Lezione 6 – Condizioni e formattazioni (prima parte)

Per affrontare in dettaglio argomenti legati al trading è necessario
comprendere in che modo trasferirne i concetti su Excel. In particolare,
in questa lezione risponderemo alle seguenti domande:

    • come possiamo, con un solo sguardo, individuare determinati valori

presenti all’interno di una tabella complessa?

  • Come variare rapidamente l’intervallo di tali valori?

 

L’argomento da affrontare è relativamente ampio ma, come al solito,
partiremo da un esempio concreto, ampliandolo un po’ per volta fino a
renderlo realmente utile.

L’esempio che ci accingiamo a descrivere si riferisce al controllo del
valore di un certo titolo azionario al momento della chiusura di ciascun
giorno, appartenente a quattro settimane successive. L’ipotesi, non sempre
realistica, che il titolo sia “trattato” anche il sabato e la domenica non
toglie validità al ragionamento seguito.

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Figura 1

Lo schema di figura 1 è quello che troverete scaricando lo spreadsheet
cliccando qui.
Il primo foglio di lavoro (denominato Tabella semplice)
riporta in verticale i sette giorni della settimana e in orizzontale le
quattro settimane che tradizionalmente compongono un mese. L’incrocio di
righe e colonne rappresenta quindi il valore del titolo azionario al
momento della chiusura di ogni giornata.

La tabella – che ovviamente può essere ampliata sia in altezza che
il larghezza – è formalmente corretta; tuttavia, nonostante si
tratti di sole quattro settimane, si stenta a individuare rapidamente
relazioni e raffronti tra i 28 valori raffigurati. Sarebbe molto comodo se
potessimo, per esempio, colorare con il medesimo colore i valori minori di
un certo importo, come pure quelli appartenenti a un certo intervallo e
magari anche quelli che lo superano. È proprio ciò che ci accingiamo a
fare…

Colorare le celle

La figura 2 si riferisce al foglio di lavoro denominato Formattazione
condizionale
che fa parte dello stesso spreadsheet di prima. Come si può
notare, contiene (come tutte le tabelle di questa lezione) gli stessi
valori della tabella di figura 1; l’unica differenza consiste
nell’applicazione di vari colori: tutte le celle che contengono valori
inferiori a 139.5 appaiono in arancione; quelli appartenenti
all’intervallo tra 139.6 e 141 sono in verde; i valori superiori a 141
sono in blu.

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Figura 2

I limiti dei valori (139.5 / 139.6 / 141) sono ovviamente stati scelti
arbitrariamente: ciò che importa è dimostrare la notevole comodità offerta
dalla presenza di una colorazione. Basta uno sguardo per concentrare la
propria attenzione su un ben definito intervallo di valori: tanto per
citare un particolare, è facile riconoscere che, con il trascorrere delle
settimane, il colore blu prevale sul verde e sull’arancio, segno evidente
che il valore dell’azione sta salendo. Ovvio che sarebbe ancor più comodo
ragionare su un diagramma, ma il problema che si vuole affrontare è
proprio quello di individuare l’andamento di un gruppo di valori, pur
restando in ambito tabellare.

Vediamo ora come è stato possibile applicare colorazioni diverse in base
ai valori. Partiremo dalla colorazione per i soli valori minori di 139.6;
in seguito, stabilito che tutto funzioni a dovere, introdurremo anche
condizioni per gli altri valori.

Supponiamo quindi di lavorare ancora sulla tabella di figura 1, quella
cioè priva di colorazioni. Cliccate sulla cella B4 (che contiene il primo
dei valori, 138.90) e attivate il menu Formato/Formattazione condizionale
(figura 3).

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Figura 3

La finestra che compare è abbastanza intuitiva: a sinistra occorre
selezionare la cosiddetta “condizione” che, per Excel, può riferirsi solo
al valore rappresentato nella cella oppure alla formula eventualmente
contenuta. Il nostro è il caso più semplice (Valore della cella); ora
occorre continuare con la formulazione della condizione, che deve
anzitutto verificare se tale valore è minore di una certa quantità. Come
già detto, si tratta di un valore puramente di esempio, che nel nostro
caso abbiamo deciso di indicare arbitrariamente con 139.6. Quando, cioè,
la cella B4 conterrà valori minori di 139.6 (quindi anche
139.59999…) Excel dovrà colorarla in arancione. Per ottenere questo
scopo bisogna cliccare sul pulsante Formato e scegliere il colore
desiderato (arancione, nel nostro caso). Prima di proseguire, a costo di
sembrare banali nelle nostre osservazioni, controllate se sul PC che usate
il punto decimale è rappresentato dal punto (.) oppure dalla virgola (,) e
comportatevi di conseguenza.

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Figura 4

Ci aspetteremmo di dover applicare a mano la formattazione condizionale a
tutte le celle! Naturalmente non è così: basterà assicurarsi che la cella
B4 sia ancora selezionata, cliccare sull’icona Copia formato (figura 4,
sullo sfondo) e applicare il formato di quella cella (comprensiva, quindi,
della formattazione condizionale appena impostata) all’intera tabella
(figura 4, in primo piano) cioè da B4 a E10. Se non ricordate come fare
per applicare una formattazione a gruppi di celle, rileggete le lezioni
precedenti, oppure digitate la frase Copiare formati da una cella
all’altra o da un intervallo di celle all’altro nella guida in linea di
Excel (cartella Ricerca libera dell’Help in linea).

Bene: i valori minori di 139.6 risultano ora tutti visibili a colpo
d’occhio (figura 4 in primo piano) dando un semplice sguardo all’intera
tabella. Ovviamente non ci accontentiamo di così poco e intendiamo
sfruttare la possibilità di applicare le altre due condizioni che Excel
consente. Clicchiamo quindi nuovamente sulla cella B4, per evidenziarla.
Selezioniamo nuovamente il menu Formato/Formattazione automatica per far
ricomparire la medesima finestra di prima. Nostra intenzione è quella di
aggiungere una seconda condizione: premendo il pulsante Aggiungi la
finestra si allungherà per fare spazio alla nuova formulazione.

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Figura 5

Stavolta sfrutteremo la possibilità di indicare l’intervallo di valori;
dopo esserci assicurati che la prima parte (“A” di figura 5) della
condizione desiderata è, appunto, “Il valore della cella è” e che la seconda
parte è “tra” (vedi “B”) clicchiamo dapprima nello spazio “C” per digitare
il valore 193.6 e subito dopo, nello spazio “D” per digitare 141. Prima di
concludere, premiamo il pulsante Formato per assegnare il colore verde
alle celle che soddisfano il nuovo criterio. Dopo aver premuto il pulsante
conclusivo OK, ricordatevi di replicare la formattazione a tutte le celle
in esame. Il lavoro è quasi finito: basterà ora ripetere una terza volta
la procedura, per assegnare stavolta un certo colore a tutti i valori
superiori a 141. La figura 6 si riferisce alla conclusione delle
impostazioni. Da notare che non è possibile assegnare più di tre
formattazioni condizionali – e, di conseguenza, non più di tre
condizioni – per una medesima cella.

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Figura 6

I primi automatismi

La tabella, così come descritta, “funziona” abbastanza bene. Tuttavia ci
si accorge subito che la procedura su cui si basa è piuttosto scomoda. Se,
infatti, vogliamo modificare i valori impostati (minimo / intervallo tra
due valori / massimo) siamo costretti ad applicare a tutte le celle le
nuove impostazioni ogni volta che decidiamo i cambiamenti del caso.

Naturalmente Excel ci semplifica la vita in quanto, nella finestra della
Formattazione condizionale, non è necessario digitare i valori, ma è
sufficiente fare riferimento alla cella che li contiene. L’esempio di
figura 7 chiarirà la procedura.

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Figura 7

Considerate (particolare “A” di figura 7) le celle B1, B2, C1 e C2 che
rappresenteranno, rispettivamente, le etichette (“Minimo” e “Massimo”), il
valore del minimo (139.00) e del massimo (141.00) desiderati. Evidenziate
la prima cella (B7) della tabella sottostante e cliccate sul menu
Formato/Formattazione automatica. Stavolta, invece di digitare
direttamente i valori, premete il pulsante alla destra (“B”), azione che
nasconderà temporaneamente la finestra di dialogo e farà comparire un
campo vuoto, destinato a contenere una formula oppure (caso nostro) la
cella che contiene il dato cui desideriamo riferirci. Mentre la finestra
“C” è ancora presente, clicchiamo sulla cella C1, che verrà immediatamente
trasferita nel campo (vedi freccia verde). Per comunicare a Excel che non
dobbiamo aggiungere altro, basterà cliccare sul pulsante di chiusura
(“D”). Ripetendo la medesima operazione per le tre condizioni, otterremo
la situazione finale della figura 7.

Ora basterà semplicemente modificare il contenuto delle celle C1 e C2 per
alterare immediatamente le colorazioni dell’intera tabella in base alle
esigenze del momento.

La presenza delle medie settimanali nella riga 15 (figura 8) dimostra che
l’applicazione della formattazione condizionale ad altre celle permette di
evidenziare con notevole versatilità il valore contenuto.

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Figura 8

Per il download dei file citati nell’articolo clicca qui.