Nelle scorse settimane vi ho parlato dei fondamenti del trading con i
pullback. Dal momento che il mercato questa settimana ce ne ha fornito una
grande quantità di esempi, ho pensato che fosse giunto il momento giusto per
passare ad introdurre concetti più avanzati. Torneremo agli aspetti
fondamentali assai presto.
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Il rapporto rischio/rendimento nei gap in apertura
Nell’articolo di Claudio Baldi Come operare sul grande gap in
apertura non mi è ben chiaro il seguente concetto: “Il rischio è molto limitato perché lo stop loss va posizionato immediatamente al di sotto del supporto o al di sopra della resistenza, che sono il massimo della barra ad ampio range e l’apertura.”
Vi sarei grato se me lo chiariste.
Grazie in anticipo e complimenti per i vostri ottimi articoli.
Come operare sul grande gap in apertura
Dopo avere analizzato in un articolo precedente il caso del piccolo gap in apertura, vediamo quello relativo a un’apertura con grande gap. La distanza tra il massimo dell’ultima barra ad ampio range e l’apertura è molto grande rispetto al range medio delle ultime barre.
Come operare sul piccolo gap in apertura
È possibile operare in maniera molto proficua sfruttando i gap che si
formano in apertura di seduta. Esistono vari tipi di gap, a seconda della
relazione con la barra o le barre dei giorni precedenti e la distanza che
li separa dall’ultimo massimo/minimo. Facendo riferimento a un trend
positivo (per quello negativo è sufficiente capovolgere la figura), hanno
particolare rilevanza i gap che seguono una barra ad ampio range con
chiusura estrema, cioè una situazione di mercato in cui la spinta al
rialzo è stata molto forte. In relazione alla distanza tra l’apertura e il
massimo del giorno precedente è possibile distinguere due casi
significativi: apertura con piccolo gap e apertura con grande gap.