Trading system: il vantaggio competitivo del trader

In moltissime attività è necessario prendere decisioni su due piani:
quello strategico e quello tattico. La strategia è
l’obiettivo che si intende raggiungere. La tattica è la somma delle mosse
o azioni che conducono all’obiettivo. In altre parole la strategia
rappresenta il cosa fare mentre la tattica il come farlo.

L’operatività sui mercati finanziari non prescinde da questa regola: è
necessario avere una strategia ed una tattica. La strategia ci
indica quali asset inserire nel portafoglio (obbligazioni, azioni,
derivati) in funzione della propensione al rischio, degli obiettivi
temporali e di altri fattori personali che guidano ciascun investitore
(dal trader privato al gestore di fondi tradizionali o di hedge fund). La
tattica ci indica come movimentare il portafoglio all’interno dei
vincoli posti dalla strategia. Chiunque faccia trading, consapevolmente o
inconsapevolmente esegue queste scelte: definisce gli asset come scelta di
medio periodo ponendosi degli obiettivi di rischio/rendimento e opera sui
mercati finanziari con una tattica conseguendo continuamente scelte di
breve periodo.

Un trader vincente è un trader che definisce in modo chiaro la propria
strategia, bilanciando in modo corretto gli aspetti di rischio e
rendimento e dispone di una tattica robusta che gli indica quando
comperare e quando vendere, nel pieno rispetto dei vincoli strategici. Il
trader vincente pianifica la propria strada e definisce in modo univoco
come percorrerla, definisce le propri regole operative.

Il trader analizza gli input che gli provengono dalle analisi (basate
sulle più svariate tecniche) e decide come operare: il trading system si
comporta allo stesso modo. Alimentato dai flussi di prezzi e volumi che
provengono dai mercati finanziari, il trading system prende decisioni
tattiche ed indica cosa e quando comperare, cosa e quando vendere. Il
trading system rimane inevitabilmente sul piano tattico perché la
decisione degli strumenti su cui applicarlo, delle quantità da negoziare,
dei parametri stessi del sistema è sempre del trader.

Il trading system è l’insieme di regole che il trader adotta per operare
su i mercati. Queste regole sono tradotte in modo da poter essere comprese
da un calcolatore (linguaggi come Easylanguage di Omega Research,
Metastock formula language di Equis o Visual Trader permettono di tradurre
regole complesse in modo efficace) e poi elaborate in tempo reale.
L’operatività che ne consegue è trasmessa dal trading system al trader a
cui non rimane che inoltrare l’ordine all’intermediario. Il trader quindi
decide a priori quali regole impostare per operare sui mercati finanziari
e poi demanda ad un calcolatore il compito di seguire queste regole e di
comunicargli l’operatività che ne deriva.

Gli ultimi sviluppi tecnologici hanno permesso di eliminare anche il
compito di trasmettere all’intermediario l’ordine operativo. Diverse
piattaforme di trading consentono di interfacciare i programmi di analisi
tecnica direttamente con la piattaforma on line del broker e vedere
eseguiti gli ordini in tempo reale senza alcun intervento umano. Va da sé
che questi sistemi, per quanto robusti, necessitino sempre di un’attenta
sorveglianza in quanto la generazione dell’ordine, la sua trasmissione e
la gestione dell’eccezione sono regolate sulla propria macchina. E gli
inconvenienti possibili sono diversi: crash del sistema, interruzione
dell’alimentazione elettrica, interruzione della connessione internet,
tanto per citare i più frequenti.

Il trading system non decide l’aspetto strategico dell’investimento: il
trader rimane responsabile delle decisioni di medio periodo. Il trader
decide su quali strumenti finanziari applicare il trading system, quanto
capitale assegnare ai diversi segnali operativi provenienti dal trading
system. Ma il trader non decide più direttamente cosa comperare e quando:
questo è il compito del trading system.

I vantaggi di uno schema decisionale di questo tipo sono diversi:

1) Viene eliminata la componente emotiva che spesso e volentieri porta ad
operare in modo difforme dalle regole che ci si è imposti e che si
ritengono valide e che sempre porta ad operare in modo non corretto: il
computer è privo di emozioni, elabora e comunica le decisioni operative.
L’ingresso e l’uscita dal mercato saranno coerenti e basati su criteri
logici.

2) Viene eliminato lo stress dovuto ad operazioni negative: esiste una sorta
di deresponsabilizzazione del trader. La macchina ha sbagliato, non
il trader.

3) La tattica adottata e le decisioni strategiche possono essere testate sul
passato per sapere come si sarebbe comportato il portafoglio basato su
determinate regole in talune fasi di mercato. Questo permette di conoscere
con buona approssimazione quale sarà il rischio della tattica di trading
che si adotta, quale sarà la massima perdita consecutiva che dovrà essere
sopportata, quale sarà il rendimento atteso, e così via.

4) E’ possibile gestire il rischio di portafoglio in maniera precisa partendo
da risultati storici statistici.

5) Le regole di trading risultano confacenti alle caratteristiche del trader
e l’operatività reale viene gestita in modo ottimale.

6) È possibile acquistare delle tattiche vincenti elaborate da altri trader
che le hanno codificate e rese trasmissibili. In questo modo anche chi non
ha il fiuto o non ha il tempo di elaborare continuamente le informazioni
che provengono dal mercato può operare in modo corretto sui mercati
finanziari, potendo delegare le decisioni tattiche ad una macchina.

Nell’arena della competizione finanziaria, allora, la codifica delle
proprie regole garantisce un vantaggio competitivo fondamentale. Sapere
sempre che cosa si deve fare, in qualunque situazione, sia essa positiva o
negativa, è l’unica vera arma che il trader ha a disposizione e che può
sfruttare per lottare ogni giorno e per non soccombere miseramente
inghiottito dal gorgo del book.