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Il Testa e spalle, come funziona?

Il testa e spalle è la più conosciuta e affidabile tra tutte le figure di
inversione. Anzi, in un certo senso è come se fosse la “madre” dei,
reversal pattern poiché contiene tutti gli elementi propri delle fasi di
mercato in cui i prezzi raggiungono un punto di massimo (o di minimo) per poi cambiare bruscamente direzione.

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Fibonacci? Non è vero ma ci credo

Sembra di vederlo, Leonardo Fibonacci, intento nei suoi calcoli con lo
scopo di prevedere lo sviluppo di una tranquilla famigliola di conigli.
Italiano vero, come forse solo i toscani sanno essere, nasce a Pisa
intorno al 1170, anno più anno meno, figlio di Guglielmo Bonacci,
funzionario della repubblica con incarichi commerciali.

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Pattern di prezzo, gli alleati del trader di breve termine

Il trading basato sui pattern di prezzo è una metodologia che si
avvantaggia del comportamento ripetitivo che alcuni titoli manifestano, sia nel breve sia nel medio periodo, definendo in qualche modo la personalità di un dato mercato o di un particolare titolo. Tuttavia, per quanto si possa essere esperti di un particolare mercato, è impossibile riuscire a prevedere con assoluta certezza l’esito di una posizione speculativa. Il fatto di individuare la direzione del trend o l’intonazione positiva o negativa di un mercato non implica necessariamente la garanzia di porre in essere una posizione speculativa di successo.

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È più facile perdere o guadagnare?

Sembra che i trader si preoccupino maggiormente di proteggere il loro capitale iniziale piuttosto che di proteggere i profitti che il capitale stesso ha generato. Per qualche strana ragione, infatti, i trader tendono a trattare i guadagni in maniera differente rispetto al capitale iniziale. Quale che sia la ragione di questo comportamento, è evidente che si tratta di un atteggiamento profondamente errato. Non c’è alcuna differenza tra il capitale iniziale e i guadagni più recenti: si tratta sempre di soldi, anche se apparentemente vi è la tendenza a considerare il denaro guadagnato come qualcosa che appartiene ad altri e che pertanto non merita
tutta la nostra attenzione.

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I ritracciamenti di Fibonacci

Fra le più affascinanti teorie legate all’analisi dei movimenti
dei prezzi, c’è sicuramente l’insieme degli studi derivanti dalla celebre sequenza numerica di Fibonacci. Nell’opera
Liber abaci, il Libro dei calcoli, Leonardo Fibonacci (1170 ca. –
1250 ca.) presentò una particolare sequenza di numeri che doveva
risolvere particolari problemi matematici. A secoli di distanza, la storia della scoperta di questa serie di numeri si mescola alla leggenda, ma è un dato di fatto che si tratti di una sequenza numerica delle interessanti proprietà. Caratteristica di ogni numero della serie
è quella di essere il risultato della somma dei due precedenti. La
sequenza è infatti la seguente: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89,
144, 233, per proseguire così all’infinito. Il primo aspetto
che risulta evidente è che a partire da numero 2, vale la
proprietà indicata: il numero 3 è infatti il risultato di 1+2,
così come 5 è la somma di 2+3 mentre l’8, a sua volta,
risulta dalla somma di 3+5 e così via. Dopo i primi quattro valori,
inoltre, il rapporto tra un numero della serie e quello che lo precede
tende a 1,618 mentre l’analogo rapporto, calcolato però tra un
numero e il seguente tende a 0,618.

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Oops! l’inversione intraday è servita!

I gap sono una delle più interessanti manifestazioni dei prezzi che
si riscontrano ogniqualvolta l’escursione di una barra si sviluppa
completamente al di fuori dall’escursione della barra precedente. In
altre parole, un gap – la cui traduzione letterale è appunto
vuoto – è un’area del grafico effettivamente saltata dai
prezzi, a indicare come le quotazioni abbiano subito
un’accelerazione verso il basso o verso l’alto talmente forte
da sbilanciare l’equilibrio precedente.

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I “Boomer” di Jeff Cooper

Jeff Cooper è un noto trader statunitense autore di alcuni dei libri
di maggior successo sulle tecniche di trading operativo di breve termine. La sua operatività è basata prevalentemente sui trend e prevede l’identificazione di forti movimenti direzionali, al rialzo o al ribasso, per poi attendere il momento più propizio per entrare in posizione. Tipicamente si tratta di acquisti su debolezza nei forti trend rialzisti e vendite sulla forza in trend ribassisti: sono proprio queste fasi di correzione a costituire i punti di ingresso che secondo Cooper presentano il miglior rapporto fra opportunità e rischio.

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Il Delphic Phenomenon

Il Delphic phenomenon è una strategia operativa presentata dal trader statunitense Scot Lowry e pubblicata nel libro “Il trading facile con le medie mobili”. Si tratta di una tecnica che utilizza ovviamente le medie mobili, lo strumento più diffuso in analisi tecnica, con una serie di accorgimenti che fanno sì che il sistema risulti di semplice utilizzo e non incorra nei classici falsi segnali tipici dei sistemi basati sulle medie. L’approccio di Lowry rappresenta una visione innovativa del modo di impiegare le medie mobili, per massimizzarne i vantaggi e per poter valutare a colpo d’occhio le opportunità  offerte da un mercato o da un titolo. Secondo Lowry, infatti, “se osservate in modo opportuno, le medie mobili sono in grado di mostrare in anticipo cosa
avverrà in seguito. In molti casi si comportano come frecce che indicano la direzione in cui il mercato ha intenzione di andare.”

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