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Strategia LT: il trend

Nel precedente articolo abbiamo visto che una buona tecnica per iniziare a operare nei mercati è la strategia LT. Semplice, efficace e di facile assimilazione ci permette di raggiungere un buon livello di profittabilità in tempi brevi, a patto di dedicarci un po’ di tempo e, come in tutte le cose, lavorarci e impegnarsi. Nell’articolo avevamo introdotto la tecnica inserendo anche un esempio che raffigurava i principali componenti di questa tecnica spiegati in breve.

Cerchiamo invece con questo appuntamento di scendere nei dettagli di ogni singola caratteristica della tecnica iniziando dal trend. Nelle prossime edizioni concluderemo con ritracciamenti e segnali ma quest’oggi vorrei parlarvi di trend. Questa tecnica infatti si basa sullo studio e sulla rapida individuazione del trend in atto, cercando poi di capire quando sia il momento migliore per tentare la partecipazione al suo sviluppo.

Tendenza può essere tante cose e in più, tanto per complicare le cose, in un grafico possiamo (anzi sicuramente) trovare diverse tendenze, talune di ampio respiro, altre di più breve formazione. Per poter operare con la LT dobbiamo essere in grado di individuare il trend che più si dimostra consono a questa strategia e lo facciamo con l’aiuto di una media mobile esponenziale a 21 periodi. È bene ricordare che a ogni modo l’utilizzo della media mobile non deve essere un dogma assoluto nello studio del trend in quanto nello stesso momento agiscono diversi cicli, diversi operatori e diverse sfaccettature che portano inevitabilmente erraticità nel mercato.

La regola base è che per avere un trend adatto alla tecnica LT dobbiamo cercare un grafico daily in cui i prezzi siano mediamente sopra alla nostra Ema21. Quindi non occorre che il prezzo sia sempre al di sopra, ma tendenzialmente sopra e quindi un veloce taglio al di sotto di essa non comporta necessariamente un’interruzione della tendenza.

Osservando il grafico notiamo che, anche se il prezzo si porta sotto alla media mobile, il trend resta sempre ben in atto e non perde mai efficacia. Questo succede anche perché non sempre la Ema21 si dimostra la più adatta a seguire un grafico ma per praticità e semplicità è preferibile adottarla di default e accettare il fatto che saltuariamente potrebbe essere violata dal prezzo.

Il secondo metodo, probabilmente il metodo universale per lo studio della forza del prezzo, è quello di analizzare i massimi e minimi che il prezzo disegna nelle sue oscillazioni. Questi punti di swing andranno a indicare un trend rialzista laddove si dimostrino ascendenti, mentre ci troveremo in presenza di un trend ribassista se questi saranno discendenti.

Nel grafico vediamo rispettati entrambi i metodi per analizzare il trend. Si noti come il prezzo, pur tagliando spesse volte la media, mantiene il suo trend senza indebolirsi. E vediamo anche come la formazione di massimi e minimi sia senza ombra di dubbio in fase di salita.

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Per concludere, possiamo dire che il trend migliore per la LT è quello che percorre dei cicli non oltre le trenta candele e sfrutta la media mobile a 21 periodi per gestire l’elasticità. Anche questa non è una regola definitiva e occorre una certa agilità di analisi per muoversi attraverso le dinamiche del prezzo.