Quando il breakout non funziona

Fra i segnali tradizionalmente ritenuti più affidabili per segnalare un
ingresso in posizione c’è sicuramente il breakout. Traducibile con
“rottura” o “sfondamento”, questo tipo di movimento prende normalmente vita dopo un periodo di congestione durante il quale i prezzi si muovono all’interno di un trading range delimitato da un supporto e una resistenza.

Lo sfondamento di uno dei due livelli dà vita al breakout, in caso
rialzista o al breakdown, in caso di movimento ribassista. Di norma, a
seguito dello sfondamento, ha luogo un pullback, un moderato
ritracciamento in direzione opposta, al termine del quale si dovrebbe
verificare il recupero del livello della rottura e il proseguimento del
movimento dei prezzi.

Se da un lato il breakout dà spesso vita a forti movimenti tendenziali,
anche di lungo periodo, dall’altro il clamore suscitato dal movimento dei
prezzi stesso è tale da attirare un grande numero di operatori, tra i
quali anche i piccoli trader che agiscono spinti dall’entusiasmo e
dall’euforia.

Questo meccanismo crea quella che Larry Williams definisce la “trappola
degli specialisti” che configura una situazione di eccesso creata dai
piccoli operatori dalla quale traggono vantaggio i professionisti
alleggerendo i portafogli approfittando proprio dello spunto rialzista,
come evidenziato dal grafico che segue.

trap

trap

Alcuni autori – Williams in testa, seguito da Linda Raschke e da altri ancora – hanno costruito delle interessanti strategie basate proprio su queste situazioni di eccesso che sfociano nel fallimento dei breakout i quali, statistiche alla mano, si rivelano affidabili in meno del 50% dei casi.

Tuttavia, come precisa Linda Raschke in Street Smarts, i breakout sono imbattibili sul fronte dei profitti quando si confermano come tali: i forti movimenti che sono in grado di generare permettono infatti di catturare sostanziosi profitti a patto, ovviamente, di essere in grado di gestire il movimento in maniera corretta, senza uscire troppo in anticipo.

In realtà, la propensione dei piccoli trader a incassare subito i profitti
e a indugiare sulle perdite costituisce il vero punto debole di questa
strategia che ha avuto invece un grande successo negli anni ’80 grazie
alla rivisitazione del Donchian Channel da parte di un gruppo di trader che si facevano chiamare “Turtles”, letteralmente tartarughe. La tecnica originale prevedeva lo sfruttamento operativo dei breakout dei massimi e dei minimi a 4 settimane (20-22 giorni), entrando sistematicamente in acquisto sui nuovi massimi e vendendo sui nuovi minimi. Purtroppo, ciò che poteva essere considerato un sistema estremamente stabile una ventina di anni fa, oggi si dimostra meno efficace, sicuramente anche a causa della diffusione del trading online e del conseguente aumento dei trader privati.

Le reazioni al breakout

La mancata conferma dello sfondamento dei nuovi minimi o dei nuovi massimi dà luogo a reazioni molto violente poiché viene negata in maniera evidente l’ipotesi rialzista o ribassista e i trader più reattivi si affrettano a cavalcare l’onda della reazione. Ed è proprio questo movimento di reazione, definito Fakeout, che rappresenta di una delle opportunità più interessanti che il mercato offra: in pratica si tratta della conferma della “tenuta” delle resistenze e dei supporti

Come identificare i supporti e le resistenze “apparentemente” violati?

Per prima cosa è necessario identificare un nuovo massimo o un minimo a un mese (20 giorni) fatto segnare da una barra cui ne fa seguito un’altra che non è in grado di confermare la direzione precedente ma che, al contrario, viola il livello opposto.

Per gli acquisti vale la seguente regola:

  • Ieri (setup day) si è registrato un nuovo minimo a un mese (20
    giorni);
  • si acquista oggi al superamento del massimo del setup day a condizione che non si verifichi un’apertura in gap up (sopra al massimo precedente);
  • se oggi non viene superato il massimo del setup day ma nemmeno violato il minimo (Inside day), si trasferisce il tutto a domani;
  • stop loss due tick sotto al minimo della barra di ingresso, come
    indicato nella figura seguente.
acquisto

acquisto

Per le vendite valgono invece le seguenti regole:

  • ieri (setup day) si è registrato un nuovo massimo a un mese (20
    giorni);
  • si vende oggi alla violazione del minimo del setup day a condizione
    che non si verifichi un’apertura in gap down (sotto al minimo
    precedente);
  • se oggi non viene violato il minimo del setup day ma nemmeno superato
    ilmassimo (Inside day), si trasferisce il tutto a domani;
  • stop loss due tick sopra al massimo della barra di ingresso come
    indicato di seguito.
vendita

vendita

Entrambe le figure che illustrano i fakeout sono ottenute con un Expert Metastock appositamente realizzato che identifica automaticamente le situazioni definite dalle regole esposte in precedenza.