Devo essere sincero: non credevo ci fosse una relazione tra le mie
performance e la fascia oraria ma invece alla fine, dati alla mano, ho
dovuto constatare che è proprio così. Quando si fa un mestiere come il
mio, cercando di vivere dei movimenti del mercato, si cerca di eliminare
tutte quelle operazioni dettate dall’istinto o dove statisticamente le
probabilità sono a nostro sfavore.
Questa mia analisi sulle fasce orarie, dapprima osservata con sospetto, ma
alla fine confermata dalle statistiche deludenti, mi ha aperto gli occhi
su come evitare facili trabocchetti.
Mi sto riferendo soprattutto alle due ore che intercorrono tra le 12 e le
14, dove i volumi calano precipitosamente sul mercato italiano e gli
scalper sono più soggetti a movimenti occulti di istituzionali,
rimanendone loro malgrado intrappolati. È inutile nasconderlo: i book sono
più facilmente manovrabili e i breakout maggiormente controllabili. E si
perde in maniera costante perché di fronte a noi non c’è più il mercato
nella sua totalità, ma astuti ed esperti trader ipercapitalizzati che si
vogliono avvantaggiare della loro forza. A questo punto è meglio non
giocare. Quando sono altri a dettare le regole, è meglio rimanere fuori e
aspettare.
Non solo: da quando mi concedo questo tempo per staccare dal computer,
vivo meglio la giornata (finisco le ultime cose da fare in casa, mangio
con calma, mi rilasso con i miei familiari) e quando riprendo mi sento più
tranquillo e leggero. In passato, spesso, in queste due ore mi sono
ritrovato intrappolato in movimenti che non andavano da nessuna parte,
rimanendo per diverso tempo davanti al monitor a “sperare” di uscire bene.
Ma il più delle volte uscivo male perdendo soldi e pazienza. E questo,
immancabilmente, si sarebbe riflettuto sulle performance pomeridiane.
Allora, mai come adesso, è corretto affermare che la qualità del trading è
importante rispetto alla quantità: per mantenersi longevi sul mercato,
occorre eliminare le situazioni di stress psicologico gratuito come
queste.
I movimenti sani sono spinti dai volumi, e senza di essi siamo in balia di
altri che conducono il gioco come vogliono.
Per migliorare il proprio modo di operare occorre cercare di rimuovere gli
errori gratuiti che regaliamo al mercato, debolezze che spesso inficiano
in modo marcato le nostre performance. Ma un’analisi attenta, e a volte
anche originale, può permetterci di essere più consapevoli nell’utilizzo
delle nostre strategie.