Costruzione di un trading system: lo schema logico

Il processo di costruzione di un trading system segue un percorso logico.
L’obiettivo di questo articolo è di schematizzare il percorso, indicandone
i punti principali. Alcuni step di questo processo si basano sull’utilizzo
di strumenti grafici di analisi: nei nostri esempi citeremo gli strumenti
offerti da TradeStation, anche se ciò non toglie nulla alla generalità dei
concetti.

Il punto di partenza per lo sviluppo di qualsiasi trading system è
l’analisi del mercato su cui il sistema dovrà operare. Chi
costruisce il trading system deve conoscere a fondo il mercato, le sue
regole, le componenti che lo influenzano e gli attori principali. È
inoltre opportuno documentarsi sullo stato dell’arte, sulle idee che sono
già state provate su quel mercato e i risultati ottenuti, in modo da
partire il più avanti possibile, nani sulle spalle di giganti.

Inoltre è necessario avere ben chiaro quali obiettivi si vogliono
raggiungere
con il trading system: quale livello di rischio è da
considerare accettabile, quali performance ci si aspetta, quante
operazioni si prevede di eseguire, qual è la massima perdita per
operazione che si è disposti a tollerare e così via.

Con il bagaglio di conoscenze acquisito dallo studio e analisi del mercato
è necessario generare un’idea di trading, un modello che costituirà
l’embrione del trading system. Lo sviluppo di questa idea dovrà portarci
fino alla creazione di una efficace strategia operativa.

Questa idea iniziale deve essere subito verificata. È inutile portare
avanti un’idea che si dimostra infondata, ovvero priva di qualsiasi
efficacia sul mercato.

La prima verifica da fare è di tipo grafico, basata su strumenti
quali lo Show Me o il Paint Bar, con lo scopo di giudicare
“a occhio” se il modello basato sull’idea iniziale è capace o meno di
interpretare il mercato.

Se l’idea sembra buona si procede, altrimenti no. Verifichiamo il
comportamento del nostro modello immaginando di uscire sempre dopo un
numero prefissato di barre
. In questo modo possiamo conoscere, da un
punto di vista quantitativo, quante volte siamo dalla parte giusta del
mercato, almeno nel breve termine.

Soddisfatti di queste verifiche preliminari è necessario costruire i
segnali di uscita, di gestione della posizione. Spesso la componente di
uscita dal mercato è più importante rispetto alla componente di ingresso
(viene anche teorizzato da alcuni che con dei buoni segnali di uscita,
l’ingresso sul mercato possa essere reso casuale!).

L’obiettivo principale dei segnali di uscita è quello di massimizzare il
profitto generabile dal modello di interpretazione del mercato e di
mantenersi coerente con questo.

Ogni segnale che decidiamo di usare deve essere testato, sia singolarmente
sia nella strategia completa e bisogna verificare che il suo comportamento
sia aderente agli obiettivi posti e al buon funzionamento del trading
system. I test effettuati fino a questo punto, non devono essere
particolarmente approfonditi o estesi, per evitare che tempi di sviluppo
si allunghino oltremodo. Test più completi verranno condotti durante la
fase finale dello sviluppo.

Completata la fase di studio dei segnali di uscita, possiamo migliorare
ulteriormente il nostro trading system applicando dei filtri sul
segnale di ingresso
, ossia riducendo l’operatività cercando di
eliminare quante più operazioni negative possibili senza intaccare
eccessivamente la redditività complessiva. Anche questa fase deve essere
accompagnata da una serie di test che indaghi sia il comportamento di
ciascuno dei filtri applicati sia il comportamento di tutti i filtri
insieme. Anche questi test dovranno essere necessariamente ridotti al
minimo, per non perdere troppo tempo.

Quando questo processo di sviluppo, che avrà richiesto molteplici
tentativi e svariate correzioni, avrà dato un esito complessivo positivo,
allora sarà giunto il momento di approfondire i test e verificare
in dettaglio, attraverso il processo di ottimizzazione e l’uso di
banche dati reali e virtuali, quali sono i punti di forza della strategia,
quali i mercati che generano le perdite, quale livello di rischio è
ragionevole attendersi dal tipo di operatività proposto e così via. Se le
verifiche approfondite confermano le aspettative riguardo il trading
system e l’operatività complessiva risponde agli obiettivi fissati, lo
sviluppo del trading system può considerarsi concluso.

Prima di impiegare il trading system, giunto ormai alla fase finale del
suo sviluppo, è consigliabile tuttavia affrontare un processo di
“stagionatura”. Applicare il trading system in real time e verificare
l’operatività, astenendosi dal replicare le operazioni, verificando che
tutti i parametri di comportamento previsti si mantengano costanti.
Naturalmente questo periodo non può essere eccessivamente lungo,
altrimenti dall’idea di trading alla sua applicazione passerebbe un tempo
inaccettabile. Questo processo non va però nemmeno ridotto eccessivamente
perché solo le risposte che provengono dall’applicazione day by day del
trading system possono confermare o meno i dati desunti dalle simulazioni.
La durata di questa fase va calibrata caso per caso, in funzione del tipo
di grafico adottato, della quantità di dati impiegata per i test, del
numero di strumenti su cui opera il trading system e così via.

Nei prossimi due articoli approfondiremo il processo di ottimizzazione e
l’utilizzo delle banche dati, due argomenti molto importanti per
verificare a priori, senza rischiare nulla, il comportamento di un trading
system.