28. Candlestick e Relative Strength Index (RSI)

Esauriti gli articoli relativi a candlestick e linee di supporto o
resistenza, sia statiche che dinamiche, possiamo iniziare l’esposizione
delle combinazioni candlestick e oscillatori.

È ora la volta di candlestick e Relative Strength Index (RSI).

Saranno prese in considerazione solo le principali configurazioni
candlestick di inversione e cioè:

Per i trend attualmente al rialzo:

HANGING MAN, che identifica la fine superiore del trend;

SHOOTING STAR, che identifica la fine superiore del trend;

BEARISH ENGULFING, che identifica un bearish pattern;

DARK CLOUD COVER, che identifica un bearish reversal pattern;

EVENING STAR, che identifica un bearish reversal pattern.

Per i trend attualmente al ribasso:

HAMMER, che identifica la fine inferiore del trend;

INVERTED HAMMER, che identifica la fine inferiore del trend;

BULLISH ENGULFING, che identifica un bullish pattern;

PIERCING PATTERN, che identifica un bullish reversal pattern;

MORNINGSTAR, che identifica un bullish reversal pattern.

Per la configurazione Doji:

RICKSHAW MAN, Indecisione, indebolimento del trend;

DRAGONFLY, Indecisione, indebolimento del trend, forse rialzo;

GRAVESTONE, Indecisione, indebolimento del trend, forse ribasso.

Non è il caso di dilungarsi sull’RSI, salvo ricordare che l’oscillatore
dimensiona la forza relativa di salite e discese del prezzo del titolo
rispetto al prezzo del titolo di n-giorni fa.

Da ricordare inoltre le zone di ipercomprato (oltre 70) o di ipervenduto
(sotto 30) dell’oscillatore, che ha una scala da 0 a 100, e evidenzia
situazioni di tensione del prezzo che generano segnali di acquisto o di
vendita, qualora il prezzo si muovesse in un mercato orizzontale (trading
range
), oppure segnali di warning, da interpretare opportunamente, qualora
il prezzo si muovesse in un mercato in trend, con l’oscillatore che
persiste nelle situazioni di ipercomprato (mercato al rialzo), oppure di
ipervenduto (mercato al ribasso).

Da ultimo raccomandiamo di non cadere nel tranello delle
simil-definizioni, RSI (Relative Strength Index, di cui abbiamo parlato
fino ad ora) e RS (Relative Strength, o Forza Relativa, indicatore che
mette a confronto i prezzi di due o più titoli o indici).

Nella nostra escursione metteremo in evidenza i segnali candlestick che
vengono generati quando l’oscillatore RSI (calcolato su un ciclo di 7
periodi) si trovi nelle condizioni di ipercomprato o ipervenduto,
riducendo drasticamente i falsi segnali.

Qui di seguito, nei prossimi due grafici, metteremo a confronto i segnali
candlestick del titolo Generali, nel primo grafico senza il filtro
dell’oscillatore RSI, nel secondo grafico con il filtro attivato.

Immagine 1

Titolo Generali, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con
alla base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI NON attivato.

Dal grafico possiamo dedurre che, se vogliamo prendere in considerazione
il filtro RSI dovremo ignorare i segnali candlestick che vanno da inizio
luglio a metà agosto, indi dalla fine di agosto a inizio settembre e da
ultimo da metà settembre a metà ottobre.

Immagine 2

Titolo Generali, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con
alla base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI attivato.

Osservando il grafico ci si rende conto di come il numero di segnali
candlestick sia drasticamente ridotto grazie all’introduzione del filtro
RSI, ovviando alla proverbiale sovrabbondanza di segnali provenienti dalle
candlestick.

Analizzando i segnali possiamo notare che nella seconda metà di agosto,
quando il filtro RSI è attivo, si ottengono dalle candlestick segnali
contrastanti; mentre sembra molto appropriato il segnale di Evening Star;
sono da valutare attentamente quelli di Bullish Engulfing, Hammer, Hanging
Man.

Anche in settembre i due segnali, Hanging Man e Bullish Engulfing, devono
essere presi con le molle, mentre il segnale di Doji Dragonfly ci avverte
di aumentare l’attenzione.

Proseguiamo i confronti, questa volta con il titolo RAS.

Immagine 3

Titolo RAS, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con alla
base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI NON attivato.

Osservando il grafico ci si rende conto immediatamente di come il prezzo,
dopo la metà di luglio, abbia continuato a muoversi in trend, al rialzo;
infatti l’oscillatore RSI non scende più nella zona di ipervenduto, ma
naviga tra la zona di metà scala e la zona di ipercomprato.

Immagine 4

Titolo RAS, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con alla
base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI attivato.

Osservando il grafico ci si rende conto immediatamente della riduzione del
numero di segnali candlestick, e questa volta sembrano più coerenti con la
posizione del valore dell’oscillatore RSI. All’inizio l’Hanging Man e
l’Hammer sembrano un po’ in contrasto, ma i successivi Inverted Hammer e
Hammer segnalano l’appropinquarsi di una inversione, sancita dal segnale
del Doji-Rickshawman, in corrispondenza del minimo dell’Oscillatore RSI.

Il segnale Morning Star a inizio ottobre, con l’oscillatore RSI in zona di
ipercomprato, rafforza la salita del prezzo, sempre in trend al rialzo.

I due prossimi grafici che prendiamo in esame sono relativi all’indice
SPMIB 40.

Immagine 5

Indice SPMIB 40, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con
alla base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI NON attivato.

Anche l’indice, come alcuni titoli che abbiamo già visto, dopo una zona di
ipervenduto in luglio, ha avuto l’oscillatore RSI che ha oscillato tra la
zona di ipercomprato e quella superiore alla metà della scala.

Immagine 6

Indice SPMIB 40, grafico candlestick – Compressione giornaliera, con
alla base il grafico dell’oscillatore RSI, filtro RSI attivato.

Permettetemi di analizzare solo i segnali che appaiono nel mese di
ottobre, in piena zona di ipercomprato, tendenti ad arrivare al massimo
della scala dell’oscillatore RSI.

Abbiamo una sequenza di segnali Hammer, Morning Star, Bullish Engulfing,
tutti rivolti al rialzo.