Tendenza alla fuoriuscita dai canali dalla parte concava I (art. 12)

La memoria storica insita nei canali parabolici tracciati sulle evolventi
paraboliche esprime la sua efficacia mediante il grado di concavità delle
due evolventi paraboliche che costituiscono il canale stesso o, per
maggiore rigore, mediante la conservazione di un costante grado di
concavità. In assenza di fatti perturbanti la dinamica del fenomeno in
corso, il grado di concavità tende a non mutare se non in funzione della
mutabilità specifica di una curva parabolica espressa dalla sua
espressione matematica; in altri termini, il grado di concavità tende ad
aumentare avvicinandosi al fulcro della curva parabolica per poi
riprendere a decrescere.

In presenza di canali parabolici di norma si assiste ad un maggiore
addensamento dei punti di contatto del mercato con l’evolvente che guida
realmente il trend in atto e che per questa ragione è chiamata “evolvente
parabolica primaria” e di norma nei trend rialzisti è quella superiore, di
resistenza, mentre in quelli ribassisti è quella di supporto.

Proprio per via della funzione di guida esercitata rispettivamente dalle
due evolventi paraboliche descritte, il mercato di norma tende a
proseguire nel suo trend rispettando la presenza dell’evolvente parabolica
primaria, mentre il sopraggiungere sul mercato di un fatto nuovo lo porta
in direzione opposta e, conseguentemente, a violare l’altra evolvente
parabolica con l’avvio di un movimento in direzione avversa a quello del
trend principale in atto in quel momento, anche piuttosto violento.

In assenza di fatti esogeni particolarmente traumatici per il mercato, di
norma in presenza di canali parabolici orientati al rialzo che iniziano a
curvare verso il basso il mercato interessato tende successivamente a
fuoriuscire dal canale stesso al ribasso violando l’evolvente parabolica
di supporto inferiore che si presenta maggiormente convessa rispetto
quella superiore di resistenza (pure essa convessa).

All’opposto, in canali orientati al ribasso che iniziano a curvare verso
l’alto, il mercato tende a fuoriuscire dal canale verso l’alto violando
anche in questo caso l’evolvente parabolica superiore di resistenza che in
simili circostanze si presenta maggiormente concava rispetto quella
inferiore di supporto (pure essa concava).

Questa lettura della situazione grafica in presenza di canali parabolici
rispecchia anche la funzione di base di ogni evolvente parabolica
riconducibile peraltro alla funzione di base di ogni trendline. Dobbiamo
infatti ricordare che una evolvente parabolica di resistenza è preposta ad
arrestare un movimento al suo raggiungimento, così come una evolvente
parabolica di supporto tende a supportare un movimento in direzione
flettente.

Ne consegue che un canale parabolico orientato negativamente indica una
tendenza generalizzata alla flessione da parte del mercato che, con il
peggioramento del sentiment, può aumentare questa sua velocità di
flessione. È quindi naturale attendersi che in queste situazione il
mercato tenda a continuare a flettere o all’interno del canale formato
dalle due evolventi o accelerare ulteriormente la sua velocità di discesa
con l’effetto, piuttosto comune, di fuoriuscire al ribasso sotto
l’evolvente parabolica inferiore che si presenta maggiormente arcuata
rispetto quella superiore e per questa proprietà comunemente definita,
seppure con una leggera imprecisione, come “maggiormente concava”.

Per il vero si dovrebbe infatti dire “maggiormente concava” riferendosi a
trend rialzisti e “maggiormente convessa” per trend flettenti, ma
nell”uso comune di questo concetto si ricorre all’espressione “maggiore
concavità” che rappresenta comunque assai bene le due diverse situazioni
che si possono presentare.

In presenza di un fenomeno flettente, nel caso in cui si assista al
superamento dell’evolvente parabolica superiore del canale, questo
comportamento riflette il sopraggiungere sul mercato di un fatto
assolutamente positivo e assolutamente nuovo e molto forte e tale da dare
al mercato la forza per fuoriuscire dalla evolvente parabolica superiore
di resistenza, con l’effetto di assistere in questo caso ad un’escursione
piuttosto interessante.

Dobbiamo tuttavia tenere bene in considerazione il fatto che la
fuoriuscita da un canale parabolico dalla parte più concava (sia per trend
crescenti che per trend flettenti) altro non è che una accelerazione del
fenomeno del trend in atto, mentre una fuoriuscita sul lato della
evolvente parabolica opposta è da leggersi come l’effetto di una causa
esterna che ha mutato radicalmente il trend di fondo del mercato e come
tale origina un movimento importante.

Immagine 1

Figura B/6/1 Indice SMI Zurigo 2000 –2005: Fuoriuscita al rialzo da
un canale parabolico acuto.

Un chiaro esempio di questo comportamento dei mercati in relazione alla
curvatura del canale parabolico è offerto in modo molto chiaro dall’indice
SMI del mercato azionario di Zurigo, il quale era inserito all’interno di
un canale parabolico acuto e nelle ultime settimane era pronto a
fuoriuscire dallo stesso per via dell’approssimarsi del momento di
intersezione delle due evolventi paraboliche.

Come noto, in queste situazioni si deve sempre porre molta attenzione al
lato di fuoriuscita del canale parabolico, in quanto una eventuale
fuoriuscita al ribasso comporterebbe una flessione di norma piuttosto
accentuata, mentre una fuoriuscita al superamento della evolvente
parabolica superiore, come realmente avvenuto, è da leggersi come
espressione di elevata forza che rende più strutturato il trend in atto
che è certamente molto bene orientato al rialzo.

In presenza quindi di questa imminente fuoriuscita dal canale parabolico
in questione si doveva porre molta attenzione sul lato di fuoriuscita e
l’avvenuta fuoriuscita sul lato superiore è da leggersi in modo coerente
con il trend di fondo che, pur con rischio di subire un effetto derivante
dalla fuoriuscita del canale parabolico acuto, nondimeno era certamente
orientato bene al rialzo. La formazione di un successivo pull back
sull’incrocio delle due evolventi paraboliche componenti il canale ha
rafforzato la visione positiva sull’indice del mercato azionario svizzero.

Immagine2

Figura B/6/2 Tassi interesse di mercato a 3 mesi sterlina 1999
–2005: Fuoriuscita al ribasso da un canale parabolico parallelo con
orientamento negativo.

Un’altra situazione molto chiara che illustra l’efficacia della tendenza
dei mercati a fuoriuscire dalla lato più concavo del canale parabolico è
offerta in figura B/6/2 dalla struttura dei tassi di interesse di mercato
a 3 mesi sulla sterlina, i quali nei primi mesi del 2005 erano bene
inseriti all’interno di un canale parabolico orientato negativamente che
imprimeva una sorta di tendenza ad un suo ulteriore indebolimento.

La fuoriuscita al ribasso della evolvente parabolica inferiore con
successiva tentativo di formazione di un pull back ribassista conferma la
tendenza di fondo che ci si poteva attendere in relazione unicamente alla
morfologia del canale parabolico in questione caratterizzato da una chiara
pendenza negativa (si osservi che anche in questa situazione si parla di
uscita dal lato più concavo quando invece sarebbe corretto parlare di
uscita dal lato più convesso).

Immagine3

Figura B/6/3 Indice Eurostoxx Settore Alimentari 2000 –2005:
Fuoriuscita al rialzo da un canale parabolico acuto.

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Figura B/6/4 Titolo Monte Paschi 1999 –2005: Fuoriuscita al rialzo
dal superamento della evolvente parabolica primaria del un canale
parabolico acuto.

Le situazioni che si sono venuta a presentare sull’indice Eurostoxx dei
titoli alimentari di figura B/6/3 e sul titolo Monte Paschi Siena B/6/4 si
presentano apparentemente piuttosto diverse l’una dall’altra, in quanto
mentre nel primo caso il canale parabolico era fortemente orientato al
rialzo e ben guidato dal perfetto riconoscimento della evolvente
parabolica inferiore rossa di supporto, nel caso del monte Paschi di Siena
dal 2003 a fine 2004 si era in presenza più di una situazione di apparente
movimento laterale che non di orientamento particolarmente positivo.

In questa circostanza era infatti possibile considerare la dinamica del
Monte di Paschi come all’interno di un movimento laterale piuttosto privo
di una specifica direzionalità. È tuttavia molto interessante osservare il
ruolo esercitato in questo frangente da parte della evolvente parabolica
superiore di resistenza che era certamente da considerarsi quale evolvente
parabolica primaria effettivamente esercitante un’azione frenante sui
tentativi di crescita del titolo.

In presenza dell’avvenuto superamento di questa evolvente parabolica
superiore di resistenza e del suo successivo riconoscimento con formazione
di pull back si poteva meglio percepire l’effettiva efficacia del canale
parabolico orientato al rialzo e anche in questo caso era legittimo
considerare che il titolo era fuoriuscito dalla parte più convessa, nella
fattispecie era piuttosto orizzontale e comunque molto meno arcuata
rispetto al caso precedente.

Si vuole con questo dire che non sempre la rappresentazione del mercato
evidenzia un canale parabolico molto regolare del quale si possa
prefigurare il lato maggiormente concavo e conseguentemente il lato di
fuoriuscita. Talvolta, come nel caso del monte di Paschi Siena, occorre a
attendere la fuoriuscita del mercato del canale parabolico e solo quando
si è preso atto della dinamica intercorsa al momento del fuoriuscita del
canale si può ben capire il segnale che il mercato ha voluto dare. Nel
caso del monte Paschi Siena il segnale è stato decisamente molto preciso e
molto positivo come ben giustifica la successiva elevata escursione al
rialzo.

Continuiamo infatti a ripetere come in analisi tecnica discrezionale sia
sempre di fondamentale importanza cercare di leggere non solo i segnali
che i mercati danno nel momento contingente ma anche, cosa meno facile, i
segnali che il mercato fornisce in termini di predisposizione di
successivi movimenti, ma non meno importante è la lettura dei segnali che
ci ha dato nel recente passato, utile per percepire il trend di fondo che
non sarebbe altrettanto percepibile osservando solo quanto accade nel
momento contingente.