Strutture ogivali formate dalle evolventi paraboliche (art. 8)

L’analisi tecnica discrezionale in generale, e l’analisi chartistica non
lineare in particolare, dispiegano la loro elevata efficacia nel cercare
di interpretare il comportamento degli operatori attivi su un mercato
finanziario riuscendo a prevedere il prevalere della corrente rialzista ai
danni della corrente ribassista o viceversa e, conseguentemente, a
prefigurarne gli effetti.

Uno dei principi base dell’analisi tecnica discrezionale verte sul
concetto di causa-effetto, in quanto ogni movimento sul mercato viene
interpretato come effetto di una precedente causa. L’applicazione
sistematica di evolventi paraboliche nell’interpretazione dei mercati
finanziari permette di percepire con un elevato grado di accuratezza il
presentarsi di particolari cause al cui manifestarsi è lecito attendersi
determinati effetti.

Più in dettaglio, l’applicazione di due evolventi paraboliche consente di
individuare specifici comportamenti degli operatori traducibili in termini
di movimenti ordinati del mercato all’interno di canali parabolici
paralleli, oppure all’interno di particolari conformazioni ogivali sempre
generate dall’applicazione di due evolventi paraboliche.

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Figura B/2/1 Indice Nikkei 2000-05: canale parabolico ogivale di
indecisione formato da due evolventi paraboliche.

In figura B/2/1 vediamo una classica applicazione di questa
interpretazione della dinamica del mercato riguardante l’indice Nikkei,
laddove emerge con tutta chiarezza un movimento laterale di ampio respiro
durato all’incirca due anni, durante i quali l’indice mostrava di reagire
con estrema puntualità a un livello di resistenza posto orientativamente
in zona 12.200 punti.

Usiamo il termine “orientativamente” in quanto di fatto tale resistenza
non era allineata rigorosamente a questo valore, ma corrispondeva
piuttosto alla linea tracciata da un’evolvente parabolica di resistenza
(in blu nel grafico) assimilabile ad una trendline statica orizzontale.

Al contempo il movimento in questione, ad eccezione di un momento di
particolare debolezza manifestatosi nel corso del 2003, tendeva a
riconoscere il supporto esercitato da un’evolvente parabolica inferiore
(in rosso) e conseguentemente la lettura congiunta della dinamica del
mercato all’interno di queste due evolventi paraboliche andava via via a
determinare la fascia di oscillazione alla violazione della quale (causa),
sarebbe stato ragionevole attendersi un’escursione (effetto) pari grosso
modo all’ampiezza della zona di consolidamento, determinata appunto da
questa struttura ogivale che a buon titolo possiamo definire “di
indecisione”.

Quanto alla situazione anomala manifestatasi nel corso del 2003, che ha comportato
la formazione dei minimi assoluti della borsa giapponese degli ultimi
decenni, essa deve essere vista come un fenomeno di disturbo verificatosi
nel corso della regolare evoluzione del mercato.

Tratteremo della presenza di tali fenomeni di disturbo in relazione ai
canali parabolici in seguito, ma si vuole fin d’ora osservare che non si
tratta di un’anomalia propria del mercato giapponese, quanto piuttosto di
una situazione ricorrente che vede l’avvio di un trend, descritto
dall’avviamento del canale parabolico, una sua interruzione dovuta a
qualche fatto esogeno, e successivamente un nuovo rientro del mercato nel
trend temporaneamente abbandonato.

Il presentarsi di queste situazioni, che vedono appunto il rientro del
mercato all’interno di un canale abbandonato per qualche tempo, non
invalida in alcun modo le indicazioni emergenti da quanto desumibile dalla
presenza del canale parabolico, e in ragione dell’importanza attribuibile
a queste situazioni di disturbo, dedicheremo specificamente al tema un
prossimo articolo.

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Figura B/2/2 Indice Nasdaq 2000-06: canale parabolico ogivale di
Indecisione formato da due evolventi paraboliche.

Una situazione per certi versi molto simile a quella osservata sul mercato
giapponese, ma che attualmente ancora non ha dato analoghi segnali
rialzisti – seppure li sta preparando ormai da molto tempo – è
riscontrabile sull’indice Nasdaq, rappresentato figura B/2/2: all’
evolvente parabolica superiore di resistenza si contrappone una evolvente
parabolica inferiore, in maniera del tutto simile a
quanto già visto a proposito dell’indice Nikkei.

In questa situazione è certamente doveroso seguire con molta attenzione il
comportamento del mercato, per essere pronti a cogliere il segnale
positivo che l’indice Nasdaq ci fornirà non appena supererà l’evolvente
parabolica superiore blu di resistenza.

In molti casi per poter confidare su un’estensione significativa del
movimento del mercato è sufficiente porre attenzione al superamento di
un’evolvente di resistenza; ad ogni modo, ove possibile, è certamente
preferibile ricorrere all’interpretazione del movimento mediante due
evolventi paraboliche, una di resistenza e una di supporto: con due
evolventi paraboliche si vedrà sempre qualcosa in più di quanto si
vedrebbe con una soltanto.

Un’interessante situazione simile a quella osservata sull’indice Nikkei,
e che ci auguriamo di osservare presto anche sull’indice Nasdaq, si presentò sul mercato azionario italiano negli anni 1997-99, allorché il
nostro mercato – rappresentato in figura B/2/3 dal Future FIB
– stava rigidamente rispettando la curvatura di una evolvente
parabolica di resistenza.

Com’era nelle attese, al superamento di questa evolvente parabolica si
assistette a un fortissimo strappo rialzista che condusse il nostro
mercato a visitare i massimi assoluti del 2000.

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Figura B/2/3 Future FIB del mercato Italiano 1997-99: reazione al
superamento della evolvente parabolica di resistenza.

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Figura B/2/4 Indice Nikkei 2000-05: reazione al superamento della
evolvente parabolica di resistenza.

Come possiamo evincere mettendo a confronto la figura B/2/3 del Future FIB
con la figura B/2/4 dell’indice Nikkei, le differenze sono davvero
marginali. In queste due situazioni, distanti almeno cinque anni e qualche
decina di migliaia di chilometri, il modello comportamentale degli
operatori, che si trasferisce sulla conformazione grafica del mercato in
questione, è sostanzialmente lo stesso.

Come sempre in analisi tecnica è importante osservare che a parità di
cause, è doveroso, oltre che legittimo, attendersi lo stesso effetto.

In base a questa riflessione non possiamo quindi che attendere fiduciosi
un deciso superamento dell’evolvente parabolica superiore di resistenza
sull’indice Nasdaq, per confidare su uno strappo davvero interessante che
a quel punto potrebbe anche risvegliare il comparto dei titoli telefonici
e tecnologici del nostro mercato.