Il primo passo verso il successo: la conoscenza tacita!

Ogni volta che effettuiamo qualche transazione in Borsa non possiamo non risentire dell’influenza che ha avuto su di noi la conoscenza esplicita ma soprattutto quella che potremmo definire la “conoscenza tacita”. Che cosa voglio dire con questa affermazione? Provate a seguirmi nel ragionamento.

Non vi è mai capitato di esclamare frasi del tipo: «lo sapevo che quelle azioni erano da comprare; oppure me lo sentivo che avrei dovuto venderle ieri ecc…».

In queste frasi viene nascosta proprio la nostra conoscenza tacita. Ma,
ancora una volta, che cosa intendiamo con questa apparentemente ambigua
espressione?

Supponiamo che io oggi legga il giornale e di sfuggita un articolo su
Fastweb. Ciò che ho letto finisce nell’inconscio. Dopo pochi secondi non
ricordo neanche più che cosa stavo leggendo.

Ma ecco che qualche giorno dopo ascolto al tg5, mentre sto facendo
dell’altro, una notizia sulle telecomunicazioni a fibra ottica. Viene
menzionata anche Fastweb ma lentamente il ricordo di ciò che ho sentito
sembra svanire nel nulla. Salgo sulla metropolitana e sento parlare due
normalissime persone (nel senso che non si occupano di finanza) di quanto
sia migliore e più veloce la connessione a Internet con Fastweb rispetto a
quella fornita dalle aziende concorrenti. Ma nella metropolitana c’è un
frastuono tale che mischio quella notizia a tanti altri spezzoni di
discorsi e, sceso da essa, mi dimentico anche di Fastweb.

Dopo circa due mesi, in ufficio, mi succede una cosa all’apparenza strana.

Alcuni analisti tecnici sostengono che Fastweb debba salire mentre altri
analisti fondamentali sostengono l’esatto opposto.

Provo a guardare i grafici e anche io propendo più per una discesa, ma la
sensazione che ho in quel momento è che debba salire. Do quindi ragione al
gruppo di analisti tecnici che vedono un bel Buy per Fastweb, ma ancora
non me lo spiego. In realtà io ho una marcia in più rispetto a sterili
dati di bilancio. La mia mente in quel momento ha elaborato a mia insaputa
anche le notizie che giorni e mesi prima avevo ascoltato sul titolo e che
mi hanno fatto fare quel benedetto (o maledetto) click con il mouse.

Compro anche io Fastweb a 31 euro la rivendo a 48 euro incassando un
dividendo di 3,77 euro per azione. Attenzione!

Per conoscenza tacita non intendo una conoscenza innata e destinata ad una
élite bensì tutto ciò che rimane nell’inconscio e nel momento della
decisione emerge come “sensazione” nella parte cosciente o razionale.

Quando abbiamo la sensazione che un titolo debba salire o crollare non è
perché siamo dei maghi ma perché la nostra mente ha filtrato le notizie.
Purtroppo, o per fortuna non ce ne rendiamo conto.

La conoscenza tacita ha un potere di gran lunga superiore a quello di
qualsiasi metodologia finanziaria. Ne volete la prova?

State per un giorno intero davanti al monitor osservando attentamente il
DAX, il DJ, e l’SPMIB.

Provate a osservarli come se foste incantati davanti ai loro movimenti.
Scordatevi numeri, notizie e grafici e sappiatemi dire se esiste un attimo
(che è tutto vostro) nel quale sareste entrati sul mercato.

Non fate simulazioni. Fatelo con soldi reali. Sembra uguale ma quando c’è
di mezzo denaro reale le sensazioni sembrano avere una memoria lunga
proprio come ci ha insegnato Hurst.

Buon trading.