Un corso operativo con Paola Gentili è un evento imperdibile!
E il 16 ottobre Paola Gentili sarà presente alla sala corsi di Trading Library, a Cinisello Balsamo, per un seminario a Mercati Aperti!
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Quando analizziamo una serie storica dei prezzi di borsa la prima domanda che spesso ci poniamo è: da cosa dipende l’andamento grafico dei prezzi?
Come abbiamo appreso dagli articoli precedenti, la finanza frattale è
molto utile per comprendere le dinamiche del mercato finanziario pur non possedendo potenzialità previsionali ma di timing.
Un altro modo di caratterizzare un frattale è quello di definirne la
dimensione. Tutto ciò ha una grande importanza nello studio dei mercati finanziari, anche perché è finalmente possibile calcolare il grado di irregolarità di un grafico ovvero stabilire la sua dimensione frattale.
Colgo l’occasione con questo articolo per sfatare un luogo comune:
l’intolleranza della finanza frattale nei confronti dell’analisi tecnica.
Quante volte il nostro trading system non ottimizza i guadagni con
l’utilizzo di una media mobile? In altre parole, quanti falsi segnali
vengono generati prima di mettere in tasca una plusvalenza?
Lungi da me l’intenzione di trattare la questione da un punto di vista
epistemologico.
Non ho le competenze (e neanche faccio qualcosa per averle) di un filosofo della scienza.
Prima di entrare nel merito della finanza frattale è necessario introdurre un altro tassello per la costruzione di un trading system che sia efficiente e pratico. È necessario analizzare i grafici dell’analisi tecnica.
Perché una persona dovrebbe decidere di abbandonare il proprio lavoro e dedicarsi part time o full time all’investimento di borsa?
Al di là delle varie spiegazioni soggettive che ciascuno di noi può
trovare dentro di sé, preferirei attenermi strettamente ad un discorso prettamente economico.
Chi avesse letto i miei articoli precedenti sa che spesso ho fatto
riferimento all’expansion breakout di Jeff Cooper come set up di possibile entrata su alcune azioni italiane (Fiat ed Enel).