Una visione olistica del trading

C’è chi asserisce che il trader dovrebbe occuparsi di fare il trader. C’è
chi ritiene che leggere libri sull’investimento finanziario sia una
perdita di tempo. Infine ci sono le posizioni meno “intransigenti”
(compresa la mia) di coloro che ritengono la lettura dei libri o la
frequenza a corsi legati al trading la giusta maniera per iniziare, senza
sottovalutare la lettura dei testi di psicologia, sociologia, letteratura,
che apparentemente nulla hanno a che vedere con il nostro omino che a fine
giornata deve registrare una plusvalenza.

Sono perfettamente d’accordo sulla plusvalenza ma un po’ meno sulla
scissione arbitraria tra trader e Uomo, inteso come essere umano.

Cercherò adesso di spiegare il perché senza avere la presunzione di salire
in cattedra dettandovi la teoria. È solo la mia personale e criticabile
opinione. Personalmente considero l’Uomo come un sistema complesso con
caratteristiche non riducibili alla somma dei suoi elementi primari
costitutivi.

Questa frase apparentemente incomprensibile vuol dire che l’Uomo non è la
somma di due gambe più due braccia ecc.. Queste sono le parti di un tutto.
Ma mentre la maggior parte di noi si concentra sulle singole parti, io
preferisco concentrarmi sul tutto.

Certo Domenichini. Adesso chiamiamo il 118 così potrai spiegare allo
psichiatra questa interessantissima teoria.

Ci spieghi questo cosa c’entra con il trading?

La risposta è tanto semplice quanto sbalorditiva: ritengo “l’olismo
finanziario” l’unica spiegazione possibile del trader vincente! Anche se
questi non sempre ne è cosciente.

L’Uomo-trader ha un’esperienza di vita, ha letto molti libri di finanza ma
spero che sia una persona che vada anche al cinema, a mangiare la pizza
con gli amici, che conduca una vita che non è solo relegata a fare dei
click su un topolino (non mi ricordo come si scrive in inglese). Purtroppo
quando credo realmente a ciò che scrivo devo andare di getto per riuscire
a spiegare il significato del mio pensiero.

Se oggi, caro trader, hai chiuso la giornata con una minusvalenza, non
dare la colpa ai vari complotti che esistono nel mercato; oppure, se hai
avuto una grossa plusvalenza, non pensare che sia soltanto la candela
giapponese che aveva lo stoppino più lungo delle altre; infine, se non sei
sicuro che i segnali che leggi siano attendibili, lascia stare. Non
prendere decisioni.

Fermati a riflettere.

Cos’è il sentiment se non il mistero dell’inesprimibile. Ma guarda caso
spesso ti aiuta. Riesci, caro trader, a capire che non sei un robot che
segue una metodologia arida che scientificamente vale come il due di
briscola?

Ti rendi conto che il più grande trader che sia mai esistito, William
Delbert Gann, si godeva la vita e introduceva nel trading tutta la sua
conoscenza unita all’esperienza senza per forza di cosa scinderle?

Se riusciamo a comprendere che il trader è prima di tutto un Uomo forse ci
avvicineremo più facilmente al guadagno di Borsa.

Buon trading.