Il punto della situazione dei mercati


Dave Landry
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Fino ad ora il 2008 è stato il peggior mercato ribassista dal 1929. Perciò
questa settimana, invece di affrontare le tecniche di analisi, penso che
sarebbe una buona idea mostrare dove siamo sia nell’ottica di una
prospettiva di breve temine sia in quella di una di lungo termine.
Torneremo alle tecniche la prossima settimana.

Dal momento che le tecniche di analisi sono tecniche ed i mercati mondiali
sono simili anche nell’essere ribassisti, il medesimo concetto dovreste
applicarlo ai mercati italiani (e agli altri mercati mondiali). Detto ciò,
cominciamo con il grafico giornaliero.

Notate il consolidamento del mercato (a) nella lateralizzazione dalla
tarda estate all’inizio autunno del 2008. Esso poi è svenduto fortemente
(b), riprendendo il suo andamento di lungo termine. All’inizio di ottobre
comincia di nuovo a consolidarsi con una lateralizzazione. All’inizio di
questa settimana, esso rimbalza quasi al massimo del range (d) e
ricomincia di nuovo la svendita. Quest’andamento suggerisce che metteremo
quanto meno in dubbio i minimi di ottobre, il bottom di quest’intervallo
di oscillazione.

Immagine 4

Ora, diamo un’occhiata al grafico settimanale. Osservate sotto che il
consolidamento di ottobre/inizio novembre (a) sembra solo una breve pausa
di respiro nella tendenza ribassista a lungo termine (fino ad ora).

Immagine 7

Quando torniamo al grafico mensile, osserviamo che lo scivolone del 2008 è
cominciato con un doppio massimo su scala maggiore. Il minimo (b) del
2002/2003 potrebbe essere la prossima fermata.

Immagine 11

Quel che è peggio è che se assumiamo il minimo del 2002/2003 come
decisivo, non esiste altro supporto del mercato al di sotto, a meno che
naturalmente non si vada indietro fino a metà degli anni Novanta.
Osservate inoltre che il crollo del 1987 è solamente una breve caduta
nella tendenza di lungo termine. Cioè nulla se paragonato al ben più
grande doppio massimo, e al relativo scivolone da esso, osservato fin qui
nel 2008.

Immagine 15

Come potete vedere, la previsione a lungo termine non sembra essere buona.
In ogni caso, come investitori a breve-medio termine, noi continuiamo a
considerare le cose giorno per giorno.

Sebbene sembri sgradevole, ciò non significa che non si possa avere
qualche rally di negoziazione che duri settimane o anche mesi lungo il
percorso. Io continuerò a seguire i mercati degli Stati Uniti
prossimamente. E la prossima settimana, torneremo alle tecniche.