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Hedge fund nel proprio portafoglio (Sesta parte)

Gli hedge fund non sono sicuramente un prodotto nuovo anche se, come
abbiamo già detto, hanno cambiato pelle nel tempo e sono diventati più
popolari anche perché i grossi gruppi hanno cominciato a proporsi sul
mercato. L’improvviso aumento di interesse nei confronti degli hedge fund
può essere anche considerato il risultato di un aumento della volatilità
presente sui mercati negli ultimi anni. Tutte le generazioni hanno dovuto
affrontare una crisi finanziaria, come negli anni ’70 in cui i titoli
“nifty fifty” hanno subito il tracollo e con loro hanno trascinato la
reputazione di moltissimi gestori. La legge sacra di quei tempi era la
moderna teoria di portafoglio. Non mi stupisce che oggi gli hedge fund
cerchino di riempire le stesse nicchie di mercato, dal momento che in
realtà le promesse sono proprio le stesse.

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Una visione olistica del trading

C’è chi asserisce che il trader dovrebbe occuparsi di fare il trader. C’è
chi ritiene che leggere libri sull’investimento finanziario sia una
perdita di tempo. Infine ci sono le posizioni meno “intransigenti”
(compresa la mia) di coloro che ritengono la lettura dei libri o la
frequenza a corsi legati al trading la giusta maniera per iniziare, senza
sottovalutare la lettura dei testi di psicologia, sociologia, letteratura,
che apparentemente nulla hanno a che vedere con il nostro omino che a fine
giornata deve registrare una plusvalenza.

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Hedge fund (Terza parte)

Che cosa fanno i fondi hedge?

Dovendo riassumere si può dire che fanno esattamente quello che vogliono.
Alcuni basano la propria strategia su sistemi matematici molto
complessi, altri si basano sul decadimento temporale delle opzioni, altri
lavorano principalmente sui future, altri ancora utilizzano come strategia
di riferimento quella dell’arbitraggio… praticamente esiste un fondo per
qualunque strategia si possa immaginare di utilizzare. Un gestore di fondi
“a ritorno assoluto” è infatti assolutamente libero di utilizzare
l’approccio all’investimento che preferisce. Questi fondi potrebbero anche
essere definiti come fondi “faccio quello che voglio”. Una delle critiche
principali che viene mossa ai gestori di fondi di questo tipo è che molto
spesso le strategie che utilizzano non sono molto chiare e tanto meno
comprensibili da parte degli eventuali e potenziali sottoscrittori. Questa
critica risulta a volte fondata, anche se moltissimi manager cercano di
attuare una politica il più trasparente possibile. Purtroppo però, va detto
per dovere di cronaca, in certi casi la strategia che utilizzano è troppo
complicata e articolata affinché possa essere compresa dall’investitore
medio.

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Hedge fund (Seconda parte)

La differenza principale tra un hedge fund e un fondo normale è che gli
hedge fund sono autorizzati a utilizzare le strategie che preferiscono per
raggiungere i propri obiettivi, al contrario dei fondi comuni di
investimento che devono sottostare a delle regole specifiche in merito
all’entità della posizione massima che assumono su ogni singolo titolo, al
numero minimo di azioni che devono mantenere in portafoglio, ai limiti
sull’utilizzo della leva finanziaria e ancora sull’utilizzo dei derivati e
molti altri vincoli.

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