Canali parabolici paralleli formati da evolventi paraboliche (art.7)

Sebbene l’utilizzo di una sola evolvente parabolica dispieghi un’elevata
efficacia nell’evidenziare la formazione di zone di supporto o di
resistenza proiettate nello spazio prezzo – tempo, la tracciatura di
canali parabolici formati dall’uso congiunto di due evolventi paraboliche
fornisce una visione della reale evoluzione del mercato in osservazione
indubbiamente migliore di quella che si potrebbe ottenere mediante
l’impiego di canali lineari basati sull’utilizzo di due consuete
trendline.

La ragione principale della maggior efficacia delle evolventi paraboliche
rispetto alle consuete trendline nell’individuazione dei canali di
sviluppo del mercato risiede nel fatto che, per quanto evidenti, di norma
i canali che si vengono a formare sui grafici dei mercati finanziari non
rimangono perfettamente lineari a lungo.

In assenza di fenomeni di particolare ipervenduto un trend flettente tende
infatti a ridurre la propria velocità di flessione in ragione
dell’esaurisi delle correnti di vendita; da questa minore velocità di
discesa scaturisce una meno ripida inclinazione del grafico del mercato,
con la conseguente necessità di tracciare un nuovo canale meno verticale
del primo.

Al presentarsi viceversa di una situazione di forte peggioramento del
mercato si potrebbero creare i presupposti di un panic selling, e in tal
caso il nuovo canale lineare da tracciare sarebbe decisamente più
verticale dei precedenti (va però aggiunto che in tali condizioni di
mercato incontrollato non c’è metodo di analisi tecnica che non mostri i
propri limiti: l’irrazionalità è per sua stessa definizione
imprevedibile).

Al contrario, un mercato inscritto in un trend crescente da qualche tempo
determinerà negli operatori il sorgere di un un sentiment positivo, che lo
renderà oggetto di sempre maggiori acquisti e dunque di una decisa
accelerazione delle quotazioni, con l’effetto di una marcata
verticalizzazione del relativo canale, al punto che presto sorgerà
l’esigenza di tracciarne uno nuovo, più fortemente inclinato al rialzo dei
precedenti.

Le evolventi paraboliche, per loro natura, seguono direttamente il trend
del mercato senza soluzione di continuità, crescendo con la crescita di
questo e flettendo con la sua flessione, non necessitano di correttivi
contestuali allo sviluppo del trend, che anzi accompagnano in modo
armonico, limitandosi a fornire le indicazioni operative per intervenire
sul mercato esclusivamente nel momento in cui uno shock esterno dovesse
subentare a modificare la tendenza in atto.

In linea di principio si può affermare che, in assenza di shock esterni
che conducano ad un allargamento o ad un restringimento del canale formato
da due evolventi paraboliche, il mercato tende a rimanere inserito nel
canale stesso (relativamente parallelo) anche a seguito dell’inversione
del trend principale, il che ci consente di confidare sul fatto che,
fintantoché il grafico di un mercato finanziario permarrà inscritto entro
un canale relativamente parallelo non occorrerà modificare le posizioni
aperte in essere ma soltanto lasciare correre i profitti, oppure,
a seconda dei casi, rimanere fuori dal mercato, fino a quando il canale
non invertirà il trend o fino a quando il grafico del mercato non
ne fuoriuscirà.

Sì potrebbe anzi meglio dire che il presentarsi di un canale parabolico
parallelo – per quanto il termine “parallelo” sia solo
impropriamente riferibile a delle curve – esprime una sorta di
ordinata contrapposizione delle forze in campo rialziste e ribassiste, col
prevalere delle une sulle altre, sì che prende corpo una tendenza
ascendente o discendente che tuttavia non determina stridenti contrasti,
che potrebbero altrimenti a loro volta generare momenti di forte
ipercomprato o di forte ipervenduto e che verrebbero segnalati graficamente
da una violazione del canale parabolico.

Posto di aver tracciato un canale lineare, con l’avanzare del tempo e
l’avvio del nuovo trend esso comincerà a perdere parte della sua fedeltà
descrittiva; si dovrà allora cercare di
tracciare un nuovo canale maggiormente inclinato del precedente, e poi a
seguire un terzo, un quarto e così via.

Le evolventi paraboliche sanno invece interpretare correttamente e in modo
armonico l’insieme di queste due, tre o quattro fasi di costante crescita
o flessione e, conseguentemente, sanno segnalare l’interruzione di questo
trend di lungo periodo con una tempestività preclusa
all’analisi chartistica lineare.

Il diagramma riportato in figura B/1/1, illustrante il corso del titolo
Mediobanca, è una chiara espressione grafica di questo principio. In tale
contesto si può affermare che in assenza di shock esterni che conducano ad
un allargamento o ad un restringimento del canale parabolico formato da
due evolventi paraboliche, il mercato rappresentato tende a rimanere
inscritto nel canale stesso (relativamente parallelo).

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Figura B/1/1 Titolo Mediobanca 2000 –2005: individuazione di un
canale parabolico parallelo formato da due evolventi paraboliche.

Già sì è vista la proprietà dei canali parabolici di
descrivere l’ordinata evoluzione di un mercato finanziario, che potrà
essere in taluni casi direzionalmente orientato al rialzo o al ribasso,
oppure in altri essere teatro di un’inversione.

Abbiamo anche già detto come l’applicazione di evolventi paraboliche alla
descrizione dei canali parabolici permetta di interpretare il mutamento di
direzione senza alcuna soluzione di continuità, mentre tentativi di
interpretazione dell’andamento di fondo del mercato con il ricorso a
canali lineari tracciati mediante delle trendline presentano
inevitabilmente delle situazioni di discontinuità.

Un chiaro esempio del presentarsi di suddette situazioni di discontinuità
con conseguente inversione rialzista, sempre con riferimento al titolo
Mediobanca, è illustrato in figura B/1/2, laddove si è cercato di
interpretare l’ordinata evoluzione del titolo ricorrendo a ben tre canali
lineari.

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Figura B/1/2 Titolo Mediobanca 2001 – 2005: raffronto di canali lineari
e canali parabolici paralleli.

Il ricorso a canali lineari in luogo di canali parabolici porta talvolta
con sé il vantaggio di presentare con una chiara evidenza grafica le
singole fasi che caratterizzano l’evoluzione del mercato in osservazione,
ciascuna delle quali è caratterizzata da una diversa velocità o anche da
un diverso orientamento. Si può infatti assistere alla tracciatura di un
canale dapprima inclinato negativamente a cui fa seguito un altro posto
grosso modo orizzontalmente, per poi finire con un nuovo canale
ad orientamento positivo.

Certamente la tracciatura di questi tipi di canali consente agli operatori
di percepire con buona evidenza il reale andamento del mercato in
osservazione nelle sue singole fasi, la sua velocità di crescita ed i
momenti di inversione, e tuttavia questo metodo di analisi presenta il
limite di contenere l’efficacia della analisi entro l’ampiezza temporale
corrispondente ad un singolo canale lineare, quello di volta in volta in
atto.

L’interpretazione della dinamica presente sul mercato con il ricorso ad un
canale parabolico presenta un altro vantaggio, quello di descrivere
l’armonia di sviluppo della tendenza nella sua alternanza di fasi di
differente intensità o addirittura di diverso segno.

Ciò che realmente conta ai fini operativi è percepire il trend di fondo
del mercato e certamente la corretta applicazione di canali parabolici
paralleli è in tal senso di grande ausilio, tramite una rappresentazione
visiva di immediata comprensione e nondimeno capace di contemplare ed
esprimere gli sviluppi pregressi del mercato, vale a dire la sua storia,
ancora in larga parte condizionante la dinamica evolutiva dei corsi
azionari.

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Figura B/1/3 Titolo Acea 2000 – 2005: mutamento ordinato del
trend di fondo descritto da due canali parabolici paralleli.

Un interessante esempio del buon rispetto della formazione di un canale
parabolico parallelo da parte di un corso azionario è offerto dal titolo
Acea, il quale, dopo aver accusato una forte flessione tra il 2000 e il
2003, ha mutato trend da discendente a rialzista, interpretato in maniera
assolutamente perfetta dal canale parabolico in figura B/1/3.

La concordanza tra il comportamento del titolo Acea e il canale parabolico
di lungo periodo, peraltro frequentemente riscontrata su molti altri
strumenti finanziari, era tale che il titolo si mantenne all’interno del
canale parabolico parallelo anche dopo l’inversione del trend.

Le inversioni di tendenza di un canale parabolico parallelo regolare come
quello che possiamo osservare sul titolo Acea è espressione di un
mutamento ordinato delle forze di base del mercato, che dopo essere state
fortemente ribassiste dal 2000 al 2003 nei confronti del titolo hanno
mutato orientamento dal 2003 al 2005.

In questi ultimi mesi il titolo è fuoriuscito al ribasso dal canale
parabolico che lo aveva guidato per circa cinque anni ed ora è inscritto
all’interno di un nuovo canale parabolico meno significativo di quello
precedente, in quanto meno esteso nel tempo, ma che tuttavia presenta un
orientamento leggermente negativo.

Questa situazione ci porta ad uscire dalle posizioni detenute sul titolo
Acea, non tanto per rischi collegati a possibili forti flessioni, che in
questo momento vediamo piuttosto improbabili, quanto piuttosto per la
significatività attribuita alla presenza delle evolvente parabolica
superiore del canale parabolico in questione, che è ragionevole ritenere
fungerà da freno al titolo al presentarsi di eventuali nuove fasi
positive. Diversa sarebbe ovviamente la situazione nel caso in cui il
titolo dovesse superare l’evolvente parabolica, eventualità che ci
obbligherebbe a riconsiderare per intero la situazione.

Ci preme ricordare che la formazione di un canale parabolico parallelo,
caratterizzato da una buona direzionalità al rialzo o al ribasso, è
espressione di una ordinata contrapposizione delle forze operanti sul
mercato, aventi tuttavia una sorta di orientamento di fondo univoco
diretto nella direzione rappresentata dal canale parabolico.

Si può anzi affermare che la presenza di un canale parabolico orientato al
rialzo indica sostanzialmente il prevalere di forze rialziste e
l’escursione delle mercato finanziario all’interno del canale parabolico
altro non è che l’espressione della dinamica di breve periodo della
contrapposizione di chi compra e di che vende, ma gli uni e gli altri con
un orientamento di fondo positivo.

Risulta ovvio che nelle circostanze rialziste descritte da un canale
parabolico parallelo, le forze che più credono nel rialzo cercheranno di
acquistare allorché il mercato si trova a contatto della evolvente
parabolica inferiore del canale, mentre le forze meno convinte delle
crescita saranno maggiormente propense a liquidare le proprie posizioni al
raggiungimento della evolvente parabolica superiore.

In ogni caso il diverso orientamento delle delle due categorie di
operatori si esplicita a livello di tattica di breve periodo, dal momento
che la direzione espressa dal canale parabolico parallelo è univoca e non
si presta a equivoci.

Quando invece questo convincimento di fondo viene meno il canale
parabolico parallelo muta direzione, da flettente a rialzista o viceversa,
e questo fenomeno avviene senza traumi, in quanto la totalità degli
operatori è sostanzialmente incline a ritenere giunto a conclusione il
movimento in atto.

Non sempre tuttavia la contrapposizione delle forze in campo è così ben
bilanciata e tale da generare canali parabolici paralleli; si possono
infatti presentare altri tipi di canali formati da due evolventi
paraboliche che, al pari del canale parabolico parallelo, sono
particolarmente adatte a fornire importanti indicazioni circa l’orientamento
futuro.

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Figura B/1/4 Banca Fideuram 2000 – 2005: canale parabolico ogivale di
indecisione formato da due evolventi paraboliche.

Una situazione che si presenta frequentemente sui mercati è quella che
consente di tracciare un’evolvente parabolica superiore di resistenza
convessa ed una inferiore concava, sì da formare una particolare
conformazione grafica che ricorda l’ogiva, e pertanto da noi chiamata
“canale parabolico ogivale” o “struttura ogivale”,
corrispondente a una situazione di forte indecisione degli operatori.

Si può infatti ritenere che in queste situazioni le forze rialziste siano
propense a comprare su prezzi via via crescenti, quasi a dire che credono
fortemente nel mercato e che quindi andranno ad acquistare al raggiungimento
dell’evolvente parabolica inferiore, mentre invece le correnti ribassiste
chiuderanno le posizioni sul livelli via via inferiori, non appena il
mercato giungerà a contatto della evolvente parabolica superiore di
resistenza.

Certamente questa contrapposizione di forze prima o poi è destinata a
giungere a conclusione e conseguentemente, ai primi segnali di
direzionalità espressi in termini di violazione di una delle due evolventi
paraboliche componenti la conformazione ogivale, si verrà a produrre un
movimento piuttosto interessante, come possiamo vedere in figura B/1/4.

Come in tutte le situazioni di netta contrapposizione tra forze rialziste
e ribassiste, si rende molto interessante il ricorso al mercato delle
opzioni, onde poter beneficiare di un eventuale imminente movimento di una
certa intensità: anche se non è dato formulare previsioni precise, la
lettura del mercato, in questi frangenti, come appena visto per il titolo
Fideuram, dispiega un’elevata efficacia interpretativa.

In conclusione, l’applicazione di due evolventi paraboliche di pari durata
ad un mercato finanziario può comportare la generazione di canali
parabolici paralleli, di canali parabolici formanti una struttura ogivale
tipicamente di indecisione e di altri tipi di canali particolarmente
importanti, quali per esempio i canali parabolici acuti, che saranno
oggetto di uno specifico tema.

Il tracciamento di un canale parabolico, e non già di soltanto una singola
evolvente parabolica, è sempre molto raccomandato, in quanto permette di
percepire visivamente il reale contrapporsi delle forze presenti sul
mercato: senza una chiara comprensione dello “scontro” in atto, ben
operare è pressoché impossibile. Ovviamente non sempre il canale
parabolico può rappresentare una soluzione vincente, ma in molti casi sì,
consentendo di tracciare un importante percorso di trading da attivarsi
alla manifestazione di segnali individuati in passato. Il percepire la
contrapposizione delle forze in campo permette di stimare con maggior
esattezza la ragionevole escursione conseguente alla fuoriuscita del
mercato da queste strutture grafiche, fuoriuscita indicante appunto il
prevalere di un tipo di forze rispetto ad altre.