E’ difficile scrivere il modo in cui ieri sia stata una buona giornata mentre si vedeva una luce rossa lampeggiante. I futures stanno avendo una brutta situazione. Ma mettiamolo da parte, per un momento.

E’ difficile scrivere il modo in cui ieri sia stata una buona giornata mentre si vedeva una luce rossa lampeggiante. I futures stanno avendo una brutta situazione. Ma mettiamolo da parte, per un momento.
Lunedì è stato un leggermente peggiore di quanto potesse sembrare, almeno ad una prima occhiata.
L’S&P 500 ha perso lo 0,39%: non è una grande perdita, specialmente dopo il trend successivo al breakout di maggio. A proposito, non siete contenti di aver “venduto in maggio ed essere usciti”? (1). State attenti alle “regole” di Wall Street e ai luoghi comuni; sto divagando, e l’S&P 500 sembra essere ancora in una buona posizione.
A volte può capitare che un valore numerico rappresenti, senza alcun
motivo apparente se non quello psicologico, un ostacolo al rialzo del
prezzo. Può essere, ad esempio, un numero intero, tipo 10, 15 o 20 euro o
un altro valore senza centesimi sul quale si accumulano molti ordini. Il
caso preso in esame è riferito al titolo BPU nella giornata del 17
novembre 2005.
Scarica gratuitamente, in formato PDF, l’e-book di Michele Maggi sulle tecniche di breakout. Pubblicato originariamente come dispensa della serie “Trading Toolkit Collection”, Le Tecniche di Breakout è stato
ristampato in formato pocket ed è ormai introvabile!
Tra le varie tecniche illustrate dal duo Connors-Raschke nel celebre libro Street Smarts, ne si trovano alcune che, a dispetto della notevole
semplicità costruttiva e interpretativa, hanno il pregio di condurre a
trade particolarmente soddisfacenti, limitando nel contempo il rischio.
Fra i segnali tradizionalmente ritenuti più affidabili per segnalare un
ingresso in posizione c’è sicuramente il breakout. Traducibile con
“rottura” o “sfondamento”, questo tipo di movimento prende normalmente vita dopo un periodo di congestione durante il quale i prezzi si muovono all’interno di un trading range delimitato da un supporto e una resistenza.
I nuovi massimi e i nuovi minimi registrati da azioni e futures
rappresentano sicuramente soglie di prezzo alle quali svariate tipologie di trader prestano grande attenzione. Da un punto di vista puramente meccanico, la capacità di un mercato di superare un precedente massimo o di violare un precedente minimo rappresenta un segnale di forza (o di debolezza) nella direzione dello sfondamento. Alcuni livelli di prezzo, spesso posizionati in corrispondenza di valori considerati standard come 10, 20 o 50 giorni, sono costantemente monitorati sia da quei trader che sono alla ricerca di movimenti tendenziali di medio termine sia da coloro che intendono invece speculare sull’eventuale reazione contraria al breakout per un’operatività di breve o brevissimo respiro.
I breakout sono sicuramente i movimenti di prezzo più entusiasmanti che capiti di vedere sui mercati finanziari. Si sviluppano spesso dopo un periodo di congestione più o meno prolungata che comprime i prezzi all’interno di un canale orizzontale e danno vita a forti movimenti in corrispondenza dello sfondamento di uno dei due livelli di supporto o resistenza.