La “memoria lunga” delle evolventi paraboliche (art. 3)

Le evolventi paraboliche presentano l’importante caratteristica di seguire
l’ordinata evoluzione dei mercati finanziari anche nei loro mutamenti di
trend da flettenti a crescenti e viceversa e quando questo mutamento di
trend avviene su periodi molto lunghi esse sanno riconoscere importanti
punti di minimo o massimo prodottisi anche molto tempo fa e che, nel
condizionare la evoluzione attuale delle evolvente parabolica, permette di
affermare che le evolventi paraboliche hanno effettivamente una
“memoria lunga”.

L’efficacia della “memoria lunga” delle evolventi paraboliche di
supporto trova una certa spiegazione sul fatto che sebbene gli operatori
professionali ben ricordano i livelli di prezzo ai quali comprano e
vendono i titoli nel recente passato, essi tendono a ricordare anche i
prezzi minimi e massimi registrati dai titoli in passato intervenendo di
conseguenza sul mercato in occasione del ripresentarsi di questi prezzi,
ne consegue che sui primi è possibile tracciare linee di supporto, sui
secondi linee di resistenza.

All’avvicinarsi in una fase flettente dei prezzi in prossimità dei valori
minimi registrati in passato, o prossimi ad essi in funzione dalla
proiezione di prezzi da parte delle evolventi paraboliche, gli operatori
professionali iniziano a monitorare con molta attenzione le dinamiche
dello stesso per essere pronti ad investire non appena il prezzo giunge in
prossimità di questi prezzi- Nelle fasi di forte apprezzamento dei prezzi
gli stessi operatori, pur seguendo il mercato con una attenzione diversa
da quella degli investitori non professionali sono indotti a lasciare
correre i profitti e quindi ritardano le vendite fino a che il mercato non
dà i primi segni di cedimento.

a31

Figura A/3/1) Titolo Acea 2000 – 2005 – La “memoria lunga” delle
evolvente parabolica rossa di supporto ha riconosciuto un importante
minimo prodottosi 5 anni fa.

L’effetto riveniente da questo atteggiamento è che il grafico descrivente
il trend del titolo assume una conformazione idonea alla sua
interpretazione con una evolvente di supporto avente una “memoria lunga”
ben descrittiva del mercato al pari di una evolvente di resistenza di pari
durata.

Per quanto evidente, maggiore è il periodo di applicazione di una
evolvente parabolica ad un mercato finanziario, maggiori sono i contenuti
interpretativi e previsionali che essa presenta e maggiori di conseguenza
sono le indicazioni che saprà fornirci per il futuro prossimo ma anche
meno prossimo.

Una interessante applicazione di questo principio della “memoria
lunga”
delle evolvente paraboliche è offerto dal Titolo Acea il quale
dopo aver subito una forte flessione dal 2000 al 2002 ha mutato trend da
flettente a rialzista all’interno di un ordinato movimento interpretabile
in maniera assolutamente perfetta dal canale parabolico della figura
A/3/1.

Questa canale parabolico era stato tracciato con l’obiettivo di esplorare
il comportamento del titolo in relazione alla sua evolvente parabolica
rossa in prossimità del Punto B indicato e conseguentemente per la
tracciatura di questa evolvente parabolica sono stati scelti i tre punti
indicati dai rispettivi rettangoli (diversi dal punto A) senza quindi
porre particolare importanza a quanto era avvenuto nel corso prima
dell’anno 2001.

La ragione del non riporre interesse a quanto avvenuto prima dell’anno
2001 era di natura meramente di buon senso in quanto il comportamento del
titolo Acea nel corso del 2005 poteva ragionevolmente tenere conto di
quanto accaduto nei 2 – 3 anni precedenti ma meno importanza era da
attribuire, dal corretto punti di vista dell’analista che ricorreva alle
evolventi paraboliche, a ciò che era accaduto ormai cinque anni prima.

Con questo orientamento di fondo sì è tuttavia osservato come la evolvente
parabolica rossa di supporto transitava assai prossima a un minimo
significativo prodottosi proprio ad inizio del 2000 in zona 16 Euro e
conseguentemente questo punto di minimo relativo era da prendere in
considerazione come primo dei tre punti sui quali far transitare la
evolvente parabolica di supporto.

Come nel caso in esame, ogni volta che si rende possibile recepire punti
lontani del tempo che apparentemente sono ignorati dalla memoria
dell’operatore, è opportuno tenerli nella massima considerazione e
posizionare il primo punto di tangenza della evolvente parabolica
esattamente sullo stesso in quanto essi possono permettere la tracciatura
di una evolvente parabolica assai estesa nel tempo e, per quanto evidente,
più ampia è la estensione temporale della evolvente parabolica maggiore è
la efficacia interpretativa da essa manifestata nella interpretazione del
trend in essere al momento attuale.

In alcune situazioni questo punto di tangenza della evolvente parabolica è
coerente con gli altri tre, nel senso che se stiamo tracciando una
evolvente parabolica di supporto andiamo ad individuare un minimo
precedente ai tre prescelti su un punto di flesso pur se lontano nel
tempo. In altri casi l’orientamento del punto selezionato è opposto ai tre
scelti, si presenta quindi come un minimo sui quali tracciare una
evolvente parabolica di supporto oppure si può presentare un massimo, in
luogo di un minimo, sul quale andare a tracciare una evolvente parabolica
di resistenza.

In base alle nostre esperienze non è tanto importante se siamo in presenza
di un picco o di un massimo quanto piuttosto è importante tenere conto di
un movimento significativo, e diremo anche piuttosto traumatico per il
mercato al momento in cui si è manifestato, prodottosi nella memoria
storica del mercato finanziario in esame che ha effettivamente comportato
una inversione del trend da flettente a trend rialzista o viceversa.

Sappiamo infatti che questo movimento significativo oltre che nella
memoria storica del mercato è presente anche nella memoria storica degli
operatori i quali, a livello conscio o inconscio, a seconda di quanto
vicino o lontano nel tempo questo movimento si colloca, ne tengono conto
nel loro operare e di conseguenza è opportuno che siano recepiti anche dal
posizionamento della evolvente parabolica.

a32

Figura A/3/2) Titolo Bulgari 2000 – 2005 – La “memoria lunga” delle
evolventi parabolica di supporto in questo caso è più efficace rispetto
quella di resistenza.

Un’altra situazione che descrive in maniera abbastanza efficace
l’importanza di andare a posizionare la evolvente parabolica di supporto o
di resistenza su dei precedenti massimi o precedenti minimi è presentato
in figura A/3/2 dal titolo Bulgari nella quale vediamo l’ottimo
posizionamento del primo punto della evolvente parabolica inferiore di
supporto sul minimo prodottosi a seguito dell’attentato alle torre gemelle
di New York dell’11 settembre 2001.

Sebbene vogliamo qui limitarci a fare delle considerazioni di mera analisi
grafica, non possiamo non mettere in relazione l’importanza di questo
minimo per il titolo Bulgari per via del rilievo che gli attentati di New
York hanno esercitato sul mercato valutario e sulla contrazione di consumi
dei beni di lusso a seguito dei fatti terroristici dell’11 settembre 2001.

In ogni caso la evolvente parabolica di supporto tracciata tenendo conto
di questo minimo importante si presenta assai regolare nella
interpretazione della dinamica in atto sul titolo in maniera migliore di
quanto non si possa viceversa osservare in termini di resistenza
esercitata dalla evolvente parabolica superiore blu.

a33

Figura A/3/3) Rapporto di Cambio Dollaro/Euro(Marco Tedesco) 1985 –
2005 La “memoria lunga” delle evolvente parabolica ha riconosciuto un
minimo importante prodottosi 12 anni prima.

I casi visti a riguardo del titolo Acea e del titolo Bulgari evidenziano
con un certo livello di accuratezza la caratteristica delle evolventi
paraboliche di tenere conto di particolari livelli di prezzo che
continuano ad essere a livello inconscio nelle menti degli operatori e
come tali continuano a condizionare il loro operato.

In questo contesto il ricorso alle evolventi paraboliche permette di
interpretare l’armonia con la quale si sviluppa un mercato finanziario con
l’effetto di tenere in qualche modo conto di questi momenti che in passato
a vario titolo hanno condizionato l’evoluzione dello stesso. Operando sui
mercati finanziari si vengono tuttavia a presentare delle situazioni nelle
quali il riconoscimento da parte della memoria lunga di particolare punti
di massimo o di minimo prodottosi ormai molti anni fa pare del tutto
sorprendente.

Abbiamo una chiara evidenza di una situazione di questo genere in figura
A/3/3 che illustra il rapporto del cambio tra Dollaro ed Euro, dalla data
di introduzione dell’Euro e di Dollaro e Marco Tedesco per l’epoca
precedente alla introduzione dell’Euro. (La adozione del Marco Tedesco, o
dell’ECU di buona memoria, in luogo dell’Euro per esaminare rapporto di
cambio tra Dollaro ed Euro è piuttosto diffusa dagli analisti finanziari).

Nel caso in esame l’interesse dell’operatore era di ben percepire il reale
movimento di indebolimento dell’Euro nei confronti del Dollaro che
viaggiava su valori non lontani dal 50% delle quotazioni massime
registrate sul finire degli anni ’80. In quel frangente, in assenza di
punti di minimo e di massimo recenti sui quali collocare le due evolventi
paraboliche di supporto e di resistenza, si osservava che in un lontano
passato il cambio in questione aveva formato dei minimi relativi che
potevano essere presi come riferimento per il posizionamento del primo
punto di tangenza delle due evolventi paraboliche formanti il canale
parabolico descritto in figura.

Il canale parabolico così costruito si presentava piuttosto regolare agli
occhi degli operatori e conseguentemente si poteva iniziare a riporre una
certa fiducia sulle indicazioni fornite dello stesso e in particolare si
poteva iniziare a porre una particolare attenzione alla dinamica del
cambio in caso di superamento della evolvente parabolica superiore del
canale stesso.

Nel corso del 2001 dopo aver visto un minimo in zona 0,80 Dollari per
Euro, la valuta europea si è mossa al rialzo raggiungendo con forte impeto
la evolvente parabolica superiore del canale parabolico e dopo essersi
appoggiato sulla stessa per alcuni mesi, dando quindi un chiaro segnale al
mercato di suo riconoscimento, si era avviata su un sentiero di fortissima
crescita dell’Euro che ancora è facente parte delle nostre recenti
memorie.

L’esame della figura evidenzia la chiarezza con la quale difficilmente si
sarebbe potuto osservare una indicazione altrettanto chiara e convincente
i avvio del forte movimento positivo sull’Euro prodottosi al livello di
0,95 – 1 Dollari per Euro rispetto quanto fatto dalla applicazione di
queste evolventi paraboliche di così lungo periodo.