L’importanza di essere veloci

Su molti titoli minori della Borsa di Milano è possibile fare scalping o
quantomeno intraday trading. Sono titoli appartenenti per lo più al
paniere del Midex che spesso si presentano con un discreto spread tra la
migliore domanda e la migliore offerta.

Al contrario di quanto la maggior parte delle persone pensa, la velocità
di inserimento e revoca degli ordini assume una notevole importanza anche
operando su questi titoli. Non si tratterà di intervenire nel minor tempo
possibile sul mercato, magari per non lasciarsi scappare una veloce
accelerazione, ma di conquistare una posizione favorevole all’interno del
book di negoziazione. Vediamo un esempio.

book_1

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La tecnica di scalping su questo tipo di titoli non prevede mai l’acquisto
o la vendita al meglio. Si tratta invece di conquistare la migliore
posizione nella speranza di venire eseguiti in seguito. Facendo
riferimento al book di Italcementi, una buona tattica potrebbe essere
quella di comprare a 11,51 e vendere a 11,54 sfruttando lo spread tra il bid a l’ask. Per fare questo si deve semplicemente inserire un ordine in acquisto a 11,51. Il problema nasce nel momento in cui non siamo gli unici a osservare questo book e a seguirne le evoluzioni. Infatti, l’aspetto che si vede in questo momento potrebbe essere stato causato dall’ultimo scambio avvenuto un secondo fa. Supponiamo che si siano svuotati, perché eseguiti, i livelli di prezzo a 11,51 e a 11,52. Tutte le persone che stanno seguendo questo titolo e stanno facendo scalping o intraday trading cercheranno di conquistare la posizione migliore. È necessario essere veloci in questo momento: dobbiamo essere i primi a posizionarci nel book a 11,51. Se siamo lenti e qualcuno ci precede, l’occasione può sfumare.

book_2

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Supponiamo che qualcuno sia arrivato prima di noi. Il book a questo punto
presenta una situazione meno favorevole rispetto a un attimo prima.
Infatti lo spread tra la migliore domanda e la migliore offerta è
diminuito di un tick lasciando uno spazio minore di guadagno. Ora è
possibile tentare un acquisto, posizionandoci prima degli altri, soltanto
a 11,52 per rivendere a 11,54. Sembra che ci sia poca differenza, ma non è
così: abbiamo perso un tick su quattro di spread. Il possibile guadagno si
riduce a due tick (11,52 – 11,54) dai tre precedentemente
disponibili (11,51 – 11,54).

Un’altra possibilità sarebbe quella di accodarci all’ordine a 11,51. Ma
anche in questo caso non avremmo conquistato la migliore posizione che si
era venuta a creare sul book.

Una volta inserito l’ordine potrebbero trascorrere anche parecchi minuti
prima che ci sia un eseguito. Questo fatto, cioè la sporadicità degli
scambi, fa pensare erroneamente che sia possibile operare sui titoli
illiquidi anche se si è lenti nell’inserimento degli ordini. Ma, come
abbiamo visto, molto spesso non è così. La lentezza degli scambi non
implica che ci si possa permettere il lusso di essere altrettanto lenti
nell’intervento sul mercato
.

Un altro pensiero comune a molti ma completamente errato è legato al fatto
di poter operare guardando ogni tanto le quotazioni. È una convinzione che
trova fondamento sempre in relazione alla lentezza degli scambi. Ma, come
abbiamo visto, dover cogliere un momento preciso che potrebbe durare pochi
decimi di secondo ci costringe a stare molto attenti: non è possibile
operare su questo tipo di titoli senza stare costantemente davanti al
monitor.

Vale lo stesso discorso per le revoche. Sempre facendo riferimento al
titolo precedente la situazione potrebbe velocemente capovolgersi. Con
così pochi ordini, anche poche azioni possono fare cambiare radicalmente
l’aspetto al book.

Supponiamo di essere stati bravi a conquistare la posizione per cui
l’ordine di 1.500 pezzi a 11,51 sia nostro. Cosa accadrebbe se dalla parte
della lettera si inserissero improvvisamente degli ordini cospicui?

book_3

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Il book è ora completamente diverso. Acquistare a 11,51 non ha più alcun
senso. Dobbiamo essere veloci a revocare, prima che qualcuno venda al
meglio e colpisca il nostro ordine, mettendoci in una posizione
estremamente sfavorevole.

Da quanto detto, non bisogna sottovalutare alcun aspetto quando si opera
in Borsa e non bisogna dare niente per scontato. Se si ha intenzione di
attuare questo tipo di operatività è bene farlo con gli stessi mezzi che
si userebbero per investire sui titoli maggiormente scambiati sui quali
nessuno mette in dubbio che la velocità di intervento può spesso risultare
decisiva per la riuscita di un’operazione. Anche se questi titoli sono
meno scambiati, sia per quanto riguarda il volume che per il numero degli
eseguiti giornalieri, possono risultare spesso assai più pericolosi se non
li si affronta con la necessaria preparazione che passa necessariamente
attraverso l’utilizzo di una piattaforma all’altezza. Non si può certo
dire che sia più facile guadagnare su questi titoli piuttosto che su
quelli dell’ex Mib30.