rimonta: ha chiuso a livelli dei massimi multiannuali e rimane in un trend al rialzo molto forte

Le energie hanno chiuso leggermente al rialzo: rimangono in una situazione di congestione, ormai da quasi un mese.

Quindi che fare? Come sempre seguire il trend è importante e lunedì non ci sono state opportunità con i trend. L’S&P500 e il Nasdaq rimangono laterali. Riconoscere questo è la chiavi: visto che il medio termine è in una posizione laterale, non ci sono trend (al momento) da prendere. Quindi controllate molto bene che il vostro setup possa “sfidare la gravità”, altrimenti saranno dolori. Spero, e sapete quanto io odi usare questa parola per i mercati azionari, ci saranno dei miglioramenti presto: se non sarà così, guardando il Nasdaq e altri settori potremmo avere dei setup short. Nel frattempo l’Oro e l’Argento sembrano ormai nel punto più basso. Per quanto riguarda GDXJ (Market Vectors Junior Gold Miners ETF) potrebbe essere da tenere sotto controllo. Ma ricordatevi sempre che le commodities possono avere una strada molto rischiosa da percorrere.

Ricordate quanto ho detto all’inizio, non fare nulla potrebbe essere l’occasione migliore: fate “combattere” gli altri.

Vi scrivo esattamente come vorrei scrivere al Dave di 20 anni fa: cosa non sapeva che avrebbe voluto sapere? La risposta è che a volte bisogna saper attendere che il mercato venga da voi.

Aspettate.

Dave Landry

Cavalcate il cavallo, ma sappiate quando scendere

E’ difficile scrivere il modo in cui ieri sia stata una buona giornata mentre si vedeva una luce rossa lampeggiante. I futures stanno avendo una brutta situazione. Ma mettiamolo da parte, per un momento.

L’S&P500 ha avuto un giorno decente, guadagnando mezzo punto, e il trend rimane intatto.

Anche il Nasdaq ha avuto una bella giornata, guadagnando oltre il mezzo punto percentuale: e il movimento lo ha stabilizzato sopra il picco di Marzo.

IWM invece è deludente: ha chiuso in leggerissimo rialzo. Però sta prendeno la formazione del “double top”.
Ora andiamo a vedere quel che succede con le situazioni overnight.
L’S&P 500 sta avendo una brutta situazione, con un punto percentuale di apertura: non è molto nello schema di cose previste. QUesta apertura potrebbe portare il Nasdaq sotto i massimi precedenti, e ovviamente fare in modo che le cose non vadano benissimo neanche su IWM.

Le azioni sull’Oro, capitanate da Juniors (GDXJ), hanno avuto una buona giornata, idem per l’Argento. Come già detto, credo che un nuovo bottom possa essere in arrivo. Prendete le cose una alla volta. Sembra che queste azioni, nel pre-market, avranno una situazione di acquisto molto forte.

Odio usare la parola speranza, ma spero che il gap di apertura si esaurisca presto. Se questo reversal gap (o come lo chiamo io OGRe) dovesse verificarsi, potrebbe essere d’auspicio per il mercato.

Quindi che fare? Il cielo non sta cadendo, o meglio non ancora: vediamo come si evolve la situazione. Se avremo un OGRe sarà una cosa positiva: se il mercato dovesse cadere e continuare così, dovremo rivalutare la situazione. Come sempre, muovetevi un giorno alla volta. Io sono un trend follower, e il nostro obiettivo è di identificare il trend e cavalcarlo per il più possibile. E’ come cavalcare un cavallo imbizzarrito: può essere molto saltellante. Non vuol dire tenersi saldi ad ogni costo: lasciate che gli stop lavorino per voi, sulle posizioni che non funzionano. Chi li usa, ed esce, vive per un altro giorno. Se siete in qualche posizione sull’oro, prendete i profitti parziali mentre i target si avvicinano, soprattutto se vedermo qualche leggera inversione

Buona fortuna con il vostro trading

Lasciate da parte il vostro ego

Sembra proprio che gli indici stiano continuando a seguire questo brutto lunedì!

L’S&p 500 ha perso quasi i 3/4 di punto percentuale, anche se il trend rialzista rimane intatto: difatti, questo movimento sembra proprio cominciare la creazione del pattern TKO (Trend Knockout) (1). Per un punto d’entrata dovrebbe superare il massimo di martedì, più o meno a 1976.

Il Nasdaq ha avuto una caduta più forte: ha perso un punto e un terzo percentuale: anche se non è la fine del mondo, il movimento lo riporta al breakout di Marzo, verso 4370. Finora l’indice rimane in una posizione costruttive, ma è importante che questo livello tenga.

IWM rimane sempre il peggiore, perdendo un punto a un quarto: è il top di una perdita simile di lunedì, e non ha raggiunto i picchi precedenti, e sembra ci sia potenziale per un doppio top.

Le azioni con un alto momentum, molto speculative, hanno subito un duro colpo lunedì, ma martedì sembra si siano riprese. Alcune tra le più deboli, aree dubbiose come il reparto Aerospaziale/Difesa hanno cominciato a creare nuovi minimi.

Le banche hanno avuto una situazione di venduto abbastanza pesante: detto questo, non hanno fatto molti progressi in avanti negli ultimi 3 mesi.

Alcune aree, come le case farmaceutiche, che hanno raggiunto recentemente vecchi massimi, hanno avuto situazioni di ipervenduto. Quindi questo, come IWM, potrebbe essere l’inizio di un doppio massimo.

Le biotecnologie hanno avuto una situazione molto favorevole: questo movimento dopo lo slide di lunedì hanno avuto uno stallo vicino ai massimi precedenti; il settore dei Trasporti è stato colpito in maniera forte, ma ha avuto la forza di chiudere lontano dai livelli peggiori.

L’unica cosa che ha davvero brillato ieri è stat l’Oro (e l’Argento): hanno chiuso in maniera marginalmente rialzista ed entrambi sembrano aver cominciato la strada per un major bottom. Solo il tempo ce lo dirà.

Martedì ho detto che non ci si può aspettare troppo da un giorno brutto, ora ce ne sono stati due. Quindi? Un trend è fatto di giorni come questi, se però dovessero continuare, avremmo un top che si trasformerà in un trend ribassista con un confrontarci. Come sempre, prendete le cose un passo alla volta.

Cosa fare? Non prendete decisioni drastiche al primo segno di avversità: lasciate lavorare gli stop sulle posizioni esistenti, e siate sicuri che ogni nuova posizione che abbiamo nu potenziale sia la migliore in quel momento.
Come dico spesso, l’attacco è la miglior difesa e siate sicuri di aspettare il punto di entrata.
Lasciate che sia il mercato a decidere quando farvi uscire e su quali entrare: mettete da parte il vostro ego.

Buona fortuna con il vostro trading

Dave

Nuvole all’orizzonte? Mantenete la rotta

Lunedì è stato un leggermente peggiore di quanto potesse sembrare, almeno ad una prima occhiata.

L’S&P 500 ha perso lo 0,39%: non è una grande perdita, specialmente dopo il trend successivo al breakout di maggio. A proposito, non siete contenti di aver “venduto in maggio ed essere usciti”? (1). State attenti alle “regole” di Wall Street e ai luoghi comuni; sto divagando, e l’S&P 500 sembra essere ancora in una buona posizione.

Il Nasdaq ha perso poco più dei ¾ punti percentuali, e anche questo non è un movimento del tutto negativo: è un pullback dal recente breakout.

E per finire passiamo a IWM, ha perso quasi 1 punto percentuale e tre quarti: il fatto che questa stia avendo uno stallo ai massimi precedenti deve dare perlomeno da pensare. Non è la fine del mondo e non è certo un pattern tradabile: comunque sarei più tranquillo se si rialzasse per fare nuovi massimi.

Le aree che erano in un trend di lungo termine forte, ma che hanno perso il momentum (come il settore Energetico), hanno avuto degli ipervenduti: questo probabilmente sposterà il rialzo a qualche settimana.

Per quanto riguarda le case farmaceutiche, che hanno ricomincato la salita, si sono fermate ai massimi precedenti. Alcune aree, come Biotecnologie, sono in uno stallo short dei precedenti massimi; mentre altre che hanno tradato lateralmente, a livelli maggiori, come le compagnie aeree hanno cominciato a cadere; mentre quelle più forti come i Trasporti hanno preso un duro colpo (oltre il 2%).

Come sapete, io guardo molte azioni tutte le notti: e sembra che molti titoli, mediamente, siano statoi “colpiti” duramente: questo sopratutto per quanto rigurda le mie preferite, le più speculative “smaller cap” (chiamate anche “high beta”).

Lo so che state pensando “Ok Dave, non è stata una bella giornata. E ora?”.

Non ci sarà nulla di eccitante per domani: sì, lo so, non è bello, ma i trend rialzisti rimangono in posizione. E’ giusto una piccola scossa. E’ quel che succederà dopo che è importante: se il mercato dovesse stabilizzarsi e rialzarsi, la scossa sarà superata; se invece un brutto giorno si trasforma in una serie, dovremmo rivalutare nuovamente la situazione.

Prendete le cose un passo alla volta.

Mi piacciono ancora sia l’Oro che l’Argento, ma c’è stato un brutto movimento lunedì.

Quindi, che fare? Un cattivo giorno è solo un cattivo giorno. Come disse Mike Tyson “tutti hanno una strategie, finché non gli arriva un pugno in faccia”: anche se può essere difficile a volte, mantenete la rotta. Dovesse presentarsi una tempesta, riparatevi grazie al vostro portafoglio: lasciate che gli stop vi portino ad uscire dalla posizione che non sembra avere più nessuna possibilità, lasciate che nuove azioni vi conquistino.

Buona fortuna con il vostro trading

Dave

 

(1) Un modo di dire americano degli investitori  è “Sell in May and go Away”, che indica un calo stagionale nel settore azionario

Una pausa rinfrescante

Questa è la traduzione dell’articolo “THE PAUSE THAT REFRESHES”, pubblicato da Dave Landry sul sito web www.davelandry.com

Mi sorprende sempre che il mercato può avere un giorno “di riposo” e dopo si scrolli le spalle: e come se tutti volessero comprare nello stesso momento. La buona notizia è che dopo una pausa, il mercato continua nella direzione iniziale: diamo un’occhiata agli indici.

L’S&P 500 e il Nasdaq, che avevano accelerato entrambi verso nuovi massimi martedì, si sono mossi orizzontalmente ieri. Finora rimangono nella posizione precedente, al di sopra dei picchi precedenti: dunque per ora tutto bene.

IWM invece è un po’ deludente: ha perso oltre lo 0.75% perdendo molto dei guadagni di Martedì. Questo ha portato anche ad uno stallo ai massimi precedenti. Comunque, non è la fine del mondo: è solo un giorno no. Come sapete, mi piace vedere che si avvicini ai massimi precedenti in maniera decisiva prima che torni indietro.

Il settore energetico sta avendo un po’ di respiro, con un po’ di lateralita. Fino ad adesso, il trend rialzista di lungo termine rimane intatto, ma si è perso un po’ di momentum nel breve termine. Anche se la situazione per ora è piatta, ci saranno probabilmente degli assi nella manica.

I metalli stanno avendo rialzo, guadagnando un punto e mezzo percentuale. Questo li porta verso massimi assoluti di più anni; l’oro e l’argento hanno avuto dei rialzi notevoli. Quindi un bottom rimane in posizione: si possono vedere dei setup in altri metalli, che si muoveranno sui vari spostamenti.

Il compartimento Medicinali non riesce ancora a raggiungere il massimo di sempre, e Biotech sta andando bene. Ha chiuso i livelli come i massimi di diversi mesi, e continua a muoversi ancora verso l’alto.

Il comparto dell’assistenza sanitaria è uscita dall’area dei massimi, con molto vigore. Per quanto riguarda i Semiconduttori, si trovano in una situazione laterale, ma rimangono in un trend rialzista molto forte. Così come il Nasdaq, sembrano prendere respiro. Molto del reparto tecnologico rimane comunque forte.

Ora parliamo della parte del mercato un po’ più debole: i Trasporti hanno finito in ribasso, seppur abbiano avuto dello stallo vicino al picco. Il trend a lungo termine dovrebbe rimanere intatto. Per quanto riguarda invece le compagnie Aeree stanno cadendo.

Quindi cosa fare? Credo che Mercoledì sia la “pausa che rinfresca”, il mercato stia prendendo un respriro prima di continuare l’ascesa. Come al solito, quindi, prendete le cose “un passo alla volte”: per ora, non “combattete il nastro” (1). Se volete fare operazioni short nelle aree menzionate prima fatelo, per la maggior parte però, continuate a concentrarvi sul lungo periodo: il problema è che non vedo un gran numero di setup per ora: come vi ripeto, è normale perché la metodologia richiede un pullback.

Buona fortuna con il vostro trading

1 “non combattere il nastro” è un modo di dire americano, per non andare controtrend. Il detto arriva dalla storia della borsa, dove le quotazioni si guardavano su di un “Ticker Tape” (la nostra Teleborsa). http://en.wikipedia.org/wiki/Don’t_fight_the_tape

Attenzione sul Dow

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Il pattern testa e spalle sviluppatosi sul Dow è stato tecnicamente
invalidato dalla chiusura settimanale superiore a 10.600. Il pattern testa
e spalle è un potente pattern di inversione con un’affidabilità di circa
l’80%. Quando il pattern si sviluppa poi otto volte su dieci continua a
svilupparsi e raggiunge i suoi target al ribasso.

Se la definizione del pattern testa e spalle è meno rigorosa, allora i
risultati divengono meno affidabili. Il pattern testa e spalle viene
creato da una serie di tre rally e ritracciamenti che si sviluppano
nell’arco di diversi mesi. Questo non è un comportamento di pattern a
breve termine, dal momento che cattura i vasti cambiamenti
macro-economici.
Immagine 4
Il primo rally e ritracciamento creano la spalla di sinistra. Il rally
superiore crea la testa e il terzo rally e ritracciamento delinea la
spalla destra. I minimi dei ritracciamenti delle spalle sono uniti da una
trendline che definisce la neckline. La distanza tra la neckline e la
testa viene misurata e usata per calcolare i target al ribasso.

Molti investitori stanno tirando un sospiro di sollievo per il fatto che
il pattern testa e spalle sia stato invalidato. Altri investitori
rimangono cauti. Si preoccupano delle scarse informazioni fondamentali che
provengono dagli Stati Uniti, fra cui notizie scioccanti riguardanti la
disoccupazione e le spese al dettaglio. Il crollo dell’indice del dollaro
fin sotto 0.81 dollari da alcuni è attribuito a voci sul fatto che la
Federal Reserve continuerà con il quantitative easing. È questa
l’espressione tecnica indicante l’emissione di ulteriore moneta. Tali
preoccupazioni sono riflesse dal rimbalzo del prezzo dell’oro dal supporto
a 1.160 dollari.

Segnale di incertezza è anche la debolezza del breakout oltre 10600. Il
movimento iniziale oltre 1600 fu significativo, ma si sviluppò in seguito
un pullback che accennava un consolidamento. Questa è una configurazione
di esaurimento. Si è richiesto un tale sforzo per irrompere oltre 10600
che il mercato pare aver perso l’energia necessaria per la continuazione
del momentum.

GRAFICO

La cautela deriva anche dal modello storico di comportamento del Dow nel
1930. Il pattern di inversione testa e spalle del 1930 includeva una
inusuale doppia spalla sul lato destro del pattern: il primo rally a 274
creò la prima spalla. Il mercato si ritirò e poi si riprese nuovamente e
raggiunse un picco superiore a 277, dunque con una salita di oltre l’1%.
Il mercato crollò poi dalla seconda spalla destra. La doppia spalla è una
rarità che rende l’attuale attività dell’ indice Dow particolarmente
interessante.

La prima spalla destra dell’attuale Dow ha raggiunto 10600. Il rally
attuale lotta per superare 10.700, corrispondente a circa un punto
percentuale in più del picco del primo rally nella spalla di destra.
L’impossibilità di muoversi oltre 10700 e l’impossibilità di rimanere
sopra 10600 suggerisce che l’insolito pattern doppia spalla possa avere
ulteriori sviluppi.

Tali comportamenti segnalano cautela. Rimangono una curiosità storica
finché il Dow si muove sotto la nuova trendline rialzista passante per i
21010 punti del 2 luglio ed i minimi di rimbalzo del 21 luglio. Una
chiusura al di sotto di questa trendline indica un netto cambiamento di
tendenza e confermerebbe anche lo sviluppo del pattern a doppia spalla
destra.

Qualora oltre i 10600 punti vi fossero ulteriori rimbalzi fino al supporto
la situazione per i rialzisti sarebbe confermata. Finché la trendline
rialzista funge da supporto i tori possono stare tranquilli. Non vi è modo
di determinare dal punto di vista grafico i target di un breakout
rialzista. Si trova minor resistenza vicino a 10900. I trader si aspettano
che si delinei una resistenza in prossimità di 10700, in corrispondenza
del ritest del vecchio massimo.

Gli investitori rimangono cauti e attendono di veder confermato il
parallelismo storico. I trader hanno potuto sfruttare il rally da 10100 ad
oltre 10600 ma molti stanno usando degli stop protettivi basati sulla
trendline o sul livello di supporto a 10600.

Questo rimane un mercato incerto e un’eventuale discesa potrebbe innescare
un’ondata di vendite.

 

Il trading azionario: come iniziare

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Lo specialista del trading
autore:Guppy Daryl

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Il primo mese del 2010 ha fatto cambiare idea circa il modo in cui
proteggere il capitale, accrescerlo e trovare la maniera di farlo meglio
fruttare sui mercati. Dove e come iniziare sono domande comuni. Alcuni
considerano quanto gravosa sia, in termini di tempo, la loro attuale occupazione, e considerano che rispetto alla propria la vita di un trader azionario
paia assai facile. Ora noi affronteremo proprio il tema di che cosa si
debba fare per diventare dei trader azionari a tempo pieno.

Ma forse questa è la domanda sbagliata. Come in ogni professione che
richieda esperienza, i trader azionari a tempo pieno sono relativamente
rari e tendono a lavorare per le istituzioni. Ma anche i trader privati a
tempo pieno sono rari. Perché è si vero che stiamo parlando di un’attività
che richiede specifiche competenze, e tuttavia è anche possibile
esercitarla part time. E si può gestire una posizione alla volta oppure
più operazioni simultaneamente.

Per molte persone il trading è un’occupazione part time che garantisce un
reddito full time. E penso che questo sia un utile approccio. Quando
iniziai a fare trading avevo un impiego a tempo pieno, e dovevo essere
reperibile 24 ore al giorno, sette giorni su sette, con un orario di
ufficio dalle 7 del mattino alle 6 di sera.

Il tempo era un premio, ed io davvero avrei preferito un lavoro che mi
assorbisse meno tempo. Il passaggio dal guadagnar soldi al far guadagnare
i soldi è davvero cruciale. A meno che non accettiate che l’obiettivo è
esattamente quello di far sì che il vostro capitale lavori al posto
vostro, il vostro approccio sarà lo stesso del giocatore d’azzardo, in
cerca di soldi facili. Il trader sviluppa una diversa visione del mondo,
ed una precisa relazione tra capitale e rendita.

Il tipico esempio di questa differenza è tra chi vorrebbe ottenere dal
trading uno stipendio sostitutivo e chi invece si accontenterebbe di
integrarlo. È il secondo gruppo che riesce ad usare il capitale nella
maniera più efficace. Perché non cerca il “colpaccio”, quel che cerca il
giocatore. Pone la sua attenzione sull’entità del ritorno sul
capitale, non tanto sul valore del guadagno in termini monetari.

Quando iniziai, il trading rappresentò per me una consistente integrazione
del reddito generato dai miei risparmi. Gli interessi bancari mi
fruttavano circa 300 dollari l’anno, quando un’accurata gestione
dell’investimento sui mercati avrebbe potuto consentirmi di guadagnarne
40.000 o più. Il trading era palesemente il miglior modo che potessi avere
per mettere a frutto i miei capitali.
Immagine 10
Il grafico mostra il ritorno sul capitale nel 2009. Usando un ETF
sull’indice è stato possibile raggiungere un rendimento sul capitale del
30%, malgrado molti trader e gestori non ce l’abbiano fatta. L’obiettivo
di un trader dovrebbe essere quello di incrementare questa performance di
un 10-15%, per esempio AUN quest’anno ha reso il 48%. Il fatto che sia
possibile non significa che sia facile.

Tra essere trader part time ed esserlo full time c’è una bella differenza.
40.000 euro all’anno in più di guadagno sono un ben gradito
bonus, e per di più ricavabili tra mille occupazioni. E avrei anche potuto
decidere di non aprire un trade perché in quel preciso momento avevo altro
da fare, senza che questo incidesse più di tanto sul mio stile di vita. E
se per caso le cose fossero andate troppo a rilento, se la posizione
avesse tardato troppo a fruttare, nondimeno avrei potuto tranquillamente
fare la spesa. Da trader part time il trade non rappresentava la mia unica
fonte di sostentamento.

Il trading full time è una cosa completamente diversa. Di stipendi
garantiti non ve ne sono. Anzi, spesso è proprio questa esigenza a
generare forte stress nei trader. Non è certo gradevole dover attingere ai
propri risparmi per pagare le bollette. Sono convinti di dover almeno
ricavare ogni settimana almeno quanto guadagnavano un tempo. E questo
aumenta la tendenza all’azzardo.

Inutile dire che questa pressione diventa ancora maggiore se non avete un
bastevole gruzzolo da parte al quale attingere in caso di necessità.

Nel mio caso, quando il mio contratto triennale finì guadagnavo già
abbastanza con il trading part time da non dover più cercare un lavoro
tradizionale. E fu solo dopo che mi ero dimostrato di poter vivere di
trading che decisi di dedicarmi ad esso a tempo pieno.

Si diventa trader full time gradualmente, dopo aver dimostrato di saper
trarre dalla speculazione sui mercati più di quanto si riceve di
stipendio. In tal modo avrete già messo da parte abbastanza risparmi da
far sì che il trading a tempo pieno, malgrado i suoi discontinui introiti,
sia una concreta possibilità di successo.

Ma non occorre essere trader full time per trarre benefici dai mercati.
Molte persone riescono a trarre dal trading part time consistenti
integrazioni al loro reddito, e questo consente, per esempio, di non dover
fare straordinari, o di prolungare le vacanze. Direi che questo approccio
è il più adatto per la maggioranza delle persone, ed è anche un passo
imprescindibile per chi aspira a diventare trader full time. Il successo
nel trading è cosa possibile, ma non per tutti. Consideratela
un’occupazione part time dapprima, e solo dopo, se avete successo, passate
al livello successivo.