Money management “proprio” e “improprio”

Quando utilizzo due diverse categorie di money management etichettandole
come “proprio” o “improprio”, non mi riferisco tanto a un giudizio di
valore, ma semplicemente a una terminologia che si ritrova nel linguaggio
di questa disciplina.

Money management proprio

Ci sono diverse definizioni di money management che riguardano l’utilizzo
degli stop di protezione, anche conosciuti come “money management stop”.
In realtà si tratta di strategie di gestione del rischio e non tanto di
money management, poiché queste ultime hanno più a che fare con il
problema di stabilire quanti soldi allocare in ogni singola operazione.

L’attenzione del money management è rivolta all’intero capitale di cui si
dispone in ogni istante e cerca di applicare delle formule matematiche che
permettano di calcolare con quale percentuale di quel capitale operare sul
mercato nell’operazione successiva.

Applicare un “Money management proprio” significa prendere in considerazione sia i
fattori di rischio sia quelli di rendimento tenendo conto dell’entità del
capitale di cui si dispone in ogni istante. Non si tengono in alcun conto i
fattori che non possono essere dimostrati matematicamente. Non serve per
identificare né il momento né il livello di prezzo migliore su cui entrare
e uscire dal mercato (il timing è una componente delle strategie legate
alla gestione del rischio).

Money management improprio

Il money management “improprio” prende in considerazione soltanto uno o
l’altro dei concetti di rischio/rendimento, le percentuali di
guadagno/perdita oppure il rapporto tra guadagno e perdita. Le strategie
che appartengono a questa categoria comprendono quei metodi che non
possono essere dimostrati matematicamente.

Sono comprese in questa categoria le strategie piramidali, un metodo
operativo che in realtà non fa parte delle strategie vere e proprie di
money management. Esse si riferiscono ad una singola operazione, mentre le
strategie di money management vere e proprie si riferiscono soltanto
all’entità del conto di cui si dispone. Le strategie piramidali prevedono
che, fino a quando l’operazione si mantiene positiva, il trader dovrebbe
continuare ad accumulare nuove posizioni finché il mercato si muove nella
direzione prevista. Più il mercato si muove nella direzione prevista, più
consistente diventa la posizione accumulata dal trader. Solitamente, se
l’operazione comincia con un solo contratto, il trader può decidere di
incrementare la posizione con un contratto alla volta. La decisione di
accumulare o meno ulteriori posizioni non dipende dall’entità del conto di
cui si dispone, ma soltanto dalla dinamica del prezzo.

Anche le medie mobili possono essere considerate facenti parte delle
strategie di money management improprio, poiché sono assolutamente basate
sulla dinamica del prezzo e non sull’entità del conto di cui si dispone
per operare.