Indicazioni di trading avanzate con le evolventi (art. 17)

La buona descrizione del reale comportamento di un mercato finanziario da
parte delle evolventi paraboliche permette di segnalare con assoluta
tempestività l’insorgere di eventuali azioni di disturbo sulla regolare
evoluzione del mercato al quale sono applicate, ma più ancora l’esaurimento
del trend in atto, che come tale merita un intervento gestionale da parte
dell’operatore.

Quando un mercato interrompe un suo trend occorre prenderne atto senza
indugio intervenendo con le necessarie misure gestionali. La segnalazione
di esaurimento del trend in atto da parte di una evolvente parabolica è
sempre molto più tempestiva e rigorosa di ogni segnalazione che si possa
trarre dal ricorso alla analisi chartistica lineare.

La ragione di fondo di questa migliore tempestività di segnalazione da
parte della evolvente parabolica è piuttosto intuitiva. Il buon rispetto
di una crescita esponenziale da parte di un mercato è infatti espressione
di una attenzione via via più intensa da parte degli operatori sul mercato
in questione, i quali sono disponibili a comprare su livelli via via
superiori a mano a mano che si vengono a presentare leggere azioni
correttive.

Proprio questi interventi in acquisto su prezzi crescenti a mano a
mano che si assiste a delle piccole correzioni conferiscono quell’andamento
esponenziale al mercato in questione che riesce con molto rigore a
descrivere la evolvente parabolica di supporto.

Al venir meno di questa regolarità di comportamento degli operatori, che
graficamente viene segnalata dalla violazione al ribasso della citata
evolvente parabolica, si assiste ad una importante azione correttiva
conseguente proprio alla uscita dal mercato, specie da parte di coloro che
sono entrati all’ultimo momento.

Vediamo in questo tema, e anche nel successivo, quali sono le principali
indicazioni che l’uso congiunto e contestuale di evolventi paraboliche e
di trendline riesce a fornire ai fini di una buona operatività sui
mercati nel trading di breve periodo onde poter cogliere con tempestività
i segnali che questi due strumenti grafici propongono e anche valutarne
la significatività ed efficacia nei singoli casi di loro
applicazione.

I casi di trading qui presentati hanno dei contenuti leggermente più
articolati e complessi rispetto a quelli presentati nel tema precedente e
conseguentemente si richiede al lettore un maggior livello di attenzione
per poter accogliere segnali che, se letti superficialmente, potrebbero
all’opposto portare alla effettuazione di operazioni tutt’altro che
profittevoli.

A) Anticipo di segnalazione fornita dalle evolventi paraboliche rispetto
alle trendline

Semplicemente per via della curvatura delle evolventi paraboliche, che
permette loro di evolvere in maniera molto più ravvicinata al grafico del
mercato in osservazione, la loro violazione da parte del grafico del
mercato fornisce un segnale certamente molto più tempestivo rispetto al
segnale che il grafico del mercato in esame può dare alla violazione di
una trendline da considerare omologa, in quanto “parallela”, alla
evolvente parabolica di riferimento.

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Figura C/2/1) Titolo Ras 2000 –2005: Anticipo di segnalazione
fornita dalle evolventi paraboliche rispetto alle trendline.

Una esemplificazione di questo comportamento è ben visibile in figura
C/2/1 a riguardo del titolo RAS laddove si osserva il buon andamento di
crescita esponenziale registrato dal titolo dal 2003 ad inizio 2005 e
l’elevato rigore con il quale la evolvente parabolica inferiore del canale
parabolico acuto riusciva ad interpretare questo trend particolarmente
rialzista.

All’insorgere dei primi segnali di cedimento, indicati dalla violazione
di questa evolvente parabolica inferiore di supporto, il movimento
correttivo sul titolo RAS è stato piuttosto accentuato e conseguentemente
i trader attivi sul titolo che hanno disinvestito alla violazione di
questa evolvente parabolica hanno certamente colto livelli di prezzo
oggettivamente interessanti in relazione a quelli che si andavano a
formare nelle successive settimane.

Molto meno interessanti erano viceversa i livelli di prezzo che si
potevano cogliere per la chiusura delle posizoni applicando unicamente le
trendline in quanto in questa situazione il titolo RAS violava la trendline in questione, fornendo in tal modo l’indicazione dell’esigenza
di chiusura delle posizioni lunghe aperte sul titolo, sul livelli di prezzo
molto meno interessanti.

La dinamica successiva da parte del titolo richiedeva altri elementi di
valutazione, che tuttavia non sono da mettere in relazione con quanto
andiamo qui descrivendo. Non sfugge però all’attenzione del lettore il
fatto che il titolo RAS dopo avere violato la trendline ha pressoché del
tutto esaurito la sua azione correttiva ed anzi in più occasioni ha
cercato nuovamente di posizionarsi in crescita rimanendo sempre respinta
proprio dalla presenza di questa trendline. Successivamente l’ha violata
ma qui siamo in presenza di annuncio di OPA e quindi questa è una altra
storia.

La situazione presentata a riguardo del titolo RAS vede l’abbandono di
canale parabolico acuto laddove le attese di movimento correttivo sono
sempre piuttosto rilevanti. La migliore capacità segnaletica fornita dalle
evolventi paraboliche rispetto alle trendline è valida in praticamente
tutte le situazioni ossia in presenza di fuoriuscita da canali parabolici
acuti, canali parabolici regolari, strutture ogivali o anche semplicemente
dalla violazione di una semplice evolvente parabolica non facente parte di
alcun canale.

Per meglio chiarire questa efficacia della diversa tempistica di
segnalazione, e della possibilità di fare una piccola operazione di
trading proprio sulla base di questa diversità di segnalazione da parte
della trendline e delle evolvente parabolica, è interessante osservare la
situazione che si è venuta a presentare sul titolo Pirelli il quale, come
visibile in figura C/2/2 è fuoriuscito al ribasso da un canale parabolico
molto regolare che stava costruendo da fine del 2002.

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Figura C/2/2) Titolo Pirelli 2000 –2005: Anticipo di segnalazione
fornita dalle evolventi paraboliche rispetto trendline.

La fuoriuscita al ribasso da questo canale parabolico era molto facilmente
percepibile in quanto prima di mettere a segno questo movimento correttivo
che decretava in modo irrevocabile la volontà di uscita dal canale, il
titolo è rimasto per alcune sessioni a riconoscere il supporto esercitato
dalla evolvente parabolica inferiore rossa prima di mettere a segno quel
movimento correttivo che lo ha portato a raggiungere con precisione
assoluta la trendline inferiore, che in questa situazione
ha esercitato un momentaneo supporto.

È certamente interessante porre attenzione al fatto che il titolo Pirelli
ha dapprima riconosciuto la evolvente parabolica rossa sulla quale ha
saltellato per alcune sessioni prima di violarla definitivamente e poi ha
riconosciuto per la presenza della trendline sulla quale è nuovamente
rimbalzato.

In questa situazione, peraltro piuttosto frequente, è possibile effettuare
tante piccole operazioni di trading di breve periodo aprendo quindi
posizione al ribasso alla fuoriuscita dalla evolvente parabolica con
l’intenzione di chiudere al raggiungimento della trendline tracciabile
sui punti di tangenza della evolvente parabolica in oggetto.

In termini più generali si può quindi dire che al presentarsi di questi
segnali di fuoriuscita da un canale parabolico, sia esso regolare come nel
caso del titolo Pirelli sia più ancora quando esso ha una conformazione di
canale parabolico acuto, l’opportunità di uscire dalle posizioni lunghe è
determinante.

A seconda poi dell’orientamento del trader si potrà semplicemente chiudere
le posizioni lunghe prima che esse si compromettano oppure mettere in
pista operazione di trading di breve periodo con prospettive di chiudere
al raggiungimento della omologa trendline.

Al raggiungimento tuttavia della trendline di norma ci si presenta già
con una operazioni in profitto e conseguentemente non occorre avere fretta
nella chiusura delle posizioni; in una ottica di normale e prudente money
management vale infatti la pena di utilizzare il profitto al momento
maturato come una sorta di premio assicurativo da investire nel
mantenimento delle posizoni aperte per poter confidare su una ulteriore
estensione ribassista del movimento in atto.

Sebbene infatti il più delle volte il titolo tenda a rimbalzare
esattamente al raggiungimento della trendline, nondimeno si deve tenere
conto del fatto che all’abbandono della evolvente parabolica di supporto
il titolo sì è avviato in un trend decisamente flettente e il
riconoscimento della trendline può costituire soltanto un momentaneo
supporto all’interno tuttavia di un quadro ribassista di più ampio respiro
segnalato appunto dalla perdita del supporto della evolvente parabolica.

Nella operativa di trading con l’uso congiunto di trendline e di
evolventi paraboliche occorre infatti essere fiduciosi sulle segnalazioni
che le evolventi paraboliche sanno offrire in maniera più efficace ed
affidabile rispetto a quelle fornite da parte delle trendline e su questa
maggiore affidabilità delle evolventi paraboliche porre in atto le proprie
operazioni di trading.

Occorre infatti essere consci del fatto che le indicazioni fornite dalle
evolventi paraboliche sono decisamente molto più efficaci soprattutto per
via dell’ampia durata sulla quale queste evolventi paraboliche possono
essere costruite, che certamente è sempre superiore alla durata di
collocamento di una trendline, e della maggiore armonia con la quale
riescono a descrivere l’ordinata evoluzione di un mercato finanziario
anche nel lungo periodo. Quando esse sono violate è perché qualcosa di
importante è successo sul mercato e come tale ha comportato un forte
segnale di discontinuità sulla sua rappresentazione grafica.

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Figura C/2/3) Titolo Microsoft 1997 –2005: Formazione di un chiaro
Pull Back ribassista da parte della evolvente parabolica di lungo periodo.

A titolo di esempio vediamo infatti in figura C/2/3, e in figura C/2/4 che
ne costituisce un suo zoom, l’ assoluta efficacia di una evolvente
parabolica di supporto tracciata sul titolo Microsoft dal 1997 al 2005 e
il segnale decisamente importante fornito dalla sua violazione.
Altrettanto interessante è osservare l’ assoluto rigore con il quale il
titolo ha riconosciuto questa evolvente parabolica nella effettuazione del
pull back ribassista nel corso del 2005.

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Figura C/2/4) Titolo Microsoft 1997 –2005: Formazione di un chiaro
pull back ribassista da parte della evolvente parabolica di lungo periodo.

Per quanto evidente, mentre il ricorso alla evolvente parabolica in
questione ha permesso di cogliere l’armonia del movimento del titolo
Microsoft, fatta di un progressivo superamento dei minimi precedenti dal
2000 al 2004, e di successiva interruzione di questo trend, non sarebbe
stato in alcun modo possibile interpretare graficamente questo movimento
con il ricorso ad una sola trendline.

Men che meno sarebbe stato possibile in questa situazione cogliere il
presentarsi di un pull back ribassista, che è stato viceversa colto in
maniera assolutamente perfetta dalla evolvente parabolica tracciate nelle
due figure C/3/3 e C/2/4.

A riguardo di questo tema, quanto qui detto a riguardo di momenti
ribassisti è assolutamente mutuabile anche ai movimenti rialzisti con
conseguente superamento di evolventi paraboliche di resistenza anche se,
come sempre succede, gli strappi rialzisti sono quasi sempre meno violenti
di quelli ribassisti. L’esigenza sentita dagli operatori di chiudere
posizioni in profitto prima che si trasformino in operazioni in
perdita è certamente molto più forte della esigenza di entrare con nuove
posizioni lunghe sui nuovi titoli semplicemente al presentarsi di segnali
interessanti forniti in tal senso dalla analisi tecnica.

Per quanto ben noto si deve infatti ricordare che l’operare sul mercato
partendo da posizioni investite porta infatti ad un movimento molto più
deciso rispetto all’operare partendo da posizioni flat e conseguentemente
le attese di escursione dei movimenti nei due casi sono ben diverse.