Articoli con tag: volatilità

TRADING FOLLOW UP #4 – QUANDO LA VOLATILITA’ VOLA – AGGIORNAMENTO FLASH DEL 9 MARZO

Il mercato crolla? AUMENTA L’UTILE!

Noi non siamo andati sul direzionale ma abbiamo semplicemente sfruttato un’occasione clamorosa che il mercato offriva, ovvero quella esagerata differenza di volatilità fra la scadenza breve (marzo) e quella più lunga (giugno), siamo pertanto andati a mercato con un DOPPIO CALENDAR le cui probabilità di successo erano mostruose. 

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TRADING FOLLOW UP #3 – QUANDO LA VOLATILITA’ VOLA – AGGIORNAMENTO FLASH DEL 5 MARZO

Nel webinar del 24 febbraio un ascoltatore chiedeva quale fosse il livello di take profit della singola operazione e come viene calcolato. Io ho risposto che più che il “take profit” occorre verificare se le attese per cui si è impostata quella determinata operazione sono state “esaudite” oppure no. 

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LETTERA A UN CONSULENTE FINANZIARIO

“Attraverseresti a piedi un fiume che ha una profondità media di 1 metro ma nel punto più profondo arriva a 5 metri?”

Caro consulente finanziario con queste parole Nassim Taleb nel suo libro Antifragile ci provoca per farci capire come il concetto di rischio può essere paragonato alla profondità massima di un fiume mentre i rendimenti sono più assimilabili alla sua profondità media. 

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TRADING FOLLOW UP – WEBINAR LONG STRANGLE IN OPZIONI

Questa sotto è la slide n° 20 proposta nel webinar dedicato alle opzioni di lunedì 24 febbraio; si solo 2 giorni fa. 

Ed essenzialmente sosteneva che entro la scadenza del 20 marzo il DAX con una probabilità del 98% avrebbe dovuto toccare indifferentemente uno dei due livelli evidenziati dalle rette azzurre, posti rispettivamente al rialzo a 13.900 circa ed al ribasso a 12.400 circa. 

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Volatilità e breakout, il segreto è negli inside day

Tra le varie tecniche illustrate dal duo Connors-Raschke nel celebre libro Street Smarts, ne si trovano alcune che, a dispetto della notevole
semplicità costruttiva e interpretativa, hanno il pregio di condurre a
trade particolarmente soddisfacenti, limitando nel contempo il rischio.

Fra queste tecniche meritano particolare attenzione le strategie basate sulla contrazione del range e sul successivo breakout. Originariamente sviluppati da Toby Crabel, gli studi sul breakout prevedono che a seguito di un periodo più o meno prolungato di compressione della volatilità si sviluppi un forte movimento tendenziale. Gli studi di Crabel, ripresi poi da Raschke e da Connors, portano all’identificazione di una particolare situazione che prevede che una determinata barra sia un inside day e abbia
contemporaneamente il range meno esteso degli ultimi quattro giorni. Il verificarsi di entrambe queste condizioni crea quindi un pattern che prende il nome di ID/NR4, acronimo che rappresenta un inside day (ID) contemporaneo alla misurazione del range più ristretto (NR, narrow range) degli ultimi quattro (4) giorni.

La logica sottostante prevede quindi che il range meno esteso delle ultime quattro sedute rappresenti di per sé una progressiva diminuzione della volatilità e che l’inside day ne misuri quasi il livello estremo. Com’è noto, infatti, un inside day è una barra che ha minimo e massimo rispettivamente superiore e inferiore ai livelli precedenti, sviluppandosi pertanto come se fosse “contenuta” all’interno dell’escursione della barra precedente. L’esistenza di un inside day in concomitanza con la misurazione del livello di volatilità più basso degli ultimi quattro giorni diviene così un elemento che porta con sé un forte potenziale esplosivo che può dare luogo a movimenti tendenziali di tutto rispetto. La
figura che segue illustra lo schema di un ID-NR4.

ID-NR4

ID-NR4

Lo sfruttamento operativo di questo pattern prevede che si segua il trend identificato dalla direzione in cui avviene lo sfondamento del minimo o del massimo dell’ID/NR4, aprendo una posizione rialzista nel caso in cui il giorno dopo l’apparizione del pattern i prezzi superino il massimo precedente o che, viceversa, i prezzi violino il minimo precedente. Nell’esempio che segue illustriamo un ID/NR4 che si sviluppa su STM per il quale viene presentato sia lo sviluppo a livello daily assieme all’evoluzione a livello intraday con barre a 30 minuti.

Daily

Daily

intraday

intraday

Come strategia daily, questo tipo di pattern dimostra di poter realizzare molti piccoli profitti e occasionalmente consentire al trader di partecipare a importanti movimenti di prezzo, anche se per propria natura è un pattern che trova l’ambito elettivo di applicazione nell’intraday. Un altro vantaggio è rappresentato dal limitato costo in termini di stop loss: l’unica occasione in cui il pattern tradisce il trader è rappresentata da movimenti che generano un outside day, muovendo i prezzi prima oltre uno dei due estremi precedenti per poi invertire direzione e violare l’altro estremo. In pratica, può capitare che si apra una posizione long alla violazione del massimo dell’ID/NR4 ma che poi le quotazioni indietreggino e violino addirittura il minimo precedente. In questo caso, una strategia particolarmente aggressiva, peraltro suggerita dagli stessi autori di Street Smarts, potrebbe essere quella di invertire la posizione anziché limitarsi a incassare la perdita. Così, un setup che fa aprire una posizione in acquisto potrebbe trasformarsi in un’opportunità di vendita allo scoperto nel momento in cui le quotazioni dovessero ritracciare oltre il minimo precedente. Un esempio di una giornata simile è fornito dalle figure che seguono.

daily

daily

Di seguito lo sviluppo intraday del grafico precedente.

intraday

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