17. I pattern candlestick “in neck” e “on neck”

Questo è il penultimo articolo della terza parte del trattato sulle
candlestick, e affronta il tema dei pattern in neck e on neck.

Descriveremo in maniera univoca i due pattern, evidenziandone le differenze. I pattern, di continuazione ribassista,
illustrano chiaramente il fallimento del tentativo di inversione del
trend; nell’analisi tecnica occidentale la configurazione viene
identificata con il nome di “the dead cat bounce” (il rimbalzo del gatto morto).

In un trend al ribasso si forma una candlestick nera lunga. La candlestick successiva apre al ribasso, ma diventa presto bianca; perde energia e chiude in corrispondenza della close della prima candlestick (in neck) oppure del minimo della prima candlestick (on neck).

Vediamo qualche esempio dei pattern candlestick in neck e on neck, con compressioni temporali diverse.

Alleanza

Alleanza

Grafico Alleanza – compressione giornaliera. Pattern candlestick in
neck di fine anno 2005.

Fastweb

Fastweb

Grafico Fastweb – compressione giornaliera. Pattern candlestick in
neck dell’11 marzo 2003; “il gatto morto” è rimbalzato e ha graffiato:
infatti le due candlestick successive hanno formato un bell’harami bottom
che ha scatenato un rimbalzo significativo.

Mibtel

Mibtel

Grafico Mibtel – compressione giornaliera. Pattern candlestick on
neck della metà di giugno 2006.

ENI

ENI

Grafico Eni – compressione settimanale. Pattern candlestick on neck
del luglio 2002, che congloba un gravestone doji, che risolve tutti i
dubbi direzionali tramite la candlestick bianca successiva.

MIBTEL

MIBTEL

Grafico MIBTEL – compressione mensile. Pattern candlestick on neck
nel giugno 1987; questo grafico è stato inserito come esempio di pattern
candlestick con compressione mensile. Solo in un secondo tempo mi sono
reso conto dell’anno sciagurato in cui il pattern si è realizzato.