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TORNA LA FIERA DEI TITOLINI: DOPO LUNGO SILENZIO ECCO LA LISTA CALDA

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La stagionalità ha il suo perché e se Natale si avvicina le quotazioni mettono le ali. Eccoci dunque a parlare di un pungo di titolini che nei giorni scorsi e oggi hanno fatto faville. Ovviamente deve essere premesso che si tratta di titoli molto sottili che sono appetibili solo per i fanatici del genere e non certo per il padre di famiglia. State accorti che per entrare è facile ma quando i volumi si seccano poi per uscire si paga uno spread punitivo. E le oscillazioni di certi titoli sono esplosive: ma siccome siamo tutti maggiorenni ecco cosa bolle in pentola:

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Nuove opportunità in pista sull’azionario: compriamo due fondi di investimento azionari

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La regola aurea è sempre quella: primo non prenderle. Che prima o poi l’obbligazionario finirà di dare performance interessanti lo sappiamo tutti, il problema non è l’an, il se, ma il quando. Ma finché la barca va lasciamola andare anche se sulla coscienza poi ti ritrovi uno Schelcher … finché è uno non ci sono problemi. Il portafoglio l’ho composto in maniera graduale, inserendo un Pictet Digital Communication  e un fondo sulle biotecnologie come SEB perché penso che sia importante iniziare in maniera selettiva a spostarsi da obbligazionario ad azionario e inserire un po’ di pepe in portafoglio. Guardare i mercati con lo specchietto retrovisore non è una cosa saggia: un conto è avere fondi come Arca RR o Fondersel che vanno bene in ogni stagione, magari non performano ma non perdi, un conto è tenere roba come Invesco ad esempio. Per gli emerging markets io sono sempre bullish e considero questo ritracciamento un incidente di percorso, soprattutto per un fondo come il nostro che è un emerging markets particolare focalizzato sui paesi “di frontiera”. Eurose con il ruggito della tigre recupera il terreno perso.

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IN ATTESA DEI MERCATI CHE VERRANNO

Il percorso professionalizzante iniziato due settimane fa si sofferma oggi sull’importanza di mantenere certe regole. Spesso e volentieri il trader mosso da una mania di voler fare operazioni a tutti i costi, cerca segnali operativi anche quando il mercato di fatto non ne sta dando: ecco come in una situazione quale quella odierna, in cui si attendono notizie da oltre oceano e più precisamente future politiche monetarie della Fed, così come i dati sul Non Farm Payrolls di venerdì prossimo, i mercati sostanzialmente la “sostengono”. Spesso si commette l’errore di cercare segnali rialzisti o ribassisti di medio lungo periodo e di fare conseguentemente delle operazioni che hanno target troppo elevati rispetto a quello che il mercato potrebbe attualmente fare.

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