I trading system basati sul breakout della volatilità

Questa seconda tipologia di trading system (dopo i sistemi trend
following, visti nel precedente articolo) è concepita per generare
guadagno nelle fasi di mercato laterale, quando i prezzi si muovono in un
canale ben definito rimbalzando continuamente tra supporti e resistenze.

Il trading system dovrà essere costruito su di un modello in grado di
rilevare correttamente i livelli di minimo (supporto) e massimo
(resistenza), graficamente, tramite l’impiego di teorie quali quella di
Fibonacci o per mezzo di oscillatori. Questi ultimi vengono impiegati
seguendo la metodologia classica: acquistare in ipervenduto e vendere in
ipercomprato.

Le operazioni avranno respiro modesto rispetto a quanto di norma fatto dai
sistemi trend following, avendo a disposizione la sola corsa concessa dal
canale di oscillazione. Tuttavia il numero di operazioni vincenti sarà di
norma elevato, portando a generare il profitto con tante piccole
operazioni vincenti.

Questo è uno degli aspetti di forza del sistema: un rapporto favorevole
tra operazioni vincenti e operazioni in perdita. Inoltre l’accumulo dei
guadagni avviene quando la maggior parte degli investitori soffre perdite
a causa della mancanza di trend.

La logica che porta a guadagnare nei movimenti di mercato all’interno di
un canale definito suggerisce l’adozione di segnali di tipo stop and
reverse (qualora sia possibile operare in short) e comunque l’impiego di
take profit. La corretta analisi e definizione dei livelli del canale
porta a definire i punti di svolta del mercato e quindi ad individuare i
valori su cui è conveniente aprire e chiudere una posizione, prendendo
profitto. L’adozione del take profit è invece poco efficace, in genere,
nei sistemi trend following dove è preferibile un trailing stop che segua
il trend senza interromperlo, pronto però a cogliere l’inversione del
mercato.

La continua ricerca di inversioni del trend, efficace in periodi di
laterale, si dimostra fallace quando partono trend robusti sul mercato. In
queste fasi i sistemi basati su supporti e resistenze vanno incontro a
continue perdite cercando sempre di porsi contro il mercato. È importane
allora, costruire un sistema che abbia un oculata gestione delle
posizioni, che limiti fortemente le perdite con stop stretti. Il rischio è
infatti quello di costruire un sistema in grado di guadagnare “al
dettaglio” e perdere “all’ingrosso”: tante operazioni positive vengono
spazzate via da una o poche perdite massicce.

L’obiettivo di questa tipologia di trading system è quello di vendere sui
massimi e comperare sui minimi. Quindi, se una posizione comincia a
mostrare una perdita è un segnale che il livello di supporto o resistenza
impiegato non era corretto. Pertanto è ragionevole chiudere la posizione
con una piccola perdita ed evitare che la partenza o la continuazione di
un trend portino in poche barre ad accumulare perdite consistenti. A
guadagni mediamente bassi devono corrispondere perdite contenute in modo
che il guadagno complessivo possa essere generato dal rapporto favorevole
tra operazioni vincenti ed operazioni perdenti.

Per evitare la continua ripetizione di operazioni sbagliate in fase di
trend è altresì efficace l’adozione di indicatori di trend (come ad
esempio l’ADX) che cerchino di limitare l’operatività nelle fasi di
mercato avverse a questi sistemi. L’adozione di un filtro di questo tipo,
tuttavia, dovrà essere tale da non compromettere eccessivamente
l’operatività in mercati laterali. La taratura dei filtri, come indicato
anche in altri articoli, non è universale ma legata alle specifiche
situazioni di ciascun trader. Il capitale a disposizione, gli strumenti su
cui si negozia, la differenziazione di portafoglio alzano o abbassano il
grado di filtraggio da applicare a ciascuna strategia. Si deve quindi
pensare un trading system non in modo isolato ma all’interno del proprio
portafoglio.

Da un punto di vista della gestione dell’operatività, questi sistemi sono
molto facili da seguire quando il mercato rimane in laterale: si vende in
alto e si compera in basso. Ma quando si instaura sul mercato una fase di
trend prolungata che porta a forti guadagni in breve tempo, diviene
difficile sopportare perdite o, al meglio, non riuscire a generare
profitto. Ecco un altro aspetto che spinge nella direzione della
diversificazione, dell’utilizzo contemporaneo di strategie differenti
capaci di limare ciascuna i difetti delle altre in modo da ottenere
un’equity line complessiva più lineare. Che significa meno rischio.

Un ottimo testo che propone diversi approcci all’operatività basata sulla
ricerca dei livelli di supporto (minimo) e di resistenza (massimo) è
quello di Tom DeMark, “Market Timing”, edizione italiana del best seller
New Market Timing Techniques. All’interno del testo è descritto,
tra gli altri, il suo sistema TD-Sequential che propone un
originale approccio per l’individuazione dei punti di svolta del mercato.