IN ATTESA DEI MERCATI CHE VERRANNO

Il percorso professionalizzante iniziato due settimane fa si sofferma oggi sull’importanza di mantenere certe regole. Spesso e volentieri il trader mosso da una mania di voler fare operazioni a tutti i costi, cerca segnali operativi anche quando il mercato di fatto non ne sta dando: ecco come in una situazione quale quella odierna, in cui si attendono notizie da oltre oceano e più precisamente future politiche monetarie della Fed, così come i dati sul Non Farm Payrolls di venerdì prossimo, i mercati sostanzialmente la “sostengono”. Spesso si commette l’errore di cercare segnali rialzisti o ribassisti di medio lungo periodo e di fare conseguentemente delle operazioni che hanno target troppo elevati rispetto a quello che il mercato potrebbe attualmente fare.

L’operatività che ne scaturisce si basa su presupposti sbagliati e per questo difficilmente riusciremo a ottenere risultati positivi. In questa fase l’optimum sarebbe quello di rimanere fuori dai mercati in attesa di sapere quali saranno le nuove politiche monetarie della Fed e i risultati dei dati macroeconomici. Nel momento in cui il trader fosse obbligato per esigenze economiche a fare operazioni, queste devono essere attentamente contestualizzate. Ecco allora che l’operatività che ne scaturisce sarà di più breve periodo, con target più vicini e stop adeguati. Nel momento in cui il mercato dovesse fare dei breakout, dovranno essere gestiti attentamente perché è più probabile che rappresentino un falso segnale piuttosto che una ripresa del trend o un’inversione dei precedenti. Sarà quindi più facile fare operazioni secondo le logiche di trading range, piuttosto che di trend following. Tutto ciò quindi porta il trader a preferire short sui massimi e long sui minimi, anziché attendere la rottura di supporti o di resistenze. Nel momento in cui il mercato dovesse dare ragione a tale view, i target dovranno essere molto stretti, per chiudere i conti e contabilizzare più velocemente possibile eventuali guadagni.

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Ecco allora che nell’analizzare il grafico a 15 minuti del giorno 30 luglio, le operazioni ottimali erano quelle di short su massimi con quantità inferiori, dal momento che ci troviamo in un piccolo trend rialzista, long sui minimi con quantità normali. Questo avrebbe permesso al trader di conseguire rendimenti anche in un mercato che si sta realizzando, per effetto di quell’attesa dei dati sopra citati.

Le giornate di trading quindi non sono tutte uguali. In giornate come questa in cui bisogna giocare in difesa, è importante massimizzare i segnali operativi che il mercato offre e accontentarsi di arrivare a target giornalieri più piccoli. Ci sono giornate invece in cui il mercato presenta un forte trend: è in quei casi che il trader dovrà cercare di massimizzare i profitti, anche al fine di poter affrontare giornate piatte come queste, senza dover per forza operare.

grafico TP