In questo articolo prenderemo in considerazione l’abbinamento delle configurazioni candlestick di inversione con l’indicatore MACD (Moving Average Convergence Divergence). Anche in questa occasione elenchiamo di seguito gli schemi delle configurazioni candlestick che prenderemo in esame durante la scrittura di questo articolo: eccoli. Due parole riepilogative sull’indicatore MACD: ricordiamo che ha funzioni di trend-following indicator, qualora si utilizzino i…
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Indicazioni di trading avanzate con le evolventi paraboliche (art. 23)
Nella formazione di un canale parabolico con il ricorso a due evolventi
paraboliche abbiamo già osservato che una delle due assume il ruolo di
evolvente parabolica primaria e sviluppa una sorta di effetto guida di
lungo periodo del trend in atto. La seconda evolvente parabolica,
secondaria rispetto alla prima, contribuisce alla descrizione grafica del
trend di fondo ma lo fa con minore rigore.
Indicazioni di trading avanzate con le evolventi paraboliche (art. 22)
Le evolventi paraboliche sono molto efficaci nell’individuare situazioni
di ipercomprato definitivo o temporaneo, laddove si definisce “ipercomprato
definitivo” quel livello di ipercomprato capace di far invertire
radicalmente e definitivamente il trend in atto; si definisce
“ipercomprato temporaneo” quella situazione nella quale il trend dominante
del mercato, descritto dal canale parabolico, rimane strutturalmente
inalterato pur subendo una profonda correzione dovuta appunto alla
situazione di ipercomprato che si è venuta a creare.
Trading di brevissimo su iato tra trendline ed evolventi (art. 21)
Un’ultima riflessione che si vuole fare a riguardo dell’uso sistematico di
trendline e di evolventi paraboliche, e già in parte già richiamata negli articoli precedenti, vede la possibilità di effettuare piccole operazioni di
trading proprio sul movimento atteso tra l’abbandono di una evolvente
parabolica di supporto o di resistenza – a seconda dei casi –
e il raggiungimento di una successiva trendline assai prossima, vorremmo
dire “quasi parallela”, alla evolvente parabolica di riferimento appena
abbandonata.
Indicazioni di trading avanzate con le evolventi paraboliche (art. 20)
Proseguendo nel solco di quanto introdotto nel tema precedente, si
presentano ora alcune altre indicazioni di trading sempre basate sulla
lettura congiunta di trendline ed evolventi paraboliche. Le situazioni
qui presentate sono meno frequenti sui mercati ma nondimeno al loro
delinearsi permettono di cogliere in modo abbastanza soddisfacente
indicazioni molto importanti sul trend di fondo o segnali di allerta
in termini di possibile interruzione del trend in atto.
L’SPI future
L’SPI Future, ovvero il contratto Share Price Index, è stato introdotto nel 1983, mentre l’opzione sull’SPI è stata introdotta nel 1985. Questo contratto future, trattato al Sydney Futures Exchange (SFE) riproduce l’andamento dell’indice All Ordinaries Index del mercato azionario di Sydney. Poiché le quotazioni dell’SPI vengono trattate in modo completamente indipendente dalle azioni che compongono l’indice, le quotazioni dei due strumenti solitamente non coincidono.
33. Oltre le candlestick
Ci stiamo avviando rapidamente verso la fine di questa sequenza di
articoli sulle candlestick. In questo articolo faremo una rapida scorsa su alcuni tipi di grafico o tecniche di rappresentazione sempre orientali, ma diversi dalle candlestick. Nel prossimo articolo, l’ultimo, condurremo una disamina della bibliografia e della web-grafia che trattano delle candlestick.
32. Candlestick e pivot points
Negli articoli precedenti abbiamo visto la combinazione dei pattern
candlestick di inversione con le configurazioni occidentali dei supporti e
resistenze statici (orizzontali) e supporti e resistenze dinamici
(crescenti o discendenti).
31. Candlestick e ADX
In questo articolo prenderemo in considerazione l’abbinamento delle
configurazioni candlestick di inversione con l’indicatore ADX (Average Directional Movement Index).
Applicazione delle evolventi al mercato azionario tedesco (art. 24)
Spostandoci ora dal mercato francese al mercato azionario tedesco possiamo
esaminare nel dettaglio il comportamento del titolo BASF il quale,
evolvendo all’interno di un movimento di crescita piuttosto importante, ha
originato una situazione di ipercomprato temporaneo e quindi, come tale,
non da portare l’operatore alla chiusura delle posizioni di lungo periodo
ma piuttosto a segnalare l’avvicinarsi di una opportunità di incremento
delle posizioni lunghe già detenuto sul titolo. Diverso doveva essere il
comportamento in un’ottica di trading come andiamo ora a descrivere.