TRADING FOLLOW UP – WEBINAR LONG STRANGLE IN OPZIONI

Questa sotto è la slide n° 20 proposta nel webinar dedicato alle opzioni di lunedì 24 febbraio; si solo 2 giorni fa. 

Ed essenzialmente sosteneva che entro la scadenza del 20 marzo il DAX con una probabilità del 98% avrebbe dovuto toccare indifferentemente uno dei due livelli evidenziati dalle rette azzurre, posti rispettivamente al rialzo a 13.900 circa ed al ribasso a 12.400 circa. 

Su un orizzonte temporale di 91 sedute, tante ne corrono dal 6 novembre, giorno iniziale della rilevazione (freccia celeste a sinistra), al 20 marzo (freccia verticale rossa) giorno finale della rilevazione, il DAX è “abituato” ad effettuare uno scostamento percentuale del 5,91% al rialzo e/o al ribasso.

Questo scostamento del 5,91% calcolato sul livello inziale della rilevazione di 13.170 è pari a 778 punti che sommati ai 13.170 iniziali appunto portano a 13.948 e sottratti dai 13.170 iniziali portano a 12.392, dove sono poste le due rette azzurre.

NESSUNA PREVISIONE DA GURU

Questa non era una “previsione” da GURU quale non sono, ma non era altro che il racconto di quanto il DAX nel passato ci ha regolarmente proposto con regolarità nella sua recente storia ventennale.   Qualcuno potrà obbiettare con il suo scetticismo: eh si è stato un caso “fortunato”. A parte che è meglio averla la fortuna che non averla, questo NON È UN CASO FORTUNATO!

Scostamenti simili a quelli a cui abbiamo assistito nella giornata di lunedì, pari al 4,39% calcolato sulla chiusura di venerdì 21 febbraio, livello  sulla cui base si è sviluppato tutto il webinar, accadono molto più di frequente di quello che si può credere, per l’esattezza in media 9 volte all’anno, certamente come la storia dei gatti di Trilussa ci insegna qualche volta sono concentrati in un periodo mentre in altri sono più diluiti. 

E questa è una delle molteplici statistiche pubblicate sul mio libro: “Opzioni: strategie con il Long Strangle”, per la precisione a pagina 58.

LA SITUAZIONE DI OGGI

Oggi 26 febbraio, sono passati nemmeno 3 giorni da quel webinar e…  questo sotto è il grafico che rappresenta la realtà, il DAX ha battuto come livello minimo, almeno fino alle 12.00 di oggi, quota 12.368, che non ha fatto altro che SODDISFARE LA STATISTICA. 

Qualcuno certamente farà ricorso al CoronaVirus per giustificare questo collasso dei mercati, ma ogni volta è così ci sarà un evento, un fatto, qualcosa che il mercato non ha valutato o peggio sottovalutato a far muovere pesantemente i mercati al ribasso e/o al rialzo.  

La volatilità è ciclica, ogni tanto si ripresenta a bussare alla porta delle borse, e questo grafico che accorpa l’andamento del DAX (barre nere e scala di sinistra) con la sua volatilità “implicita” (barre rosse scala di destra) ovvero quella applicata alle opzioni, lo vuole dimostrare. 

Sono solo gli ultimi 2 anni di storia, ma spike più o meno evidenti (cerchietti rossi), seguono sempre momenti in cui la vola sembra addormentarsi nel bosco (cerchietti blu), fino a che il “bacio” di uno strangle tenderà a risvegliarla di nuovo.  

Che messaggio ho tentato di “comunicare” sia con il webinar che con questo post?  Che nessuno in primo luogo può sapere cosa farà il mercato domani, ma che per tentare di sfruttare un eventuale movimento del mercato, che non si sa da quale parte potrà avvenire, si può entrare con un LONG STRANGLE. Farlo oggi sarebbe profondamente sbagliato, perché la vola alta produrrebbe una probabilità certamente non conveniente come questo grafico sottostante più volte postato dimostra. 

Occorre saper attendere il momento propizio, e il momento “propizio” è quello in cui la volatilità, variabile “discriminante” sulla formazione del prezzo delle opzioni è bassa. E quando è bassa? Quando è appollaiata sulla parte bassa del range come i cerchietti blu dimostrano! Senza fretta la borsa non chiude domani.