Nella scorsa lezione (Lezione 7 – Previsioni personalizzate, che, per
evitare di ripeterci, consigliamo di rileggere) abbiamo notato che Excel è
in grado di rispondere esclusivamente con i messaggi VERO, oppure FALSO, a
seconda delle funzioni logiche assegnate.
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Lezione 7 – Previsioni personalizzate
In questa lezione vedremo in che modo usare Excel per individuare il verificarsi di nostre ipotesi, più o meno valide, basate sull’andamento del mercato azionario. In particolare, risponderemo alle seguenti domande:
Lezione 6 – Condizioni e formattazioni (prima parte)
Per affrontare in dettaglio argomenti legati al trading è necessario
comprendere in che modo trasferirne i concetti su Excel. In particolare,
in questa lezione risponderemo alle seguenti domande:
La diversificazione ed il piano rischio/rendimento
Per comprendere il significato della frontiera efficiente dobbiamo fare un
passo indietro ed analizzare il comportamento di un portafoglio composto
da due attività finanziarie nel piano rischio/rendimento:
Lezione 5 – Break Even Point (introduzione – prima parte)
In questa lezione affronteremo lo studio del cosiddetto Break Even Point
(letteralmente, “Punto di pareggio”) nei suoi principali aspetti. In
particolare, risponderemo alle seguenti domande:
Lezione 4 – Le medie (seconda parte)
In questa seconda parte entreremo nel dettaglio seguendo lo schema della
lezione precedente, vale a dire affrontando altri concetti legati alla
media aritmetica, ma sempre privilegiando il modo di “trasportarli” in
Excel. In particolare, cercheremo di dare una risposta alle seguenti
domande:
Lezione 3 – Le medie (prima parte)
Fermi: per favore, non rinunciate alla lettura di questa lezione!
Certo, qui parleremo della semplice media aritmetica (ben altre “medie” ci
attendono nelle lezioni successive…), ma vi assicuriamo che le varie
considerazioni affrontate vi saranno utilissime per rispondere ad alcune
domande, che qui di seguito riassumiamo in anticipo, al solo scopo di
trattenervi su questa schermata. Pronti? Dunque:
Trader o investitore?
Il dilemma
È opinione comune che la principale differenza tra trading e investimento
sia dovuta alla durata di ogni trade. Il trader punta al breve termine,
restando in posizione per pochi giorni o settimane. L’investitore punta al
lungo termine, restando in posizione per mesi o anni. Questa definizione,
anche se popolare, è erronea e impedisce all’investitore di imparare dal
trader.
La preapertura e l’imbalance
La conoscenza del dato fornito dall’imbalance consente di operare in
preapertura partendo da una posizione nettamente avvantaggiata rispetto a chi non possiede questo strumento eccezionale. L’imbalance ci dice quante azioni rimangono ineseguite al prezzo di apertura. Vediamo un esempio:
Lezione 2 – Portafogli, indici e (semplici) calcoli
Dopo aver indicato alcuni concetti di base legati all’utilizzo di Excel
come ausilio alla comprensione di alcuni aspetti imprescindibili per
potersi affacciare ai mercati finanziari senza correre rischi inutili,
vediamo ora di fare qualche applicazione pratica che chiami in ballo la
schematizzazione vista nella prima lezione. Per facilitarvi il compito,
riportiamo nuovamente la tabellina. Chi, invece, non è ancora abituato
alla simbologia adottata, può
cliccare qui per individuare la lezione citata.