Oops! l’inversione intraday è servita!

I gap sono una delle più interessanti manifestazioni dei prezzi che
si riscontrano ogniqualvolta l’escursione di una barra si sviluppa
completamente al di fuori dall’escursione della barra precedente. In
altre parole, un gap – la cui traduzione letterale è appunto
vuoto – è un’area del grafico effettivamente saltata dai
prezzi, a indicare come le quotazioni abbiano subito
un’accelerazione verso il basso o verso l’alto talmente forte
da sbilanciare l’equilibrio precedente.

La letteratura prevede l’esistenza di quattro tipi di gap, in
funzione del momento in cui appaiono nella vita dello strumento
finanziario su cui si sviluppano: si tratta dei common, breakaway,
continuation ed exhaustion gap. Tuttavia queste definizioni possono essere
applicate solo dopo che il pattern che contiene uno di questi gap si
è formato, rendendo di fatto impossibile lo sfruttamento operativo di
tale tipo di formazione grafica.

Poiché il gap rappresenta sempre una situazione di eccesso che molto
spesso viene recuperata dal mercato, è possibile cercare di impostare
una strategia di trading basata proprio sull’apparire del gap in
apertura, senza attendere che il pattern si completi a fine giornata
rischiando di vanificare le potenzialità che ciascun movimento
così energico porta con sé.

Una delle tattiche operative più riuscite che sfruttano la tendenza
dei gap a ritornare verso i livelli saltati in precedenza è stato
presentato da Larry Williams con il nome di Oops! nel celebre testo
I segreti del trading di breve termine“. Si tratta di un tipo di
operatività in inversione che sfrutta i movimenti più violenti
spesso generati da risposte emotive degli investitori e dei trader a
particolari eventi.

Il perno attorno al quale ruota la strategia è costituito dallo
scostamento del prezzo di apertura rispetto al minimo o al massimo del giorno precedente.

Quando il livello di apertura è superiore al massimo della seduta
precedente, si verifica un gap rialzista. Tale movimento è spesso
generato da flussi di notizie positive legate al titolo che fa registrare
il gap o a improvvisi e imprevedibili sviluppi di mercati che hanno
influenza sul titolo in questione. Si pensi, per esempio, alla dipendenza
dei mercati europei da quelli statunitensi e, in particolare alla
correlazione fra il Nasdaq e i titoli tecnologici quotati a Piazza Affari.
La figura che segue illustra alcuni dei tanti gap rialzisti che si
verificano su STM in occasione di aperture influenzate positivamente
dall’andamento dei mercati USA durante la fase di chiusura di Piazza
Affari.

STM

STM

 

La struttura ribassista di questo pattern è analoga nel funzionamento
ma inversa nello sviluppo. Un gap ribassista è rappresentato da
un’apertura posizionata al di sotto del livello dei minimo
precedente, come illustrato dal grafico giornaliero di Fiat presentato di
seguito.

FIAT

FIAT

 

Per convenzione un gap ribassista è considerato come segnale di
debolezza mentre un gap rialzista indica una condizione di forza.

In linea generale i gap rappresentano effettivamente una dimostrazione della forza del movimento che si sviluppa nella direzione indicata dal gap stesso ma a volte può succedere che la reazione sia troppo accentuata
e che porti il mercato a una situazione di tensione tale da dare origine
un movimento in direzione contraria.

L’Oops! identifica appunto situazioni estreme e attende un segnale
in direzione contraria che manifesti la tendenza a recuperare
l’equilibrio. A livello daily, un gap chiuso si presenta come quello
illustrato nella figura seguente: un’apertura superiore al massimo
precedente con uno sviluppo ribassista che colma il vuoto lasciato aperto dal gap.

oops daily

oops daily

 

La situazione preliminare per prepararsi all’operatività è
un’apertura in gap up, al di sopra del massimo della giornata
precedente: una volta “allertati” da questa situazione, si
deve tenere sotto controllo il titolo o lo strumento finanziario per
entrare short nel momento in cui le quotazioni recuperano e violano di almeno un paio di tick il massimo precedente, colmando così il gap
stesso. Per gli acquisti il funzionamento è speculare. Di seguito
viene illustrata la dinamica relativa all’immagine precedente ma su
base intraday, con barre orarie.

oops intraday

oops intraday

 

La logica sottostante a questa semplice quanto efficace strategia è
basata sulla tendenza dei prezzi a recuperare uno stato di quiete dopo movimenti eccessivi e la validità di questo modello operativo risiede nella semplice constatazione che se il gap esprime realmente un segnale di forza (rialzista o ribassista) nella direzione indicata
dall’apertura molto probabilmente non si verificherà alcun
ritracciamento.

In sostanza, secondo Williams un’apertura in gap up porta con
sé un segnale di forza implicito che può però venire
repentinamente negato dal recupero del livello del massimo precedente, livello in corrispondenza del quale si apre una posizione short. Analogamente, un’apertura in gap down, se non rappresenta la
continuazione di un trend ribassista può trasformarsi in una veloce
reazione rialzista.

In entrambi i casi, la cautela è d’obbligo. Un pattern come
l’Oops! è per sua natura troppo instabile per poter dar vita a
trend o inversioni durature. Il suo sfruttamento deve pertanto restare limitato all’intraday.