Sbagliando si impara… e si guadagna!

Quando parliamo di metodologie per guadagnare in Borsa spesso soffermiamo
la nostra attenzione su analisi tecnica, analisi fondamentale, finanza
frattale ecc.

A volte ci fossilizziamo proprio sulla ricerca di algoritmi che possano
essere sfruttati su qualsiasi attività finanziaria dimenticando la cosa
più importante per divenire un trader vincente. Ma ne parleremo più
avanti.

Quanta pubblicità viene fatta sui giornali di queste eccezionali
strategie?

Moltissima!

Allora viene spontaneo chiedersi: quanti sono i trader vincenti?

Per rispondere a questa domanda ci viene incontro la statistica.

Pochissimi!

Possiamo affermare con un errore trascurabile che soltanto l’1% riesce a
sopravvivere sul mercato.

Il problema però non deve essere ricercato nelle diverse metodologie sopra
citate, che sono tutte ottimali, ma nel loro utilizzatore.

L’analisi tecnica che viene utilizzata dalla maggior parte dei day trader
può effettivamente essere sfruttata per avere segnali di brevissimo
periodo con risultati positivi.

Eppure il nostro trader alla fine della serata o è in perdita, nella
migliore delle ipotesi, o è in forte perdita.

Ma come è possibile che un metodo “vincente” porti a perdite consistenti?

Sembra proprio un paradosso.

Per fortuna di paradosso non possiamo parlare altrimenti neanche l’1%
degli investitori guadagnerebbe in Borsa.

Eppure loro guadagnano costantemente.

Ma come si spiega tutto questo?

Qual è il loro segreto? Sempre che di segreto si possa parlare.

Questi trader prima di ottimizzare i vari algoritmi e trading system hanno
imparato a conoscere se stessi.

Hanno capito che gli errori non derivavano dall’analisi tecnica ma dalla
loro smania di trovare a tutti i costi un segnale che giustificasse
l’entrata sul mercato.

Primo grande errore di un trader perdente!

Si sono resi conto che non è la quantità di eseguiti a renderli vincenti
ma la qualità.

Che cosa intendo con questo ragionamento?

Provo a spiegarmi con un esempio.

A volte dinanzi al monitor passo l’intera giornata con la voglia di fare
operazioni, long o short, ma senza un segnale che ritengo attendibile.

Per usare un gioco di parole, non so attendere il segnale attendibile. E
questo non ha senso.

Ma per il trader perdente il non senso fa senso.

Secondo grande errore di un trader perdente! Ovvero la mancanza di logica.

Qualcuno si starà chiedendo se continuerò a “svelare” come trasformare un
trader perdente in un trader vincente.

Certo che sì!

Anche se, cari lettori,vi assicuro che quanto scriverò servirà più a disciplinare me
che a consigliare voi.

In poche parole vi parlerò dei miei errori e di come ho cercato di
riparare ad essi cercando non la gloria o la fortuna borsistica ma
sicuramente di avere la meglio sul mercato.

Buon trading.