“Guardate in uno specchio, perché è lì che vedrete il più
temibile nemico del trader.”
È questa frase di Daryl Guppy che riassume l’essenza stessa
delle problematiche che affliggono i trader. Per ottimizzare la propria operatività è necessario sforzarsi di dominare l’impulso a fare trading a tutti i costi e imparare a rendersi conto di quando si sta operando in eccesso, cosa che normalmente avviene perché il portafoglio lo consente, piuttosto che per fondati motivi tecnici.
È possibile eseguire alcune operazioni a basso rischio su alcuni titoli
poco scambiati che tuttavia offrono interessanti opportunità proprio per
questa loro caratteristica.
Un bell’esempio di WB-R (White-Black reversal) che ha funzionato molto bene ci proviene da Finmeccanica, titolo sul quale è apparso il pattern ribassista il
giorno 8 dicembre 2004, e regolarmente segnalato da pScan nel report per
la giornata successiva.
RealTick offre una caratteristica fondamentale per poter operare con
successo nelle fasi di preapertura, osservando con attenzione come si sta
componendo il book prima che inizi la seduta di borsa vera e propria. Il
book è infatti un’entità dinamica e il fatto di osservarlo solo a mercati
aperti può far perdere qualche buona opportunità per effettuare
velocissime operazioni di scalping a bassissimo rischio.
Una delle più brillanti intuizioni di Joe Ross, il celebre trader che
introdotto concetti avanzati come l’1-2-3 high or low e l’uncino, è
sicuramente costituito dalle barre “Gimmee”. Si tratta di una particolare configurazione grafica che appare in corrispondenza del contatto tra la barra e le bande di Bollinger. La logica operativa per tale tipo di pattern è l’identificazione di un punto di reazione in corrispondenza della temporanea violazione della banda superiore o inferiore con il conseguente rientro all’interno dell’area contenuta fra le bande stesse.
La candlestick analysis trova origine nel Giappone feudale, tra il
diciassettesimo e il diciottesimo secolo. Essa rappresenta la più longeva
tecnica di analisi dei mercati e, pur mantenendo una elevatissima
attendibilità per la previsione dei movimenti dei mercati dei giorni
nostri, presenta ancora in tutti i suoi aspetti, dei riferimenti alla
filosofia di vita, alle credenze e alle “mode” di quel periodo.
Se è vero che una delle prime regole che vengono insegnate è quella di
operare in direzione del trend (Trend is your friend), shortare un future
sui massimi di periodo è cosa preferibilmente da non fare, perché si
tratta di una operazione normalmente ad alto profilo di rischio.
Non capita tutti i giorni di assistere ad un doppio massimo come quello
che si è verificato sul Dax future (scadenza dicembre 2004) nella seduta
del 29 novembre 2004.
Lo scopo dell’analisi candlestick è la misurazione dell’equilibrio (o
dello squilibrio) delle forze tra gli acquirenti e i venditori. Essa
prevede che la dinamica rialzista o ribassista del periodo considerato
venga evidenziata con il colore della candela: i valori di apertura e di
chiusura vengono utilizzati per la costruzione del corpo della candela
definito real body che ha forma rettangolare. Se la quotazione di chiusura è superiore a quella di apertura il real body è bianco (implicazione rialzista) mentre, in caso contrario, risulta nero. I valori minimi e massimi vengono invece indicati con sottili linee (shadow) al di sopra e al di sotto del real body. Nel corso dei secoli – non va infatti
dimenticato che l’analisi candlestick affonda le proprie radici nel
Giappone medioevale – sono state identificate numerose
configurazioni grafiche in grado di aiutare l’osservatore a valutare quale potrà plausibilmente essere l’imminente evoluzione delle quotazioni.
Il testa e spalle, o nella sua denominazione inglese “head and shoulders”
è la più classica e forse più conosciuta tra le figure di inversione,
descritta in qualunque manuale di analisi tecnica.
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