Fibonacci? Non è vero ma ci credo

Sembra di vederlo, Leonardo Fibonacci, intento nei suoi calcoli con lo
scopo di prevedere lo sviluppo di una tranquilla famigliola di conigli.
Italiano vero, come forse solo i toscani sanno essere, nasce a Pisa
intorno al 1170, anno più anno meno, figlio di Guglielmo Bonacci,
funzionario della repubblica con incarichi commerciali.

Viaggia per il mondo, Leonardo, prima con il padre e poi da solo. Per
anni. Attratto dalla matematica, che fu il padre a insegnargli istruendolo per diventare mercante, il nostro sviluppa per la materia un interesse che lo porterà a compiere studi approfonditi, quasi sempre rivolti alla risoluzione di problemi pratici.

E così, la bellezza di oltre ottocento anni fa, il giovane matematico
inventa, o forse scopre (ma per alcuni riscopre soltanto), una particolare serie di numeri: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34… che hanno una precisa relazione tra di loro. Ciascun numero della serie è il risultato della somma dei due precedenti. Ma fin qui nulla di strano, con i numeri, si sa, è possibile creare infinite serie e infiniti giochi. Capita però che le relazioni fra i numeri della serie conducano a interessanti scoperte. Ciascun numero diviso per il successivo dà infatti come risultato (approssimato) 0,618 mentre lo stesso numero diviso per il precedente dà 1,618. All’infinito.

E l’attenzione di matematici, filosofi, studiosi o semplici appassionati è stata, per secoli, – e lo è tuttora – irresistibilmente attratta da queste
relazioni. Questo piccolo, apparentemente insignificante 0,618 è stato definito nel corso dei secoli come golden ratio, rapporto aureo, il cui carattere “divino” sarebbe confermato dall’esistenza di un’incredibile quantità di “coincidenze” in natura. Dal numero dei semi dei girasoli (89 in tutto) 55 dei quali rivolti verso una direzione e 34 verso quella opposta (55+34 dà, ovviamente, 89), alla spirale dei gusci delle chiocciole e alla forma delle galassie, sembra che quanto ci circonda sia basato sulle proporzioni individuate da Fibonacci. E con buona pace del nostro matematico pare proprio che le proporzioni delle piramidi – ben più vecchie di lui – rispecchino questi rapporti, fino ad arrivare alla più evidente conferma costituita dalle proporzioni del corpo umano. Un volto – un bel volto – deve rispettare determinate proporzioni fra gli occhi, il naso e l’ovale del viso. E Leonardo (Da Vinci, questa volta, ma è una nuova interessante coincidenza) ha codificato alcune regole per il disegno
di un bel viso i cui rapporti ci riconducono a quanto scoperto
dall’omonimo Fibonacci.

E non è tutto. Se si misura l’intera lunghezza di un corpo umano e la si
mette in relazione con l’ideale segmento che arriva dalla testa
all’ombelico si ottiene nuovamente il nostro numero. In matematica questo strano rapporto si ottiene quando, ad esempio, nella divisione di un segmento in due parti, il rapporto fra la parte più lunga e l’intero
segmento risulta uguale a quello fra la metà più corta e quella più lunga.

Raccolti tutti i suoi calcoli nell’opera Liber abaci, Fibonacci a oltre
ottocento anni di distanza ispirò l’opera di Nelson Elliott (quello delle
onde) e quella di altri analisti che hanno creato un nutrito insieme di
strumenti per la previsione dell’evoluzione dei mercati finanziari.

Ma cosa c’è di vero? O di falso? Siamo tutti inseriti in un
incomprensibile disegno di cui il golden ratio è solo un piccolo tassello? Forse. Ma quello che va rilevato – ai nostri fini – è che i grandi
movimenti dei titoli azionari transitano per i livelli ottenuti con i
numeri di Fibonacci e a volte – spesso – vi stazionano. E c’è chi ci fa
trading sopra.

E così, in un mondo sempre più tecnologico e tecnofilo, ci ritroviamo a
scoprire antiche regole e inspiegabili meccanismi. Ma la conferma,
definitiva, dell’esistenza di qualcosa che sfugge alla nostra comprensione è arrivata da Internet. Google, alla richiesta dei documenti relativi a Fibonacci, ha risposto, come sempre, con un elenco di indirizzi Internet. Quanti? Esattamente 832.040. Un numero di Fibonacci.

Fibonacci

Fibonacci