Opportunità in preapertura

RealTick offre una caratteristica fondamentale per poter operare con
successo nelle fasi di preapertura, osservando con attenzione come si sta
componendo il book prima che inizi la seduta di borsa vera e propria. Il
book è infatti un’entità dinamica e il fatto di osservarlo solo a mercati
aperti può far perdere qualche buona opportunità per effettuare
velocissime operazioni di scalping a bassissimo rischio.

La preapertura è una fase delle contrattazioni che va dalle 8:00
alle 9:00. È caratterizzata dal fatto che le proposte di acquisto e di vendita,
anche se accettate dal mercato, non vengono immediatamente eseguite. Ogni
operatore decide di comprare o vendere a un prezzo limite o al meglio. Le
proposte vanno a comporre il book di negoziazione e quelle che si
sovrappongono, dando luogo alla maggiore quantità di pezzi negoziabili allo stesso prezzo, determineranno il prezzo di apertura. Osserviamo con attenzione il book seguente.

Gli ordini con lo zero nella colonna del prezzo indicano gli ordini al
meglio che saranno certamente eseguiti nel momento della validazione, alle
9:05. Le 287 azioni in acquisto al meglio soddisfano solo in parte quelle
presenti sul primo livello in lettera a 14,9. Tuttavia ci sono altri 350
pezzi con un prezzo superiore a 14,9 che vanno a colpire anche parte
dell’ordine presente al secondo livello del book a 14,92. In questo caso,
il prezzo di apertura sarà 14,92. Tutte le proposte eseguite avranno il
prezzo di apertura, quindi anche le 350 a 15 euro e le 409 a 14,9.

In realtà, possiamo anche sapere quale aspetto avrà il book, almeno per i
primi livelli, al momento dell’inizio delle contrattazioni. Dalla parte
del denaro il book è praticamente vuoto: 20 azioni a 14,9, 50 a14,88 e 100
a 14,83. Dalla parte della lettera invece la prima proposta sarà a 14,92,
valore di apertura. Ciò e verificabile anche dalla seguente watchlist di
RealTick in cui la colonna Theo Open indica il valore teorico di
apertura che si aggiorna in continuazione fino allo scadere della preapertura.

Sulla watchlist cerchiamo buone occasioni per entrare nel mercato facendo
riferimento alla colonna Theo Open. Se questo prezzo si scosta
molto dal prezzo della colonna denominata ultimo, significa che l’apertura
sarà distante dalla chiusura del giorno precedente, che è appunto l’ultimo
prezzo battuto. Solitamente, in questi casi, si creano delle buone
opportunità. Può essere infatti che il titolo apra con un gap up o down o
che il prezzo si trovi sul minimo del giorno precedente dopo avere chiuso
sul massimo o sul massimo dopo avere chiuso sul minimo. Ci sono diverse
teorie da applicare in queste situazioni, una delle quali dice che i gap
vengono sempre chiusi.

Con un time frame molto ridotto è possibile sfruttare nei primi momenti di
contrattazione l’annullamento di eventuali scompensi del prezzo dovuti a
un’apertura anomala. Riferendoci al precedente book, potremo sfruttare lo
scarso volume presente in acquisto, almeno fino 14,83, per aprire una
posizione short in preapertura, come qualcuno ha fatto. È inoltre
interessante notare come si possa sfruttare il fatto che molti tick in
denaro restano vuoti: c’è spazio per tentare qualche veloce operazione di
scalping. Può darsi che aperture molto lontane dalla chiusura del giorno
precedente siano causate da qualche ordine al meglio molto grande che non
riesce a essere soddisfatto dalle prime proposte presenti nel book. Capita
molto spesso che giornate con particolari scadenze tecniche abbiano
aperture sui generis caratterizzate da ampi gap. Anche su titoli molto
scambiati si possono osservare aperture con gap maggiori di 10 tick.
L’occasione per iniziare positivamente la giornata c’è sempre. Su un
paniere di 40/50 titoli, da tenere sotto osservazione ogni mattina, si
riuscirà sempre a individuare almeno un’apertura anomala. L’importante è
essere pazienti. Talvolta possono esserci aperture assurde, sulla carta,
molto lontane dalla chiusura del giorno precedente, dovute a qualche
motivo inspiegabile. È il momento di buttarsi a capofitto come un rapace
sulla preda!

Questa particolare operatività è indipendente da ogni tipo di strategia di
day o position trading: l’obiettivo è infatti quello di sfruttare i primi
movimenti della seduta per poi applicare liberamente la propria
metodologia. Si compra in preapertura per vendere, se possibile, sul primo
scambio. È importante utilizzare una piattaforma che non accodi gli ordini
sul server. All’inizio delle contrattazioni dobbiamo poter andare a
mercato in meno di un secondo.

Molto spesso il primo scambio è di qualcuno che ha deciso di acquistare o
di vendere a qualunque condizione e, per questo, ha inserito un ordine
automatico, magari la sera prima. In particolare sui titoli a media e
bassa capitalizzazione, capita molto spesso che i massimi e i minimi siano
proprio il primo e il secondo scambio della giornata. Dobbiamo essere in
grado di sfruttare queste occasioni perché arrivare anche pochi secondi
dopo può essere fatale.

Alcuni programmi sono forniti di un dato molto utile per operare in
preapertura: si tratta del cosiddetto Imbalance, peraltro
disponibile con RealTIck. Grazie a questo strumento è possibile conoscere
la quantità di azioni che saranno presenti nel book al livello di
preapertura e se sono dalla parte della lettera o del denaro. Questo è
particolarmente importante nel caso il valore di apertura non fosse
visibile nel book.

Il valore di Theo Open di Eni, verificabile nella precedente
watchlist è 18,01. il numero riportato nella colonna Imbalance ci dice che
all’apertura saranno presenti nel book dalla parte del denaro 2.604
azioni, infatti l’Imbalance è positivo (colorato di verde). Se la cifra
fosse stata negativa, le azioni si sarebbero trovate dalla parte della
lettera. Questo dato è molto importante nel caso in cui volessimo aprire
una posizione su un prezzo non visibile nel book. Se verifichiamo grazie
all’Imbalance che la quantità presente al primo livello del book è molto
maggiore sia rispetto alla quantità che abbiamo intenzione di acquistare
sia allo scambio medio del titolo preso in considerazione, sappiamo di
avere la possibilità di poter quantomeno chiudere la posizione in
pareggio, nel caso la direzione non fosse quella prevista.

È possibile applicare questa metodologia anche all’asta di chiusura che ha
un funzionamento del tutto analogo alla preapertura. Si tratta di aprire
una posizione durante l’asta di chiusura per chiuderla nel momento della
validazione della preapertura o, al massimo, nei primi minuti di
contrattazione della seduta successiva.