Le chiavi del successo del trading part time

«Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone.» (Seneca)

Dagli articoli precedenti dovrebbero ormai risultare chiare le opportunità
scaturenti dal mantenere la propria professione principale associando ad
essa un’attività di trading part time svolta in maniera imprenditoriale.
Per riuscire a scoprire le proprie potenzialità è inoltre indispensabile
preservarle, in particolare nella prima fase, quella in cui le perdite
possono procurare un forte stress emotivo e psicologico. Le chiavi del
successo di un trader part time sono essenzialmente tre:

  • la gestione del rischio e del denaro (money management);
  • un approccio mentale corretto al mercato;
  • tecniche e strategie operative solide basate su fondamenti statistici.

In questo e nei due successivi ed ultimi articoli tratteremo
analiticamente i tre aspetti citati.

«Il denaro arriva quando stai facendo la cosa giusta; preoccupati
della tua capacità e della tua competenza, ma di certo non devi
preoccuparti del denaro.»

(Michael Phillips)

La maggior parte dei trader si concentra esclusivamente sulla ricerca di
tecniche o strategie operative sempre migliori, nel tentativo di replicare
quelle dei trader più famosi. In realtà le tecniche più diffuse potrebbero
non attagliarsi al personale profilo d’investimento, ed è invece a partire
da quest’ultimo che il trader dovrebbe delineare le linee guida del
proprio operare e stabilire i propri obiettivi. È certo possibile prendere
spunto dalle metodologie dei trader affermati, ma ognuno deve imparare a
costruirsi delle regole personali, con le quali sentirsi a proprio agio:
non esiste una metodica universalmente valida. Una volta rinvenuto un
metodo che ci si addica particolarmente, a quel punto diventerà tassativo
applicarlo con la più rigorosa coerenza, perché è questo il solo modo
possibile per verificarne la reale efficacia.

«Il rischio nasce dal non sapere che cosa si sta facendo.»
(Warren Buffett)

Oltre ad una valida tecnica di trading è indispensabile avere strategie di
money management che indichino quanta parte del capitale totale destinare
al trading e quanta impiegarne in ogni singola operazione. È inoltre
indispensabile disporre di un sistema che consenta di stabilire l’entità
di movimento avverso da concedere ad una posizione prima di liquidarla
(stop loss) e l’entità di movimento favorevole da attendere prima di
monetizzare (profit target).

Ultimo ma non meno importante al fine di divenire un trader part time di
successo è l’avere un approccio mentale corretto. L’operatività sui
mercati è un connubio di approfondita conoscenza dei sistemi di analisi e
valutazione e d’intuito e creatività. È dunque necessario far leva su
entrambi gli aspetti, dei quali il secondo, quello, diremo così,
“psicologico”, è forse uno dei più trascurati allorché si viene al
processo decisionale che conduce alla formulazione delle scelte di
investimento. Operando sui mercati ci si accorge invece che spesso la
componente psicologica tende a prendere il sopravvento sulla razionalità e
il rigore di un approccio prettamente economico. Si verifica infatti per
molti una contraddizione fra la fase teorica di pianificazione e quella
critica costituita dall’ingresso sul mercato e dalla gestione della
posizione aperta. Spesso un buon lavoro di ricerca viene vanificato
dall’imperfetto controllo delle posizioni in essere, non riuscendo a
impedire che il subitaneo sopraggiungere di eccessi emozionali tramuti i
propositi delineati in fase di pianificazione in una pericolosissima
improvvisazione. Dunque lavorare duramente sul perfezionamento delle
tecniche serve a poco se l’investitore non conosce se stesso e non riesce
poi all’atto pratico a tenere scrupolosamente fede al piano d’azione. In
conclusione, non si pensi di poter avere successo nell’esercizio di questa
“seconda professione” senza affiancare allo studio e all’approntamento
delle tecniche anche un profondo lavoro sulla propria psiche.