Pullback persistenti


Dave Landry
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La scorsa settimana abbiamo discusso del potere della persistenza. Ricordiamo che la persistenza è semplicemente la capacità di un titolo di
mantenere la direzionalità del proprio movimento da un giorno all’altro.
La si può misurare mediante metodi complessi quali la regressione lineare
o semplicemente con un’occhiata al grafico.

Il mio modo preferito di definire la persistenza è quello di tracciare una
trendline passante per il maggior numero di punti possibile, come
illustrato sotto. Questa semplice tecnica, come abbiamo visto la scorsa
settimana, equivale in sostanza a tracciare la trendline calcolata con la
regressione lineare.

Immagine 15

Impiegando l’esempio della scorsa settimana di Sears Holding (SHLD),
possiamo vedere come in effetti risulta questa tecnica una volta
applicata.

Immagine 18

E, come pure abbiamo detto la scorsa settimana, vediamo che si tratta di
qualcosa di pressoché identico alla trendline calcolata con la regressione
lineare.

Immagine 22

Come tutti i miei metodi, una volta che la trendline è identificata vado
in cerca del pullback che mi consenta di entrare. Per approfondimenti sui
pullback si vedano i miei precedenti articoli.

Ma consideriamo ora le regole per il mio pattern “Persistent pullback”.
Sono davvero molto semplici e furono pubblicate per la prima volta nel mio
secondo libro, Dave Landry’s 10 Best Patterns And Stategies.

Ecco di seguito le regole per gli acquisti. Per lo short è sufficiente
invertirle.

1. Il titolo si deve essere mosso per un mese, approssimativamente 20 barre,
in una direzione. Teoricamente, la trendline tracciata tra le barre
dovrebbe intersecarne il maggior numero possibile. Ciò può essere fatto a
mano (il mio modo preferito) oppure usando una trendline determinata con
la regressione lineare. Durante questo periodo il titolo dovrebbe muoversi
di almeno 10 punti nella direzione della trendline (all’incirca, a seconda
della volatilità e del prezzo del titolo).

Immagine 25

2. Una volta soddisfatti i requisiti della regola 1, cercate di entrare su un
pullback o su pattern collegato a un pullack. Uno dei miei pattern
preferiti che scaturisce da un persistente movimento è il Trend Knockout
(TKO) (si vedano per ulteriori approfondimenti Guadagnare in borsa con lo
swing trading
, Trading Library, 2002 e Dave Landry’s 10 Best Patterns And
Stategies
).

Immagine 28

Quanto sopra risulterà della massima evidenza dopo un paio di esempi.

Immagine 31

1. Sears Holding (SHLD), il nostro esempio recente, si trova in un
persistente ribasso. Notate che la trendline passante per le barre
interseca praticamente ogni barra.

2. Il titolo ritraccia (si vedano sui pullback i precedenti articoli)

3. Il titolo innesca un’entrata. Si vedano su questo i precedenti articoli.

4. Il titolo riprende il precedente downtrend perdendo più della metà del
suo valore in tre settimane.

Immagine 35

I Double Short Crude Powershares (DTO) si trovano in un perdurante
uptrend. Notate che la trendline interseca pressoché ogni barra.

Il titolo ritraccia, delineando un pattern che ho chiamato TKO (Technical
Knockout). Per coloro che lo conoscono, posso dire che si tratta di un
Double Top Knockout (DTKO).

Il titolo va delineando un’entrata.

Il titolo quasi raddoppia il mese seguente, e al momento della stesura di
questo articolo continuava a salire.

Come potete vedere, il pattern è di facile individuazione e frequentemente
redditizio. L’aspetto più importante dei persistent pullback è che si
autoregolano. In solidi mercati tendenziali troverete dei setup. In
mercati volatili non ne troverete. Ciò vi consentirà di essere nel mercato
solo a tempo debito. È inoltre impossibile contrastare il trend se voi vi
atterrete realmente alle regole. Se un trader ha problemi nella scelta dei
setup e, più in generale, con il trading, il mio spassionato consiglio è
quello di limitarsi esclusivamente a questo genere di pattern fino a che
non avrà raccolto dei guadagni.

A presto.