29. Candlestick e oscillatore Stocastico

Con questo articolo prenderemo in considerazione l’abbinamento delle
configurazioni candlestick di inversione con l’oscillatore Stocastico.

A titolo esplicativo elenchiamo qui di seguito gli schemi delle
configurazioni candlestick che prenderemo in esame durante la scrittura di
questo articolo: eccoli.

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Due parole riepilogative sullo Stocastico: ricordiamo che l’oscillatore
Stocastico (con scala dei valori da 0 a 100) identifica dove si trova il
prezzo rispetto ai limiti del canale creato dal prezzo massimo e prezzo
minimo identificati nel periodo in esame.

Anch’esso, come l’RSI, ha le sue zone di ipercomprato (sopra 80) e di
ipervenduto (sotto 20); ricordiamo inoltre che ne esistono due versioni, Fast (con le sue linee %K e %D) e Slow (anch’esso con le sue linee %K e %D).

Nel nostro articolo useremo la versione Slow Stochastic.

Vediamo ora i titoli di cui analizzeremo i grafici, al solito prima senza
l’intervento del filtro Stocastico, indi con lo Stocastico attivo. Essi
sono: IntesaBCI, Snam Rete Gas, Seat Pagine Gialle.

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Titolo IntesaBCI, grafico candlestick – Compressione giornaliera,
con alla base il grafico Slow Stochastic NON attivato come filtro.

Come si vede chiaramente dal grafico, nel mese di agosto, durante la
salita del prezzo, il valore dell’oscillatore Stocastico rimane sempre, o
quasi, nella zona di ipercomprato, riprendendo ad oscillare nel mese di
settembre, per poi tornare in ipercomprato in ottobre.

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Titolo IntesaBCI, grafico candlestick – Compressione giornaliera,
con alla base il grafico Slow Stochastics attivato come filtro.

Il grafico ci mostra un segnale candlestick Hammer, rialzista, in
corrispondenza dell’ipervenduto dello Stocastico in luglio, mentre gli
Hanging Man e Hammer di metà agosto si elidono a vicenda; efficace il
Bearish Engulfing che si viene a realizzare a inizio settembre.

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Titolo Seat Pagine Gialle, grafico candlestick – Compressione
giornaliera, con alla base il grafico Slow Stochastic NON attivato
come filtro.

Il grafico ci mostra come l’oscillatore Stocastico entri e resti in
condizione di ipercomprato per gran parte del mese di settembre, a seguito
dell’aumento del prezzo.

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Titolo Seat Pagine Gialle, grafico candlestick – Compressione
giornaliera, con alla base il grafico Slow Stochastic attivato come
filtro.

Il grafico ci mostra come il filtro costituito dall’oscillatore Stocastico
abbia drasticamente ridotto i segnali candlestick, tanto da non riuscire a
generare alcun segnale nel mese di agosto. All’inizio del mese di
settembre prima un Doji Gravestone, incertezza, indi un Hammer, rialzo,
tengono a battesimo l’inizio della salita dei prezzi di settembre, fino a
che un Doji Dragonfly prima, e un Hangin Man dopo, non segnalano la fine
del trend; il segnale Morning Star deve essere analizzato con cura.

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Titolo Snam Rete Gas, grafico candlestick – Compressione
giornaliera, con alla base il grafico Slow Stochastic NON attivato
come filtro.

Il grafico ci mostra bene come l’oscillatore Stocastico segua alla
perfezione l’andamento del prezzo nei mesi di luglio e agosto, per poi
salire in agosto e permanere in ipercomprato anche nel mese di ottobre.

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Titolo Snam Rete Gas, grafico candlestick – Compressione
giornaliera, con alla base il grafico Slow Stochastic attivato come
filtro
.

Anche in questo caso l’oscillatore Stocastico taglia drasticamente il
numero di segnali candlestick, però sia il Doji-Rickshawman che l’Evening
Star segnalano bene, se non l’inversione, almeno la fine del trend al
rialzo. Ai primi di ottobre i due segnali Hanging Man e Hammer si elidono
a vicenda.

Concludendo, possiamo affermare che i segnali candlestick sono
opportunamente selezionati dall’oscillatore Stocastico; chiaramente,
parametri diversi, ad esempio utilizzando il Fast Stocastic anziché lo
Slow Stocastic, aumentando il numero di segnali disponibili, può portare
a risultati diversi.