Analisi tecnica e finanza frattale

Colgo l’occasione con questo articolo per sfatare un luogo comune:
l’intolleranza della finanza frattale nei confronti dell’analisi tecnica.

Analizzando nel dettaglio le varie teorie degli analisti tecnici si scopre che l’Ingegnere Ralph Nelson Elliott agli inizi del Novecento intuì l’andamento frattale dei mercati.

Analizziamo un’importante proprietà dei frattali mediante un grafico molto semplice ilustrante l’auto-similitudine delle figure geometriche irregolari sotto riportate.

La varietà dei frattali è immensa, tuttavia è possibile riconoscere alcune caratteristiche comuni: le parti più piccole sono simili al tutto secondo uno specifico rapporto preciso e misurabile. Nei frattali più semplici, questo rapporto è lo stesso in tutte le direzioni. Tali frattali vengono quindi chiamati auto-simili, e in generale si parla di auto-similitudine. Sono come “zoom” che dilatano o comprimono nella stessa misura tutto ciò che inquadrano.

Tutto questo non ci ricorda forse la teoria delle onde di Elliott?

Secondo tale teoria un ciclo borsistico primario è scomponibile in tanti sottocicli che mantengono le stesse proprietà del ciclo di partenza come sotto riportato:

Come possiamo notare un impulso (1), (3), (5), è a sua volta “generato” da altri impulsi e correzioni più piccoli. In altre parole Elliott scoprì l’auto-similitudine dei mercati.

Ed è per questo che possiamo ritenere l’Ing. Ralph Elliott il primo
studioso di finanza frattale, anche se essa come materia nascerà solo più tardi.

Tutto ciò dimostra che quanto stiamo da tempo scrivendo veniva già
utilizzato, anche se inconsapevolmente, dai guru della finanza.

Attualmente la finanza frattale cerca soltanto di dare maggiore
autorevolezza ma soprattutto scientificità al mondo borsistico.

Ad esempio il coefficiente di Hurst si è imposto all’attenzione degli
analisti tecnici come uno strumento più rigoroso per verificare la
presenza di eventuali tendenze.

Saranno i vari oscillatori, medie mobili, figure d’inversione, che
stabiliranno il timing di entrata o uscita dal mercato per gli operatori
ortodossi dell’analisi tecnica.

Come vedete l’analisi tecnica e la finanza frattale non sono affatto
antitetiche (anche se lo stesso Mandelbrot disdegna l’analisi tecnica); al contrario possono essere un potente strumento di minimizzazione del rapporto rischio/rendimento.

Torneremo sull’argomento nei successivi articoli.