Pista ciclica e velocità

L’utilizzo di indicatori e oscillatori nell’attività di trading riveste un duplice ruolo. In primo luogo tali strumenti consentono di analizzare una determinata attività finanziaria sotto un profilo differente rispetto al semplice grafico dei prezzi e, in secondo luogo, offrono la possibilità di ottenere segnali operativi di buona affidabilità.

L’indicatore indubbiamente più diffuso nella comunità degli analisti tecnici è la media mobile, strumento che si costruisce sulla base del calcolo dei valori medi che un titolo ha registrato in un determinato periodo di tempo. Il risultato che si ottiene è una linea che segue il grafico dei prezzi mostrando tuttavia un andamento più morbido rispetto al sottostante.

Le strategie basate sulle medie mobili sono innumerevoli e la maggior parte di esse pone in relazione prezzi e relative medie con l’obiettivo di generare segnali operativi in funzione del rapporto tra le due grandezze, facendo tipicamente acquistare in corrispondenza della violazione al rialzo della media mobile da parte dei prezzi e facendo vendere in caso contrario.

Tuttavia è utile ricordare che le medie mobili, pur essendo uno strumento analitico di grande importanza, non sono – alla prova dei fatti – altrettanto efficienti nell’attività di trading. La ragione principale della fallibilità delle strategie basate sulle medie mobili è intrinsecamente legata alle caratteristiche stesse dell’indicatore che diviene più o meno reattivo in funzione della quantità dei dati utilizzati per la sua costruzione. In altre parole, se una media mobile a 10 periodi è costruita sulla base del valore medio delle ultime quattro chiusure, sarà evidentemente più reattiva di una media mobile più “lunga” costruita, ad esempio, sulla base del valore di 50 chiusure. Nel primo caso, infatti, ogni nuovo valore avrà un’influenza di cinque volte superiore rispetto all’altro rendendo così più reattiva la media.

La reattività della media è quindi inversamente proporzionale al suo dominio temporale e proprio tale elemento è alla base dei risultati estremamente discontinui dei sistemi basati sulle medie mobili. Di fatto una media mobile identifica un ciclo rispetto al titolo cui è applicata: è evidente che a volte si troverà una corrispondenza pressoché perfetta, con conseguente soddisfazione nell’attività di trading mentre altre volte la media sarà “sfasata” e produrrà numerosi falsi segnali.

Costruire un indicatore

Ma se da un lato le medie mobili non rappresentano lo strumento ideale per il trading, dall’altro possono essere utilizzate per la costruzione di indicatori di notevole utilità per la determinazione dei momenti più opportuni per entrare o uscire da una posizione.

Un utilizzo vantaggioso ma purtroppo poco conosciuto di tale indicatore è costituito dalla Pista ciclica, uno strumento calcolato sulla base della differenza tra il prezzo dell’attività finanziaria e la propria media mobile.

Si ottiene così un indicatore di velocità che tenderà a oscillare attorno alla linea dello zero, livello che rappresenta il momento di incrocio fra il prezzo e la sua media mobile, evento che si verifica quando entrambi hanno il medesimo valore. Nella figura che segue è possibile notare come in corrispondenza della violazione rialzista della media mobile da parte dei prezzi si verifichi anche l’attraversamento della linea dello zero da parte dell’indicatore.

pista ciclica

pista ciclica

Molto simile al Momentum, con l’unica differenza costituita dal fatto che quest’ultimo è costruito sulla base del calcolo della differenza tra il prezzo odierno e quello di n periodi addietro, la Pista ciclica offre di norma un andamento più morbido e quindi meno vulnerabile agli eccessi del mercato.

La funzione primaria della Pista ciclica è quella di fornire segnali relativi a possibili divergenze rispetto al movimento in atto. È infatti noto che una divergenza si verifica quando il trend dei prezzi, rialzista o ribassista, non è in accordo con quello espresso dall’indicatore o oscillatore applicato alla medesima serie storica. Nel caso della Pista ciclica, la divergenza, tipicamente costituita da massimi crescenti sul titolo ma calanti sull’indicatore, informa circa la diminuzione di velocità del titolo stesso, evento che potrebbe preludere a un’inversione di tendenza, come indicato nella figura che segue.

pista ciclica

pista ciclica

È evidente che non è sufficiente affidarsi alle divergenze per prendere posizione sul mercato ma è sempre necessario attendere altri segnali di conferma dai grafici dei prezzi, magari ricorrendo a configurazioni candlestick.