Come gestire gli eventi imprevisti

Per investire in borsa è necessario avere una preparazione tecnica e
mentale che consenta di superare i momenti difficili. Qual è la nostra
reazione di fronte alle perdite o a posizioni che stanno andando male?
Siamo in grado di sopportare un loss molto maggiore di quanto avevamo
preventivato? Alcune volte infatti il mercato ci sorprende e ci spiazza
completamente. Nonostante gli studi accurati fatti prima di decidere di
aprire una posizione, può sempre capitare un fatto assolutamente
imprevedibile. Per chi opera a medio e a lungo termine può essere, ad
esempio, un’apertura con un forte gap che non consente un proficuo uso
dello stop loss anche se è stato impostato correttamente. Il salto della
quotazione fa sì che la chiusura del trade porti a una perdita maggiore di
quella preventivata o a un minore guadagno di quello che si pensava di
ottenere. Un caso interessante è riportato nella figura che segue.

stress_01

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Chi ha aperto una posizione long su Mediobanca sulle tre candele ad ampio range positive è in attesa di vedere se si forma un nuovo massimo. La fase laterale tuttavia venie interrotta bruscamente da un gap in apertura il 18 gennaio. L’uscita in guadagno avviene qualche tick sotto quello che era il supporto del trading range a 15,03. L’analisi tecnica ci insegna a vendere quando il supporto viene rotto. Tuttavia il gap in apertura a 15,86 ci fa perdere alcuni tick. A questo punto cosa facciamo: chiudiamo l’operazione immediatamente o aspettiamo che il titolo riguadagni il terreno perso? Come gestiamo la posizione?

Durante la giornata la speranza che il gap venga chiuso risulta vana e
così per i sei giorni successivi. Parte del guadagno quindi è stato
mangiato da un fatto imprevedibile.

Ancora più interessante può essere il caso riferito all’intraday, dove la
decisione deve essere presa in pochi minuti o addirittura secondi. Può
capitare che qualche grosso ordine faccia fare un balzo improvviso, al
rialzo o al ribasso, alla quotazione. Molte volte ciò è causato da errori
nella digitazione. Chi vuole comprare o vendere 1.000 compra o vende 10.000 o 100.000, oppure invece di digitare 1,5 euro imposta 15 con la conseguenza che l’ordine, se in acquisto, va a colpire le prime proposte in vendita. Sui titoli minori, sui quali gli ordini e le quantità presenti nel book sono limitati, questi errori possono avere un impatto devastante. Vediamo il caso di Erg del 14 dicembre 2004.

ERG

ERG

Probabilmente alla base di questo movimento improvviso c’è proprio un errore di digitazione. Sta di fatto che, errore o non errore, la realtà è che il balzo di 70 tick (da 21,50 a 22,20) causato da uno scambio solo è del tutto reale. Se si è long tutto bene, ovviamente. Se invece si è short? Come gestire una perdita che può essere anche molto grande?

È necessario mantenere il sangue freddo. Agitarsi non aiuta, anzi peggiora la condizione mentale. Mantenersi lucidi, per quanto possibile, consente quanto meno di limitare i danni. Bisogna assolutamente mantenere la calma e seguire con attenzione la successione degli eventi.

In questa occasione mi è capitato di essere posizionato short a 21,69. Ero al di fuori dei cinque livelli in vendita visibili nel book. L’intenzione
era quella di sfruttare uno scambio anomalo come quello che era già
avvenuto circa un’ora prima. Il prezzo infatti aveva toccato 21,70 per
tornare immediatamente a battere intorno a 21,50. Ma la realtà ha superato la fantasia. Lo scambio anomalo, come detto, in effetti c’è stato, ma completamente al di là di ogni immaginazione. In pratica mi sono trovato improvvisamente short a 21,69 con la prima quotazione sul book in vendita a 22,20. Con sole 700 azioni la perdita potenziale era di ben 357 euro! Ho cercato di mantenermi calmo e ho seguito l’evolversi della situazione accompagnando il successivo ribasso, come si vede dalle revoche, inserendo ordini diversi a seconda di ciò che si presentava nel book. I due ordini a 22,19 ovviamente sono short, tutti gli altri sono il tentativo di chiusura del trade.

stress_03

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A un certo punto lo scampato pericolo mi ha fatto chiudere la posizione
addirittura in gain, quando invece avrei dovuto essere più lucido e capire
che l’improvviso rialzo era stato causato da un errore e che l’andamento
sarebbe continuato al ribasso. Il grafico a 1 minuto e quello daily lo
testimoniano.

stress_4

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Che considerazioni si possono trarre? Ogni volta che si inserisce un
ordine, il pericolo è sempre in agguato. Non esiste un tipo di
investimento tranquillo. La possibilità di perdere è insita nel solo fatto
di mandare un ordine a mercato. Ogni volta che lo si fa esiste un rischio.
Un’operazione a rischio zero non l’hanno ancora inventata. Tuttavia
bisogna anche essere consci che la cosa peggiore che possa capitare è
perdere. Un caso eccezionale può sempre capitare, per il resto un corretto
uso dello stop loss ci consente di limitare al massimo il rischio e quindi
l’eventuale perdita. Un loss accettabile o qualche volta fuori controllo
non ha mai rovinato nessuno. L’importante è mantenere la salute. Tenere
sotto controllo lo stress è una parte importante, se non fondamentale,
dell’investimento in borsa., in modo particolare per chi opera intraday e
inserisce quotidianamente un numero molto grande di ordini.