Grafici lineari versus grafici logaritmici

Prima di entrare nel merito della finanza frattale è necessario introdurre un altro tassello per la costruzione di un trading system che sia efficiente e pratico. È necessario analizzare i grafici dell’analisi tecnica.

«Le figure sono sottovalutate nella scienza. Non ci si fida delle figure.
I diagrammi sono guardati con sospetto da molti studiosi ortodossi di finanza per la loro approssimazione».

Tale atteggiamento potrebbe essere anche giustificato ma ricordiamoci che le figure devono aiutare lo scienziato e non sostituirlo.

Al contrario, soprattutto negli ultimi anni, molti investitori utilizzano
svariati grafici per individuare modelli di continuazione o di inversione del trend.

Spesso, navigando su Internet, capitiamo su siti finanziari che indicano
target price di indici, azioni, commodities, “confermati” dal grafico
sottostante!

Nella mia esperienza di studioso dei mercati ho notato che troppo spesso i grafici, soprattutto di lungo periodo, tendono a trarre in inganno, in quante l’asse verticale, sul quale viene riportato l’andamento del prezzo, è quasi sempre su scala lineare.

Questo è un metodo impreciso di analisi in quanto gli incrementi o
decrementi di prezzo di una qualsiasi attività finanziaria sono diversi a seconda del punto di riferimento.

Mi spiego meglio con un esempio.

Se l’indice DOW-JONES passa da 1.000 a 1.100 avrà un incremento del 10%; ma se passa da 10.000 a 10.100, in valore assoluto è ugualmente cresciuto di 100 punti, ma l’incremento è stato dell’1%.

Proviamo ad osservare il seguente grafico che riporta l’andamento del DOW JONES dal 1900 al 2000:

andamento del DOW JONES dal 1900 al 2000

andamento del DOW JONES dal 1900 al 2000

Tale grafico è stato costruito su scala lineare; sembra proprio che la
Borsa americana sia rimasta “piatta” per circa 90 anni e che si sia
“svegliata” solo nell’ultimo decennio del XX secolo.

Addirittura la crisi del 1929 viene trascurata da un grafico lineare!

Ecco allora, come ci insegna la matematica, il rimedio: il grafico su
scala logaritmica.

In questo modo riusciamo ad “armonizzare” l’andamento del prezzo
rispecchiando la realtà finanziaria come di seguito riportato:

grafico su scala logaritmica

grafico su
scala logaritmica

Come possiamo notare dal grafico logaritmico la Borsa americana è
cresciuta nel periodo preso in considerazione in modo “abbastanza
regolare”.

Ricordiamoci quindi che i vari target price fissati su grafici di breve
periodo possono essere insignificanti, in quanto la tendenza di fondo, o di lungo periodo, analizzata su scala logaritmica, potrebbe dimostrare il contrario.

Torneremo più avanti sull’argomento.