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È proprio vero che il mercato si muove in modo casuale?

Ferve oggi il dibattito in merito al fatto che i movimenti di mercato
siano casuali o meno. Riuscire a stabilire se i movimenti di mercato siano
completamente casuali oppure si limitino ad includere un certo grado di
casualità attorno a una struttura non casuale significa stabilire se i
trading system abbiano o meno qualche probabilità di successo.

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Suggerimenti per il trading delle congestioni

Come determinare che i prezzi stanno per rompere una congestione e
trovare opportunità di trading?

Quando i prezzi sono in una congestione prolungata, è utile contare il
numero delle chiusure sopra o sotto un prezzo vicino al livello verticale intermedio della trading range.

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Perché si verifica una congestione?

La congestione è caratterizzata da un’area in cui i prezzi si muovono
lateralmente: i prezzi si muovono in una “trading range”. C’è una zona di prezzo di relativo “supporto”, e una zona di prezzo di relativa
“resistenza”. Queste zone possono essere individuate facilmente in
corrispondenza di un livello di prezzo che viene testato o avvicinato più di una volta.

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Come gestire gli eventi imprevisti

Per investire in borsa è necessario avere una preparazione tecnica e
mentale che consenta di superare i momenti difficili. Qual è la nostra
reazione di fronte alle perdite o a posizioni che stanno andando male?
Siamo in grado di sopportare un loss molto maggiore di quanto avevamo
preventivato? Alcune volte infatti il mercato ci sorprende e ci spiazza
completamente. Nonostante gli studi accurati fatti prima di decidere di
aprire una posizione, può sempre capitare un fatto assolutamente
imprevedibile. Per chi opera a medio e a lungo termine può essere, ad
esempio, un’apertura con un forte gap che non consente un proficuo uso
dello stop loss anche se è stato impostato correttamente. Il salto della
quotazione fa sì che la chiusura del trade porti a una perdita maggiore di
quella preventivata o a un minore guadagno di quello che si pensava di
ottenere. Un caso interessante è riportato nella figura che segue.

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Il trading sui triangoli

I triangoli sono una formazione grafica molto interessante in cui i range delle barre diminuiscono progressivamente fino a un apice dal quale la quotazione fuoriesce spesso con un’esplosione. Perché si possa parlare di triangolo è necessario che le trendline che partono dall’apice siano toccate almeno tre o quattro volte. Si parla di triangolo simmetrico
quando le trendline hanno la medesima inclinazione, una positiva e l’altra negativa. Un triangolo invece è ascendente se la trendline superiore è
orizzontale e discendente se è orizzontale la trendline inferiore. Per una
migliore comprensione di questa figura tipica rimando alla quinta lezione
del corso di analisi tecnica di Maurizio Mazziero
, che potete trovare su
questo sito.

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Lo scalper guarda sempre e solamente il book?

Si pensa spesso che lo scalping sia indipendente dall’andamento intraday,
a medio e lungo termine del titolo: si può shortare tutta la giornata su
un titolo in trend rialzista che fa una performance intraday positiva e
andare long su un altro che invece ha un andamento di lungo termine
ribassista e che chiude negativamente. Ciò che conta sono i piccoli
rimbalzi sui quali lo scalper basa la propria attività. Ciò è vero solo in
parte. È impossibile avere successo in borsa senza avere almeno un’idea di
dove si trova, graficamente parlando, il titolo che si sta trattando.
Anche chi si affida esclusivamente al book per decidere le proprie
operazioni, almeno una veloce occhiata ai grafici daily la dà sempre. Un grafico daily infatti può fornire importanti segnali operativi anche a chi non lo usa come sua arma principale e anzi lo trascura quasi
completamente. Un significativo esempio è possibile osservarlo sul titolo Credem.

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